1. UN FLOP OLTRE LE PEGGIORI ASPETTATIVE: SOLO 1 GRILLINO SU 5 VOTA PER LUIGI DI MAIO. 30MILA VOTI SU 150MILA ISCRITTI. E FICO RESTA DIETRO IL PALCO E NON APPLAUDE (VIDEO)

2. FREDDA LA FESTA PER GIGGINO, L'OVAZIONE È PER IL VIDEOMESSAGGIO DI DI BATTISTA, IDOLO DELLA BASE, A CUI NELLA NOTTE È NATO IL FIGLIO ANDREA. ''DIBBA'' ALLE PROSSIME ELEZIONI POTREBBE NON CANDIDARSI PER FARE IL LEADER DOPO DI MAIO (C'E' IL LIMITE DEI 2 MANDATI)

3. MA GRILLO E CASALEGGIO NON SONO MICA FESSI: ''DIBBA'' VIENE DA SINISTRA ED È BUONO PER GLI INCAZZADOS ISCRITTI ALLO SCALCINATO ROUSSEAU. DI MAIO È NAZIONALPOPOLARE

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1.VIDEO - ROBERTO FICO DIETRO AL PALCO NON APPLAUDE L'INVESTITURA DI LUIGI DI MAIO

 

 

 

2.M5S:DI BATTISTA IN VIDEO,NON CI SONO, STA PER NASCERE FIGLIO

 (ANSA) - "Vi voglio davvero tanto bene. Adesso torno in ospedale, perché Sahra sta entrando in sala parto. Il nome non lo abbiamo ancora scelto". Così un commosso Alessandro Di Battista saluta i militanti di Italia 5 Stelle annunciando che non potrà essere a Rimini per la pressoché contemporanea nascita di suo figlio. E Di Battista avverte i militanti: "ci aspettano mesi di battaglia feroce".

 

 

 

3.LUIGI DI MAIO CANDIDATO M5S CON 1 VOTO SU 5

ANSA

 

roberto fico dietro il palco roberto fico dietro il palco

Luigi Di Maio candidato premier e leader movimento dopo le primarie online M5s. L'esito della consultazione è stato comunicato a Rimini. "La responsabilità che mi avete affidato - ha detto il vice presidente della Camera -  è grande ma tutti insieme ce la possiamo fare perché noi siamo il M5S e non dobbiamo mai dimenticarlo". "Porterò avanti il mio ruolo con disciplina e onore", aggiunge. "Il nostro sarà il governo della riscossa degli italiani. Formeremo una squadra di governo di cui essere orgogliosi".  Alle prossime elezioni "gli italiani dovranno scegliere tra vivere e sopravvivere".

 

beppe grillo luigi di maio beppe grillo luigi di maio

"Noi siamo stati l'argine all'astensione. Noi non siamo nè di destra nè di sinistra ", ha detto ancora. "Io sono cosciente - ha detto ancora - del ruolo che mi è stato affidato: non ho il compito di cambiare il M5s, ho il compito di cambiare il Paese".  " Da martedi'  - ha detto Di Maio - faremo di tutto per combattere il Rosatellum bis, questa legge antidemocratica, scritta solo per combattere il M5s". "Noi saremo chiamati a formare una squadra di governo, per noi non esistono figure tecniche o politiche, esistono figure capaci. Formeremo la squadra di governo prima delle elezioni politiche, gli italiani non voteranno a scatola chiusa e non si ritroveranno leggi che non sono in nessun programma elettorale".

 

"Già immagino domani - ha detto ancora - le polemiche sul numero di voti alle primarie M5s: il punto non è questo, il puto è prendere milioni di voti alle politiche". "Io ce la metterò tutta", ha assicurato.

