ALLA FACCIA DEL ‘MARGINALE’!/1 - L’ATTENTATORE DI LONDRA AVEVA ACCOLTELLATO IN FACCIA UN RAGAZZO, SI ERA RADICALIZZATO IN ARABIA SAUDITA, AVEVA 10 DIVERSE IDENTITÀ (VERO NOME ADRIAN RUSSELL AJAO), AVEVA MOLLATO MOGLIE E TRE FIGLI NEL KENT E VIVEVA CON ALTRE DONNE (TUTTE COL VELO), ERA STATO CONDANNATO PER RAPINA, RISSE, TRUFFE, RICICLAGGIO...

Condividi questo articolo


 

attentato al parlamento di londra 9 attentato al parlamento di londra 9

Dal ‘Daily Mail’ - Nel 2003, Adrian alias Khalid accoltellò in faccia un ragazzo di 22 anni, lasciandolo a contorcersi nel vialetto di ingresso di una casa di riposo a Eastbourne, nell’area di Birmingham. E’ stato poi incriminato per lesioni gravissime, ferimento volontario e possesso di arma impropria.

 

 

ATTACCO LONDRA:KHALID MASOOD SI CHIAMAVA ADRIAN RUSSELL AJAO

(ANSA-AP) - Il nome anagrafico di Khalid Masood, il terrorista britannico di 52 anni autore della strage di Westminster, ucciso dalla polizia, è Adrian Russell Ajao. lo rende noto l'antiterrorismo britannica.

attentato al parlamento di londra 8 attentato al parlamento di londra 8

 

ATTACCO LONDRA: APPELLO POLIZIA PER INFORMAZIONI SU MASOOD

 (ANSA) - Scotland Yard ha lanciato un appello ai cittadini affinchè forniscano informazioni su Khalid Masood, l'attentatore di Londra. Gli investigatori stanno infatti cercando di ricostruire la vita del terrorista che avrebbe cambiato numerosi indirizzi. In particolare l'invito è stato rivolto a vicini ed eventuali conoscenti del 52enne a farsi avanti e dare ogni dettaglio utile in loro possesso.

 

 

PALESTRA, PREGHIERE E TRUFFE NELLA BIRMINGHAM ISLAMISTA

Marco Imarisio per www.corriere.it

 

attentato al parlamento di londra 19 attentato al parlamento di londra 19

«Adesso tocca a loro». La faccia segnata da tanti anni di boxe e il pitbull al guinzaglio che ringhia non permettono di capire se a Chris Boyce dispiaccia oppure se in fondo è contento. L’ex pugile irlandese, ormai cinquantenne, ciabatte e lattina di birra in mano, assiste allo spettacolo di un ometto grande la metà di lui che spiega, arranca, gesticola, si giustifica davanti a telecamere e microfoni giunti da tutto il mondo. Si chiama Farahad Makanvahd, fuggito dal suo Paese nel 1979. Ha fatto fortuna come ristoratore qui a Birmingham, arrivando a comprare anche l’appartamento accanto allo Shiraz, il suo locale. «Non lo conosco, non sapevo neppure chi fosse».

 

L’ultimo inquilino del signor Farahad si chiamava Khalid Masood, anche se aveva almeno un’altra decina di nomi a disposizione con i quali negli anni ha mascherato se stesso e la sua famiglia. Ai vicini della villetta in mattoni rossi di Quayside 4 dove ha abitato fino a dicembre aveva raccontato di avere origini giamaicane.

 

attentato al parlamento di londra 16 attentato al parlamento di londra 16

Ci viveva con una donna di origine asiatica. Prima di diventare l’ennesimo lupo solitario o presunto tale, prima che come agli altri gli scattasse dentro qualcosa, l’uomo che ha dato l’assalto al Parlamento inglese era un padre di famiglia cinquantaduenne, con tre figli e una moglie che lo aspettano da qualche parte nel Kent, dove era nato. Non ci tornava da molto tempo.

 

Masood non era certo un modello di virtù. Dicono che abbia insegnato inglese ai figli degli immigrati pakistani, lui stesso si è definito insegnante con l’addetto che gli ha noleggiato la Hyundai 4X4 alla filiale Enterprise di Birmingham north. Ma non ha mai esercitato in scuole pubbliche inglesi. Viveva di espedienti, di piccoli crimini, e i suoi numerosi alias stanno rendendo complicato a Scotland Yard il compito di quantificare i suoi reati.

