FALLIMENTI ATOMICI – IL GOVERNO SI PREPARA A COMMISSARIARE SOGIN, LA SOCIETÀ CHE SI OCCUPA DELLO SMANTELLAMENTO DEL NUCLEARE – PESANO I GRAVI RITARDI E LA GUERRA TRA IL PRESIDENTE ZOLLINO E L’AD CASALE


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RICCARDO CASALE

Il governo ha deciso di intervenire sui vertici della Sogin, la società controllata al cento per cento dal ministero dell’Economia che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari e della messa in sicurezza delle scorie. Il decreto di commissariamento è sul tavolo di Luca Lotti e attende solo di essere firmato. Anche se c’è un problema: non è facilissimo trovare un manager esperto del settore energetico che si muova per un emolumento di circa 200 mila euro l’anno.

 

I problemi in Sogin sono iniziati praticamente dal secondo giorno in cui si sono insediati, scelti dal governo Letta, il presidente Giuseppe Zollino, professore esperto di energia, e l’amministratore delegato Riccardo Casale, manager con esperienze in varie municipalizzate. I due non vanno d’accordo e non fanno nulla per nasconderlo. Il massimo è stato toccato a dicembre, quando si sono presentati alla commissione Industria del Senato in audizioni separate e portando numeri diversi.

 

Numeri che però hanno allarmato i senatori, che con una lettera bipartisan spedita ai ministri Padoan e Guidi poco prima di Natale hanno espresso grandissima preoccupazione per i ritardi della Sogin che, è bene ricordarlo, amministra soldi dei consumatori prelevati dalle bollette.

GIUSEPPE ZOLLINO

 

In particolare, è emerso che Sogin spenderebbe solo la metà dei 500 milioni l’anno che ha a disposizione per lo smantellamento del nucleare. Per non parlare del fatto che intorno a Sogin non è nata una filiera italiana nel campo del “decommissioning”, che pure avrebbe un grande futuro, visto che in Europa, nei prossimi vent’anni, andrà in pensione metà delle centrali atomiche.

SOGIN

 

Dopo tre mesi di riflessione, ora il governo sembra pronto a muoversi. Da registrare solo un ultimo tentativo di Zollino di farsi nominare commissario. Ma sembra destinato ad andare a vuoto con la nomina di un commissario esterno.