 

I votanti delle primarie online sono stati 37.442 ed il vice presidente della Camera ha ottenuto 30.936 preferenze. Al secondo posto nelle primarie online c'è la senatrice Elena Fattori con 3.596 voti. Per i restanti sei candidati - Vincenzo Cicchetti, Andrea Davide Frallicciardi, Gianmarco Novi, Marco Zordan, Nadia Piseddu e Domenico Ispirato - solo poche centinaia di voti. Ispirato prende 102 voti, Frallicciardi 268, Cicchetti 274, Zordan 373, Novi 543 preferenze e Nadia Piseddu 1410 voti.

beppe grillo luigi di maio beppe grillo luigi di maio

 

Non posso uscire, questo Movimento ce l'ho dentro, ce l'ho nel Dna. Starò sempre con voi", ha detto Beppe Grillo dopo l'incoronazione di Di Maio.

 

 

4.L' OFFERTA DI UN MINISTERO PER LA TREGUA MA FICO FRENA: "IO NON CERCO POLTRONE"

Ilario Lombardo per ''La Stampa''

 

Ogni crisi ha la sua scenografia. C' è un palco e un retropalco, un pratone dove mescolarsi alla folla. Nel momento più importante, ogni personaggio di questa storia occupa uno spazio. Quello spazio, proprio in quell' attimo, cristallizza la crisi e la racconta. Sono le 19.10, Beppe Grillo sale sul palcoscenico di Rimini, la busta con il candidato premier in mano. Dietro di lui ci sono tanti parlamentari sorridenti.

 

il videomessaggio di di battista il videomessaggio di di battista

Non c' è Roberto Fico, rimasto nel backstage, senza applaudire, solo con la compagna al suo fianco. Non c' è Carlo Sibilia che con alcune colleghe gira per gli stand. Non c' è Nicola Morra, che uscito dal vespasiano si fionda ad ascoltare Beppe. Da lontano.

La frattura del M5S è un momento di passaggio, tra la storia e il futuro, tra le amicizie di prima e quelle che vengono dopo.

 

Nel 2013 il deputato Carlo Sibilia, ex membro del direttorio, condivideva il primo appartamento a Roma con Luigi Di Maio. Oggi dice: «Con il leaderismo c' è un rischio di snaturamento del Movimento. Alle primarie non ci siamo candidati (contro Di Maio, ndr )perché non era una competizione ad armi pari». Questi anni in Parlamento e le ambizioni hanno bruciato l' innocenza di un tempo, il senso di fratellanza.

 

Non sarà facile ricucire. Ci hanno provato, Grillo, Di Maio e Davide Casaleggio, e continueranno a farlo, con Fico.

roberto fico davide casaleggio roberto fico davide casaleggio

Barricato in hotel fino alle quattro del pomeriggio, il ribelle napoletano rinuncia al bagno pomeridiano tra gli attivisti, alla camminata dell' orgoglio tra i tendoni della festa dove pure era atteso. Lo farà solo dopo l' incoronazione di Di Maio. Prima, insiste a non parlare in pubblico e accetta l' offerta di momentanea tregua da parte di Grillo e del collega candidato a premier. Ma si rifiuta di salire sul palco.

 

«Luigi vuole coinvolgerlo, anche nel governo, gli dirà che non può fare a meno di lui» fanno sapere dallo staff vicino a Di Maio. L' offerta che gli verrà formalizzata è di un ministero, quello che naturalmente lo veste meglio, e potrebbe essere alle Telecomunicazioni. Fico però ai suoi dice: «Chi dice che io stia facendo delle contrattazioni, sbaglia. Io non voglio poltrone, chi mi conosce lo sa».

 

Tra i movimentisti, chiamati ortodossi, c' è Giuseppe Brescia. È conosciuto come il grillino dei migranti, convinto che il M5S non debba sbandare dalle posizioni di solidarietà verso i profughi: «Quello che chiediamo è semplice - spiega - le decisioni si prendono assieme. A me va bene che Luigi faccia il capo come una sorta di coordinatore tra noi parlamentari, perché almeno non direte più che siamo eterodiretti da Genova e da Milano.

Ma il punto è che le scelte vanno discusse, su tutto, sugli uomini di cui ci circondiamo, anche sulla squadra di governo. Altrimenti ci dicano che il M5S è cambiato e a chi non sta più bene se ne va».

