DAGOFRANCE
I quattro più importanti istituti di sondaggi francesi pronosticano una vittoria del pupo di Brigitte al ballottaggio con percentuali che vanno dal 60 al 67%. Macron ha già fatto arrivare a Berlino l’intenzione di ristabilire un forte asse franco-tedesco per il rilancio dell’ideale europeo, indipendentemente di chi la spunterà fra Merkel e Schulz.
E per Roma saranno mal di pancia. Si sentiranno ringalluzziti quegli eurocrati che finora, per ragion politica, avevano nascosto sottotraccia le critiche ai bluff di finanza pubblica inventati da Padoan su stimolo del Ducetto.
Operazioni che, tra l’altro, non sono sfuggite a Jacques Attali. E proprio l’economista, mentore di Emmanuel, ricoprirà il ruolo di Consigliere per l’Italia, se Macron dovesse conquistare l’Eliseo. Un incarico talmente certo che il Tg1 si è già esibito in un’intervista (inginocchiata) ed in italiano.
L’ultima parola di Macron, comunque, sarà sempre quella della moglie carampana. Lui si limita a fare il verso a Tony Blair e si autodefinisce un “lib lab””…