1. IL FALLIMENTO DELLA POLITICA ESTERA DEL DUCETTO RENZI DIVENTA DISASTROSO DAVANTI ALLA CRISI GRECA: L'ITALIA NON ESISTE, NON PARTECIPA, NON DECIDE, NON DISCUTE NULLA
2. OGGI LA MERKEL INCONTRA HOLLANDE, UNICO INTERLOCUTORE DI TSIPRAS, E ANNUNCIA CHE 'NON CI SONO SPAZI DI TRATTATIVA'. IL PREMIER INVECE PASSA DUE ORE CON PADOAN, DOPO AVER AVUTO LA FACCIA TOSTA DI DIRE CHE AI VERTICI LO AVEVANO INVITATO, MA NON È ANDATO
3. SE PER KRUGMAN NON ESISTIAMO, PER IL "FINANCIAL TIMES" L'UNICO RUOLO CHE POTRÀ GIOCARE IL POVERO RENZI È QUELLO DI VITTIMA DEL CONTAGIO POLITICO (LA CRESCITA DI LEGA+GRILLO E LO STOP ALLE RIFORME) CHE PORTERÀ IL RISULTATO DEL REFERENDUM GRECO


 

MERKEL HOLLANDE

  1. GRECIA: MERKEL, NO PRESUPPOSTI PER NUOVE TRATTATIVE

 (ANSA) - "La porta resta sempre aperta, ma visto il risultato del referendum "al momento non ci sono i presupporsi per nuove trattative su altri programmi di aiuto". Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, a Berlino in conferenza stampa.

 

  1. GRECIA: PORTAVOCE MERKEL, ORA DIPENDE DA PROPOSTE ATENE

 (ANSA) - "Molto dipende dalle proposte che la Grecia metterà adesso sul tavolo". Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert a Berlino in conferenza stampa.

 

 

  1. KRUGMAN NEL SUO ARTICOLO SUL "NEW YORK TIMES" PARLA DI FINLANDIA, DANIMARCA, PAESI BASSI, FRANCIA, GERMANIA, GRECIA, SPAGNA E PORTOGALLO. L'ITALIA NON ESISTE

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/votare-no-contro-un-austerity-senza-fine-paul-krugman-no-oltre-104235.htm

 

  1. RENZI MINACCIATO DAL CONTAGIO POLITICO DELLA GRECIA

tsipras renzi merkel

 (Agenzia Nova) - La crisi greca, secondo il "Financial Times", potrebbe rappresentare una minaccia per il governo italiano guidato da Matto Renzi: potrebbe alimentare, infatti, il risentimento contro la politica e compromettere il processo di riforme. Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, ammette che la situazione è gestibile da un punto di vista economico e finanziario ma che desta preoccupazione la possibilità di "perdere pezzi" in un'Unione Europea che dovrebbe integrarsi ulteriormente.

 

L'agenzia di rating Standard & Poor's, riferisce "The Times", prevede anni di recessione per la Grecia in caso di uscita dall'area monetaria e contraccolpi sull'indebitamento di altri paesi, il cui costo salirebbe: la stima per l'Italia è di un aumento di undici miliardi di euro.

 

  1. GRECIA: TERMINATO DOPO DUE ORE INCONTRO RENZI-PADOAN

matteo renzi pier carlo padoan

 (ANSA) - E' terminato, dopo circa due ore, il vertice a Palazzo Chigi tra il premier Matteo Renzi e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Al centro del lungo colloquio le conseguenze del 'no' dei greci al referendum sul piano europeo, anche in vista degli Eurosummit di domani. Al termine dell'incontro Padoan ha lasciato la sede del governo senza rilasciare dichiarazioni.

 

 

  1. OGNI VOLTA CHE CI SCHIERIAMO CON LA GERMANIA SIAMO FOTTUTI E NON CONTIAMO NULLA

Massimiliano Lenzi per "Il Tempo"

 

Alexis Tsipras , Angela Merkel e Francois Hollande (

Impressionante, non c'è altro aggettivo per descrivere il fallimento della linea politica tenuta da Matteo Renzi sulla crisi greca. Ieri, chiuse le urne del referendum popolare nel paese ellenico e visti i primi sondaggi che davano il no in vantaggio, Angela Merkel, la Cancelliera tedesca, annunciava che sarebbe volata oggi a Parigi, per incontrare il presidente francese Hollande in un vertice d'emergenza in cui decidere il da farsi.

