L'ELETTO-SCIOCC - LE FIGURACCE DEI CANDIDATI ALLE AMMINISTRATIVE: DAL FANTASY DELLA RAGGI SULLA FUNIVIA AL NEO-MELODICO "SBALLATO" IN LISTA CON DE MAGISTRIS; DAL MANIFESTO CUL CULO A QUELLO DEL COATTO-METALLARO FINO ALLA “FINTA MULTA” ELETTORALE

I veri impresentabili? I candidati alle amministrative che inventano proposte e manifesti inverosimili, ridicoli, improponibili. La candidata leghista scrive: “Sentire mio figlio che canticchia faccetta nera non ha prezzo…”

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Marco Gorra per “Libero Quotidiano

MARIO TURRINI MARIO TURRINI

 

Ci ha messo un po', ma la campagna elettorale è finalmente entrata nel vivo. Lasciati per strada il basso profilo e la sobrietà del pronti-via, i candidati più o meno illustri delle incombenti amministrative hanno iniziato a dare il meglio di sé. Segue breve e perfettibile elenco delle più entusiasmanti performance.

 

A Roma non cessa di brillare la stella della grillina Virginia Raggi. È, quello della candidata a cinque stelle, un caso che sconfina nel paranormale: nonostante difficilmente lasci passare un giorno senza inanellare almeno una frescaccia che spingerebbe qualsiasi altro candidato al ritiro a vita privata, la Raggi non perde un colpo nei sondaggi che la vedono stabilmente in testa.

MARIA COLOMBO MARIA COLOMBO

 

Così, la giovane grillina può impunemente: scavalcare il Venditti di Corrado Guzzanti proponendo una funivia per collegare Casalotti e Boccea; prendere sul serio il tizio che fa la parodia di Marchini su Twitter e polemizzarci aspramente, vagheggiare una città dove i semafori sono sincronizzati, tipo l' autoscontro; promettere il ritorno al baratto che, in fondo, «è come pagare in natura».

 

Da segnalare per la Capitale anche il candidato di Casapound Simone di Stefano che, forse prendendo un po' troppo alla lettera la questione della nostalgia, propone come rimedio alla questione migratoria l' invasione militare della Libia e la creazione in loco di una apposita enclave dove ricondurre i profughi.

 

Soddisfazioni anche a Napoli. Per il Pd corre Antonio Borriello, assurto alla meritata notorietà dopo essere stato ripreso mentre elargiva all' elettorato l' obolo di un euro richiesto per votare alle ultime primarie.

 

FALSE MULTE MIMMO FRANZESE BENEVENTO FALSE MULTE MIMMO FRANZESE BENEVENTO

Fronte De Magistris: una lista di supporto al sindaco uscente ospita il candidato Francesco Mattiucci, noto in città per i trascorsi neomelodici forieri di capolavori quali "O paner de drog" («Devo sballarmi tutta la notte, vado a casa della mia innamorata che mi vuole lasciare, offro la droga al nonno che dice "questo è un bravo giovane, lo devi sposare"»).

 

Quanto a Giggino, lasciatisi alle spalle gli spiacevoli incidenti del «Renzi si deve cacare sotto» e degli infanganti manifesti col fotomontaggio di lui in maglia interista, può gettarsi a testa bassa nella campagna.

 

Dove può contare sul più formidabile degli aiuti: quello degli staffisti del Comune. È infatti notizia di ieri che i dipendenti in scadenza di Palazzo San Giacomo (ancora a libro paga dell' ente), sono stati dirottati a svolgere lavoro volontario al comitato elettorale del sindaco. «Siamo in ferie», replicano loro.

MARTELLONI MARTELLONI

 

Se Napoli si conferma capitale della creatività estrema, Bologna non è da meno con due candidati che ne tengono alta la fama godereccia. A Mario Turrini, che ha ritenuto di farsi pubblicità commissionando manifesti su cui campeggia un didietro femminile («La foto è servita per attirare la tua attenzione, altrimenti non l' avresti mai letto»), risponde il candidato sindaco Federico Martelloni con la propria campagna a base di spogliarelli improvvisati e pionieristico utilizzo propagandistico delle app per rimorchiare (elettorato etero su Tinder, elettorato gay su Grindr).

 

DAVIDE CANTONE CIAMPINO DAVIDE CANTONE CIAMPINO

Cronache dalla provincia. A Turbigo (Milano) la candidata leghista nonché vicesindaco in pectore Maria Colombo rende noto all' elettorato che «Sentire mio figlio che canticchia Faccetta nera non ha prezzo»; a Ruvo di Puglia (Bari), l' aspirante primo cittadino Antonello Paparella cade miseramente sulla litote e si lascia scappare che «noi anteponiamo le questioni personali agli interessi collettivi»;

 

a Benevento il candidato Mimmo Franzese ha la spiritosissima idea di produrre volantini elettorali a forma di multa e di farli lasciare sotto i tergicristalli delle auto in sosta, ottenendo dagli elettori motorizzati l' entusiastico responso che si immaginerà; a Carbonia la candidata sindaco del Movimento cinque stelle Paola Massidda porta un po' troppo in là la fedeltà alla linea della trasparenza totale e confessa candidamente di essere «inesperta e non competente» al pari dei compagni di viaggio grillini;

 

PAOLA MASSIDDA CARBONIA PAOLA MASSIDDA CARBONIA

a Majano (Udine) la lista di rom che doveva scendere in campo contro il sindaco uscente è stata bocciata per non essere riuscita a raccogliere le prescritte sessanta firme valide; a Ciampino (Roma) si presenta tale Davide Cantone, forte di un look da tamarro metallaro anni '80 e di un programma incentrato sul «Ciampino rock festival» (per farci cosa di preciso non è chiaro);

 

VIRGINIA RAGGI VIRGINIA RAGGI belen luigi de magistris napoli belen luigi de magistris napoli

a Sesto Fiorentino (Firenze) il candidato rifondarolo Livio Mussi ci tiene a far sapere di essere «l' ultimo comunista della Piana» e scodella a sostegno della tesi un apposito video con lui che, brandendo una fionda, spiega perché bisogna dire no all' allungamento della pista dell' aeroporto. Avanti il prossimo.

 

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