EUROFANCAZZISTI NOSTRANI - I DIS-ONOREVOLI CHE SPEDIAMO A STRASBURGO SONO TRA I MENO PRESENTI D’EUROPA - DI 27 SU 73 NON SI REGISTRA ALCUNA ATTIVITÀ, TRA QUESTI TOTI, FITTO, CESA, LARA COMI E LA ‘DUCIONA’ ALESSANDRA MUSSOLINI - BENE INVECE I GRILLINI - - - - -


RAFFAELE FITTO

Andrea Valdambrini per il “Fatto quotidiano”

 

Per essere europarlamentari basta spingere il bottone al momento del voto in aula? E chi non lo fa può davvero essere considerato assenteista e fannullone? Una premessa: la vita del Parlamento segue ogni mese un ciclo di circa tre settimane di commissioni a Bruxelles e una (in realtà tre giorni) di votazioni a Strasburgo. Misurare la presenza sui voti espressi in aula è la cosa più facile, ma può essere ingannevole.

 

“Il sistema di votazione elettronica in uso nell’aula di Strasburgo, rende immediato il riscontro delle presenze”, ci spiega un funzionario dell’Europarlamento. Eppure “una gran parte del lavoro si svolge prima che la legge arrivi in aula, nelle commissioni competenti su singoli temi”.

lara comi in visita a uno stabilimento balneare invisibile

 

Dove tuttavia le presenze non possono essere rese note al pubblico e quindi verificate. Per ottenere almeno un dato quantitativo completo c’è Votewatch, database che raccoglie numeri e statistiche sull’attività degli eletti, tenendo in conto sia la partecipazione alle votazioni che le leggi presentate, le interrogazioni e gli interventi in aula. Dopo le elezioni di fine maggio, la nuova legislatura conta al netto della pausa estiva poche settimane di attività e solo due sedute plenarie, ma si può lo stesso fare un primo bilancio. Il problema è se questo criterio sia sufficiente per attribuire pagelle di buona o cattiva politica.

 

GLI ITALIANI SEMPRE IN FONDO ALLA LISTA

IL BACIO TRA ALESSANDRA MUSSOLINI E MAURO FLORIANI 2

Incrociando i dati di presenza e di attività parlamentare, appare come il 100% di partecipazione al voto non corrisponde sempre al massimo dell’impegno o viceversa, le poche visite a Strasburgo non sono automaticamente indice di scarsa affezione al lavoro. Di 27 su 73 europarlamentari italiani, Votewach non registra neppure una attività.

 

Tra di loro i forzisti Toti, Fitto e l’alfaniano Cesa che in effetti hanno anche partecipato a sole 13 votazioni sul totale attuale di 82, in fondo alla classifica degli italiani e al 722° posto sul totale complessivo di 751. Zero spaccato per due altre forziste, Alessandra Mussolini e Lara Comi, con la prima però presente almeno a metà della votazioni e la seconda addirittura a tutte. Situazione simile peripidiniBresso , Cofferati, Moretti, Mosca, Picierno e Gasbarra, non attivi ma presenti al voto.

BARBARA SPINELLI

 

Diverso il caso della lista Tsipras. Barbara Spinelli, che pure ha preso parte ad alcune discussioni in aula e firmato risoluzioni, ha partecipato al 46% delle votazioni, Curzio Maltese e Eleonora Fiorenza, quest’ultima con diversi interventi e una risoluzione anche lei, sono rispettivamente al 58% e 57%. Ma davvero hanno lavorato poco, come molti hanno scritto in Italia?

 

lucia bramieri e giovanni toti

Da un lato sono stati penalizzati nel conteggio dell’aula per essere mancati nel giorno della conferenza di Alexis Tsipras a Roma, quando all'Europarlamento si tenevano un sacco di votazioni tutte insieme. E poi va considerato come i dati possano essere ingannevoli. “Ci sono”, spiegano al Parlamento europeo, “deputati che non partecipano a nessuna riunione di gruppi parlamentari, né ai lavori di commissione, ma vanno sempre a Strasburgo a votare o fare interventi in aula”, risultando così molto visibili e apparentemente attivi.

 

INTERROGAZIONI SULL’EMERGENZA ORSO

Potrebbe essere il caso di partiti come il britannico Ukip, alleato europeo del Movimento 5 Stelle o della Lega. Proprio i leghisti sembrano avere una predilezione per le interrogazioni parlamentari: 8 e 3 rispettivamente per i sempre presenti Buonanno e Borghezio, 7 per Salvini, che però ha un record negativo di partecipazione al voto (15,85%), proprio come l’alleato di Grillo Nigel Farage.

GIANLUCA BUONANNO IN BURQA

 

Della leghista Mara Bizzotto, Votewatch registra addirittura 16 interrogazioni: sarebbe lei la più attiva tra gli eurodeputati italiani. Ma su cosa vertono queste interrogazioni? Si spazia dall’“emergenza orso nella provincia di Vicenza” presentata proprio dalla Bizzotto all’“abuso di posizione dominante dell’Enel a Borgosesia” di Gianluca Buonanno che ha anche chiesto la “chiusura delle frontiere del Mediterraneo contro l’Ebola”.

 

Mara Bizzotto

“Ho lavorato in commissione Cultura”, racconta Curzio Maltese di Tsipras, “per convincere i Socialisti a bocciare l’ungherese Tibor Navracsics, candidato in quota Orban al ruolo di commissario all’Educazione. Se i miei colleghi fossero presenti, si potrebbe condizionare di più il governo della Ue”. Un’Europa dove può succedere anche questo: chi si fa vedere molto, non sempre lavora. Ma chi lavora – e c’è – non si vede.