 

L'Italia, in questo nuovo e complicato risiko politico che si apre all'indomani del voto greco, appare irrilevante e la ragione è semplice: l'errore imperdonabile di Matteo Renzi di schierarsi con il più forte, la Germania, e quindi di appiattire sul muro tedesco verso Tsipras ogni possibile linea di mediazione italiana. Ecco, quindi, che all'indomani del referendum l'asse franco-tedesco si rivela centrale ancora una volta, costringendo il nostro Paese ad una irrilevanza strategica in un momento storico e decisivo per il futuro dell'Unione europea.

 

RENZI GUARDA IL CULONE DELLA MERKEL

La mediazione tra la linea tedesca, i creditori, la Bce, e la Grecia la porterà avanti con ogni probabilità proprio Hollande che sulla durezza delle scelte dell'Eurogruppo aveva già espresso, prima del voto di ieri, diverse perplessità e in rappresentanza italiana, per nazionalità ma non per mandato politico, resterà solo il governatore della Bce Mario Draghi. Ciò che colpisce della linea in politica estera che Matteo Renzi sta imprimendo all'Italia è la totale sua inadeguatezza al momento storico e politico.

 

angela merkel a firenze con renzi 7

Tra l'altro, giorni fa, proprio Renzi in una intervista al 'Corriere della Sera', parlando di Grecia, aveva detto che lui ai vertici non andava anche se Tsipras lo aveva invitato. Come non capire che un terzo incomodo italiano tra Parigi e Berlino, nelle vicende di Atene - oltreché lasciare Tsipras e la Grecia meno soli - sarebbe stato salutare per ridisegnare il ruolo dell'Italia nella Ue e anche condizionare alcune scelte europee?

 

Bene, Renzi non lo ha capito oppure ha sbagliato i calcoli politici come, del resto, sulle politiche per l'immigrazione dove l'Italia non riesce a far passare, al Consiglio Europeo e in sede decisionale, provvedimenti che allentino il peso degli sbarchi (e degli aiuti) dei profughi sulle nostre coste, redistribuendoli in modo permanente e duraturo, equo, tra tutti i 28 paesi dell'Ue, a cominciare da Francia e Germania per arrivare agli Stati baltici.

angela merkel a firenze con renzi 4

 

Impressionante, appunto, un aggettivo che all'inizio di questo articolo non abbiamo impiegato a caso visto che è il termine più frequente con cui negli ultimi quattro anni, dalla fine del 2011 anno in cui han costretto a sloggiare Silvio Berlusconi, la Merkel definisce le riforme italiane, indipendentemente dal premier che incontra, che sia Renzi, Monti o Enrico Letta. Eppure a Renzi sarebbe bastato poco, rileggersi un po' di storia sulla nascita dell'Europa, dal progetto dei padri fondatori a metà del secolo scorso, sino ad oggi per capire che schiacciarsi sulle posizioni tedesche, per l'Italia, non è mai un vantaggio politico.

Renzi riceve Merkel a Palazzo vecchio

 

Non lo è stato nelle due guerre mondiali, la I l'abbiamo vinta contro gli Imperi centrali e contro la Germania, la II l'abbiamo persa da alleati della Germania nazista, salvo poi cercar redenzioni dopo il 25 luglio e l'8 settembre. A Renzi  sarebbe bastato avere un poco più di coraggio politico perché la politica estera non si fa regalando a Tsipras una cravatta (come fece mesi fa Matteo Renzi, dicendo al Premier greco di indossarla quando il suo Paese sarebbe uscito dalla crisi) e non andando ai vertici. Impressionante, direbbe la Merkel. Perché Renzi non regala una cravatta pure a lei?

RENZI MERKEL SELFIE

 

hollande merkel languidi