Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
«A partire da oggi ci sono due opzioni sul tavolo per l’Ucraina», dice François Hollande nel momento più importante della sua conferenza stampa all’Eliseo. «Possiamo entrare nella logica di armare i protagonisti: visto che i russi lo fanno con i separatisti, facciamolo anche noi con gli ucraini». È l’idea che sta guadagnando consensi nell’amministrazione americana, e che agli europei non piace.
«E poi — continua Hollande — c’è un’altra opzione, che non ha garanzie di riuscita, ma deve essere tentata: l’opzione della diplomazia, del negoziato, che però non può essere prolungato all’infinito». Per questo subito dopo la fine dell’incontro con i giornalisti, ieri intorno alle 13, il presidente francese è partito per Kiev, dove assieme alla cancelliera Merkel ha presentato al presidente ucraino Petro Poroshenko un nuovo piano di pace franco-tedesco. Oggi Hollande e Merkel voleranno a Mosca per sottoporlo al presidente russo Vladimir Putin.
putin sul carro armato obama e poroshenko come due povere ucraine
Perché questa iniziativa improvvisa, dopo 10 mesi di un conflitto che ha fatto oltre cinquemila morti? Perché gli scontri tra separatisti filorussi e forze governative filooccidentali si sono fatti più sanguinosi nell’Ucraina orientale, il numero delle vittime civili continua a crescere, la Russia guadagna posizioni e per fermarla il segretario di Stato americano John Kerry si trova già a Kiev, pronto a concedere armi all’Ucraina. In novembre gli Stati Uniti hanno già stanziato 118 milioni di dollari in equipaggiamenti «non letali», come radar o forniture mediche; adesso Washington potrebbe fornire armi da combattimento, missili anti-carro o droni.
A quel punto la guerra totale sarebbe inevitabile, ed è ciò che Francia e Germania vogliono evitare. Il piano Merkel-Hollande è in sostanza una riedizione dell’accordo stipulato a Minsk in settembre e mai applicato: cessate il fuoco di 15 giorni, ritiro delle armi pesanti, coinvolgimento degli osservatori Osce. Le parti potrebbero convincersi a metterlo finalmente in pratica perché rappresenta l’ultima occasione.
putin lukashenko poroshenko ashton
Hollande ne sembra cosciente, tanto che annunciando il viaggio con Merkel ha aggiunto «almeno si potrà dire che Francia e Germania hanno tentato tutto il possibile». Le posizioni sono distanti: il governo ucraino vuole difendere una vera integrità territoriale, mentre Putin spera di congelare il conflitto e replicare nell’Est dell’Ucraina la stessa situazione di Abkhazia e Ossezia (Georgia) e Transnistria (Moldavia), territori controllati di fatto dalla Russia.
Francia e Germania puntano a un compromesso che garantisca alle zone orientali dell’Ucraina un certo grado di autonomia ma sempre sotto la sovranità di Kiev. Federica Mogherini, responsabile della politica estera Ue, ha dato il suo appoggio all’iniziativa franco-tedesca: «Non esiste soluzione militare per la crisi in Ucraina».
putin e poroshenko UCRAINA SCONTRI A ODESSA Canti e gesti contro la polizia ucraina UCRAINA SCONTRI A ODESSA