 

beppe grillo luigi di maio beppe grillo luigi di maio

«Condivisione su ogni decisione» è quanto chiede anche Sibilia. Di Maio di carattere è un pragmatico e sa fare abbondante uso delle sue doti di diplomazia. Non vuole certo affrontare una campagna elettorale indebolito da altre faide interne, zavorrato dalle critiche di Fico. «Il mio sarà il governo di tutti noi, del Movimento, questo te lo assicuro, Roberto».

 

Di Maio non lo ha persuaso fino in fondo, ma ci ha provato in un faccia a faccia dietro il palco, dove più che altro però ha ascoltato lo sfogo del rivale, l' esigenza di mantenere un Movimento orizzontale, che sia una comunità non ridotta a un fortino di fedelissimi. Di Maio ha i suoi uomini e li vuole con sé per Palazzo Chigi. Il consigliere politico, l' inseparabile Vincenzo Spadafora, i due deputati più vicini, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, in lizza per due ministeri, il consigliere lombardo Stefano Buffagni, che lo affiancherà già a partire da domani nella campagna per conquistare il cuore del Nord, il fronte più ostico per i grillini.

 

Fico guarda dal retropalco il trionfo di coriandoli che bagna l' investitura di Di Maio.

andrea figlio di alesssandro di battista andrea figlio di alesssandro di battista

Aspetta che finisca, poi si va a prendere la sua fetta di amore da parte degli attivisti. A chi gli chiede di non mollare risponde: «Io non mollo mai».

 

Assicura che «le correnti non ci sono» ma aggiunge: «Non si sostengono le persone, si sostiene il M5S, quindi tutti i candidati, perché i portavoce vanno accompagnati». Ecco, lui continua a preferire la parola «portavoce» a «candidato». E forse è questa differenza che misura l' incolmabile distanza con Di Maio.

 

 

5.TRA VEGANI E ANTI-LOBBY L' ANIMA PIÙ AUTENTICA RESISTE AL "DIMAISMO"

Mattia Feltri per ''La Stampa''

 

Il volto rassicurante dei cinque stelle non si vede, sta dietro un cartello già più frizzantino: «Ancora un po' e sarà... finalmente VAFFAN...».

L' attivista se lo porta in giro con un certo compiacimento, tira fuori il faccino e sorride felice. In fondo rassicurante anche quello, e sebbene non mai rassicurante quanto la cera notarile di Luigi Di Maio, che sale sul palco alle sette e mezzo di sera a intascarsi la candidatura a premier con la percentuale - molto rassicurante, senz' altro - prossima al 90 per cento dei voti.

 

E così, per non tirarla troppo lunga, il volto rassicurante della maturità a cinque stelle sarebbe il suo, di Di Maio, con quella espressione da seminarista sfrontato, con quel bel taglio d' abiti da sottosegretario socialdemocrarico, capace di parlare senza tutti i «ca...» e tutti i «cu...» smitragliati anche ieri sera da Beppe Grillo. Parla pacato, il nuovo capo politico, sottovoce, con garbo, puro velluto per dire che c' è la lobby dei malati di cancro, che ai politici non va applicata la presunzione d' innocenza (con qualche recente domestica eccezione), che in Romania esportiamo cervelli e importiamo criminali, che lungo il Mediterraneo navigano taxi del mare.

FICO GRILLO DI MAIO FICO GRILLO DI MAIO

 

Qualcuno s' è illuso, qualcun altro non è rimasto deluso, la presunta democristianeria di Di Maio, molto temerariamente presunta, non è un vaccino per questo popolo animato da profonde e varie rabbie, e colmo di aspettative le più tradizionali. «Noi intasiamo il blog, voi le carceri», dice uno striscione. La gente fa la coda all' agorà, dove i parlamentari sciorinano gli storici e mirabolanti risultati del loro impegno nelle amministrazioni, per chiedere se, una volta al governo, si uscirà dall' euro e dalla Nato.

