1. FINITA LA TREGUA GIUDIZIARIA PER IL REFERENDUM, LE PROCURE HANNO RIAPERTO IL FUOCO
2. RAFFAELE MARRA, ATTUALE CAPO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI ROMA E BRACCIO DESTRO DEL SINDACO VIRGINIA RAGGI, E’ STATO ARRESTATO CON L’ACCUSA DI CORRUZIONE
3. E L’ACQUISIZIONE DEI FALDONI IN CAMPIDOGLIO SULLE PRIME NOMINE, CON LA GUARDIA DI FINANZA CHE HA SETACCIATO GLI ATTI DI QUESTI PRIMI CINQUE MESI DI GOVERNO GRILLINO, HA FATTO VENIRE I BRIVIDI A MOLTI CINQUESTELLE. E POI C’E’ IL CASO BOLLENTE DI MILANO
4. BEPPE SALA, ACCUSATO DI FALSO, E’ INDAGATO NELL'INCHIESTA SULLA COSIDDETTA “PIASTRA DEI SERVIZI”. DOPO LA CRISI DI GOVERNO, ANCHE LE DUE PRINCIPALI CITTA’ RISCHIANO IL CAOS

Condividi questo articolo


RAFFAELE MARRA RAFFAELE MARRA

1 - RAFFAELE MARRA ARRESTATO A ROMA

Da www.ansa.it

 

Su richiesta della procura di Roma è stato arrestato Raffaele Marra, attuale capo del personale del Campidoglio e braccio destro del sindaco Virginia Raggi. In base a quanto si apprender il reato contestato è quello di corruzione. L'arresto è stato eseguito dai carabinieri. La vicenda che ha portato all'arresto di Marra è legata all'inchiesta sulla compravendita delle case Enasarco e risale al 2013. In quel periodo Marra era a capo del dipartimento politiche abitative del Comune di Roma. L'indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo.

 

virginia raggi raffaele marra virginia raggi raffaele marra

2 - UN NUOVO FRONTE PER LA POLITICA

Francesco Bei per “la Stampa”

 

Per una coincidenza straordinaria, che provoca un filo d' inquietudine, ieri sera siamo venuti a sapere che i primi cittadini delle due città più importanti d' Italia, Milano e Roma, sono finiti al centro di inchieste della magistratura. Posizioni differenti, almeno per ora. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ex amministratore delegato di Expo, risulta indagato nell' inchiesta sulla cosiddetta «Piastra dei servizi» dalla procura generale di Milano.

 

beppe sala laura boldrini quarto oggiaro beppe sala laura boldrini quarto oggiaro

E si è subito autosospeso. Mentre la sindaca della Capitale non è indagata, ma certo l'acquisizione dei faldoni in Campidoglio sulle sue prime nomine, con la Guardia di Finanza che setaccia gli atti di questi primi cinque mesi di governo cittadino, ieri ha fatto venire i brividi a molti cinquestelle. Perché da quelle parti vale ancora la regola che Luigi Di Maio espresse chiaramente proprio alla Stampa nel 2015: «L'abuso d' ufficio è un reato grave, se sei indagato stai fermo un giro».

 

E l'ipotesi che alla fine delle indagini, sollecitate dall'autorità anticorruzione, anche la Raggi riceva un avviso di garanzia non è peregrina. Dunque è un vero e proprio attacco ai sindaci quello che si squaderna davanti ai nostri occhi. A pochi mesi dalle elezioni, le due metropoli italiane potrebbero finire nel caos politico-amministrativo.

VIRGINIA RAGGI HORROR VIRGINIA RAGGI HORROR

 

Mentre basta guardare alla cronaca dell' ultimo anno per scoprire che il «mestiere» di sindaco è sempre più bersagliato e esposto al rischio di finire sotto indagine. Persino la nuova classe politica del Movimento cinquestelle, che si voleva immune dai vizi, è finita nel gorgo: Federico Pizzarotti a Parma, Filippo Nogarin a Livorno, senza dimenticare il tonfo di Rosa Capuozzo a Quarto che tanti danni d'immagine provocò ai pentastellati.

 

GIUSEPPE SALA GIUSEPPE SALA

E' come se fosse caduto l'ultimo tabù, quello di una presunta diversità dei sindaci rispetto al resto della classe politica. Un mito fra i più duraturi della seconda Repubblica. Grazie alla legge che garantì la loro elezione diretta e li sottrasse ai ricatti dei partiti, fiorì la stagione dei sindaci. E nei primi Anni Novanta si consolidò l'idea del rinascimento cittadino, contrapposto al declino della Repubblica dei partiti: Rutelli a Roma, Cacciari a Venezia, Bassolino a Napoli, Formentini e Albertini a Milano. Di quel periodo e del prestigio di cui godevano cos'è rimasto?

virginia raggi (2) virginia raggi (2)

 

Sembra un secolo, eppure solo tre anni fa Renzi vinse e conquistò il suo partito e la fiducia di molti italiani spingendo molto sulla narrativa del sindaco buono, più vicino ai problemi dei cittadini. Tanto da immaginare proprio un Senato composto dai sindaci delle città capoluogo.

 

In questa difficile stagione che si apre, anche quel presidio di diritti e buona amministrazione sembra finire travolto nel discredito e nelle inchieste. Ma sarà bene fare attenzione, aspettare prima di pronunciare giudizi affrettati. Perché, con tutti i loro difetti, i primi cittadini restano ancora l'esempio di come le cose possano funzionare bene. Sono loro in prima linea tutti i giorni, esposti certo al rischio di sbagliare a mettere la firma sotto un atto.

 

GIUSEPPE SALA GIUSEPPE SALA

Eppure pronti a metterci la faccia e a prendersi le loro responsabilità quando è necessario. Anche quando le altre istituzioni arrivano in ritardo. E il ricordo non può non andare ai sindaci-coraggio del terremoto che ha colpito Amatrice, le Marche e l'Umbria. Sindaci che scavavano di giorno e di notte cercavano alloggi per gli sfollati, senza dormire, provvedendo a tutto per le loro popolazioni. Che la guerra ai sindaci non diventi quindi una guerra a noi stessi.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."