 

attentato al parlamento di londra 10 attentato al parlamento di londra 10

Con il suo vero nome ci sono la prima condanna, nel 1983, aveva 19 anni, per rapina a mano armata, e l’ultima, nel 2003, per detenzione di un coltello da guerra. In mezzo, risse, truffe, riciclaggio di materiale rubato. Religioso, uomo di moschea. Una indagine di tanti anni fa per «estremismo violento», caduta nel nulla. «Viveva ai margini della zona grigia» è scritto nel comunicato ufficiale della Polizia inglese.

 

La moglie e le altre sue donne portano il velo, i suoi figli vestono secondo la tradizione araba. Lui pregava, così sostengono i vicini. Ma ascoltava gruppi rock occidentali, frequentava discoteche dove talvolta lavorava come buttafuori. Era ossessionato dal proprio corpo, a ogni cambio di indirizzo corrisponde l’iscrizione a palestre di body building. I suoi ultimi domicili conosciuti tracciano una mappa precisa dei luoghi considerati culle dell’islamismo più radicale e della maggiori tensioni sociali, i posti dove si nasconde “il nemico interno”, per dirla con i titoli dei tabloid popolari di ieri mattina.

 

attentato al parlamento di londra 1 attentato al parlamento di londra 1

Ha vissuto nelle zone di Dagenham e Havering, le polveriere londinesi. Ha trascorso lunghi periodi a Luton, la città con il più alto tasso pro capite di aspiranti martiri della Jihaad. “Qui siamo tutti emigrati, non troverai un vero inglese neanche a pagarlo”. Ai tempi degli attentati dell’Ira, che a Birmingham fece più volte strage, gli irlandesi come Boyce divennero ospiti non graditi.

 

La casa dove Masood ha vissuto le sue ultime sei settimane si affaccia sul marciapiede di Hangley road. Alla sinistra dell’ingresso c’è un ristorante indiano e quello di cucina persiana del signor Makanvahd. A destra un Sicilian pizza gestito però da Saed Raeisi, un ragazzo iraniano. “Veniva qui ogni sera a prendere da mangiare. Gentile, affabile. Si guardava sempre intorno. Aveva paura, oppure fuggiva da qualcosa”.

 

BIRMINGHAM - LA PIU ANTICA COPIA DEL CORANO BIRMINGHAM - LA PIU ANTICA COPIA DEL CORANO

Ladywood, il sobborgo di Birmingham che contiene i quartieri a maggiore densità islamica, era il nascondiglio ideale. La città delle Midlands si porta come una croce sulle spalle il soprannome di “piccolo califfato”, frutto della battuta infelice di una presentatrice di Fox news che fece però il giro del mondo. Ci sono aree, come Ladywood, dove 8 abitanti su 10 sono di religione islamica. E’ la città che ha accolto e curato Malala, il premio Nobel per la Pace del 2014, la ragazza pakistana sopravvissuta alle violenze dei talebani.

 

Ma è anche il posto dove pochi mesi fa è stato scoperto un complotto per islamizzare le scuole pubbliche a colpi di predicatori salafiti. I due estremisti condannati per aver finanziato Mohamed Abrini, l’uomo con il cappello che il 22 marzo 2016 si fece esplodere a Bruxelles, abitavano a due isolati di distanza dall’appartamento del ristoratore iraniano.

il comizio a birmingham dello scorso maggio il comizio a birmingham dello scorso maggio

 

«In questi posti abbiamo perso la bussola» dice il serafico ex pugile irlandese prima di rientrare a casa. Chissà cosa è davvero successo a Masood. Nel pomeriggio di martedì ha ritirato la Hyundai. Due ore dopo ha richiamato dicendo che non ne aveva più bisogno. Lo aspettavano, non è mai arrivato. Invece ha guidato fino al ponte di Westminster, dove ha ucciso e si è fatto uccidere. Si può raccontare il contesto, descrivere i quartieri. Ma ci sono cose che non capiremo mai.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...