 

E, effettivamente sì, i parlamentari rispondono senza l' antica foga, adesso vediamo, un passo alla volta, dicono. E usano i termini del gergo castale, accountability, sistemi di tutela, documento programmatico, ma si direbbe un inquinamento lessicale dovuto agli anni trascorsi fra scartoffie. Perché poi salgono sul grande palco e vanno su di giri, l' europarlamentare Tiziana Beghin baritoneggia contro le lobby e contro le multinazionali, l' eurocollega Piernicola Pedicini sfodera un fantastico «poteri forti» ed esemplifica la corruzione d' animo di Bruxelles con l' aneddoto: «La prima volta che sono entrato in Parlamento ho incontrato in ascensore Ciriaco De Mita. Questo è successo!».

 

roberto fico luigi di maio roberto fico luigi di maio

Insomma, a ben veder siamo sempre lì. Nell' angolo vegano, frequentatissimo, dentro lo stand della Camera dei deputati, un oratore molto sicuro di sé parla di «inganno globale», quello di chi ci alletta con le fettine e gli ossi buchi e la mortadella, alimenti di cui veniamo gonfiati per arricchire le lobby degli allevatori, e naturalmente delle case farmaceutiche, che poi vendono i medicinali per contrastare i guasti delle proteine; avete visto che succede a vostro figlio quando beve il latte di mucca per la prima volta?, chiede. Subito sputa il latte, poi quello che manda giù lo vomita, e infine gli vengono i puntini rossi in faccia.

 

Sua madre, dice, ha detto addio a formaggiai, salumai e macellai e adesso sta un fiore. Il vegano non ce ne vorrà, ma le truculente immagini di agnelli al mattatoio, trasmesse su un video a fianco, soccombono sotto gli odori che arrivano dal vicino stand griglia, dove si abbrustoliscono hot dog, hamburger, e untissime irresistibili costolette di maiale.

 

Ognuno ha le sue debolezze, anche i carnivori. E ce ne sono qua, di carnivori. Si mangerebbero vivi altri maiali, quelli dell' establishment. Denunciano i complotti planetari, quello delle armi che alimenta Isis, quello delle banche che tengono per il collo i governi e i cittadini, quello della Banca centrale europea che progetta di fare dell' Italia quello che è stato fatto della Grecia (ma loro glielo impediranno). E ancora il signoraggio, i petrolieri, le ruberie altrui, il volto rassicurante del solito armamentario.

DI MAIO DI BATTISTA DI MAIO DI BATTISTA

 

In fondo anche quest' aria è rassicurante: ha qualche cosa di conservazione. Come una strepitosa e ineffabile Virginia Raggi, i cui evidenti e quotidiani successi sono occultati dalla stampa di regime, spiega.

 

Come il suo assessore Gianni Lemmetti, appena arrivato da Livorno, che dichiara impossibile smantellare i mali burocratici e mazzettari di Roma, ma intanto onestà onestà. Soprattutto come il cavaliere (con la c minuscola, per carità) presente soltanto in video perché in queste ore sta per avere un bambino (auguri!); ma basta il video per infiammare d' orgoglio la piazza, lui, Ale Di Battista, è fiero di avere fatto campagna contro la riforma costituzionale in scooter, «gli abbiamo fatto il cu.. al sistema», dice con un sorriso piuttosto affascinante, piuttosto rassicurante. È fiero di avere individuato nel capitalismo finanziario il primo nemico, e di essere un partigiano del terzo millennio contro il «fascismo di oggi».

ALESSANDRO DI BATTISTA CURZI SANTORO ALESSANDRO DI BATTISTA CURZI SANTORO

 

Fiero, soprattutto, di avere le mani pulite, ancora più pulite di quattro anni fa, perché ora le ha conservate pulite nonostante le tentazioni, e per la consapevolezza che sarà al fianco di Di Maio per resistere al fuoco del mondo intero, che non combatte la mafia, non combatte la corruzione, non combatte la povertà: combatte il Movimento cinque stelle. Ecco la prova: siamo nel giusto. Rassicuranti forse no, rassicurati sì .

 

 

 

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