GEMELLI DIVERSI – NON SOLO ZINGARETTI E DI MAIO FLIRTANO PUBBLICAMENTE, MA IL PD E IL M5S HANNO PRATICAMENTE LO STESSO PROGRAMMA ALLE EUROPEE – IN ALCUNI CASI CI SONO PROPRIO LE STESSE PAROLE – IL SALARIO MINIMO EUROPEO, LE TASSE SUI PROFITTI DELLE GRANDI MULTINAZIONALI, L’ECONOMIA CIRCOLARE E I MIGRANTI: O QUALCUNO HA FATTO COPIA-INCOLLA O SI FANNO LE PROVE PER UN’ALLEANZA…

-

Condividi questo articolo


Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

VIGNETTA BENNY - DI MAIO E ZINGARETTI VIGNETTA BENNY - DI MAIO E ZINGARETTI

E così il giallo del M5s divenne solo una sfumatura del rosso del «nuovo» Pd targato Nicola Zingaretti. Al netto degli spifferi di Palazzo che vorrebbero i due partiti pronti ad avviare un dialogo dopo le elezioni europee, il quadro che emerge dall' analisi dei programmi per l' Europarlamento disegna uno scenario di inaspettate «convergenze parallele» tra le proposte dei grillini e quelle dei dem. Il Movimento, sul portale dedicato alla campagna elettorale, ha lanciato un programma in 24 punti sintetici.

 

zingaretti suda all'assemblea pd 3 zingaretti suda all'assemblea pd 3

Sul sito del Pd, invece, si può trovare un documento di 20 pagine, suddiviso per aree tematiche, con tutte le idee per l' Europa del futuro. In alcuni casi, democratici e pentastellati utilizzano esattamente le stesse parole. Un esempio è sul tema della riforma delle istituzioni europee. Con «Parlamento e Consiglio» che devono essere «sullo stesso piano» sia per Luigi Di Maio, sia per Zingaretti.

 

luigi di maio ai box della formula e 1 luigi di maio ai box della formula e 1

Entrambi i partiti puntano sul «salario minimo europeo», cavallo di battaglia del Movimento per la prossima legislatura di Bruxelles, ma inserito nel programma anche dal Pd. I grillini sono più immediati, almeno nel linguaggio: «Con il salario minimo europeo - si legge nel programma dei Cinque Stelle - tuteliamo i giovani e aiutiamo le nostre imprese a competere in maniera equa nel mercato europeo». Il testo dei democratici è più arzigogolato. Si va dalla «piena attuazione del principio della parità di retribuzione per lo stesso lavoro nello stesso luogo», al contrasto del «dumping sociale e salariale attraverso la crescita dei salari per rafforzare il potere d' acquisto e la produttività in modo omogeneo e coordinato tra i vari paesi europei».

 

LUIGI DI MAIO REDDITO DI CITTADINANZA BY LUGHINO LUIGI DI MAIO REDDITO DI CITTADINANZA BY LUGHINO

Il succo del discorso non cambia. Pd e M5s titolano il paragrafo incriminato sotto la dicitura «salario minimo europeo». La formulazione della proposta è sovrapponibile anche per quanto riguarda l' aumento dei fondi per l' Erasmus. Tutti e due i partiti scrivono che bisogna «triplicare» le risorse per il programma di mobilità studentesca. Di Maio e Zingaretti, poi, puntano sulla tassazione delle multinazionali. «Le multinazionali che lavorano in Italia devono pagare le tasse in Italia» è scritto nelle linee programmatiche grilline.

 

I PROGRAMMI DI PD E MOVIMENTO 5 STELLE A CONFRONTO I PROGRAMMI DI PD E MOVIMENTO 5 STELLE A CONFRONTO

Il Pd risponde: «I profitti delle grandi multinazionali, a partire da quelle dell' economia digitale, vanno tassati dove sono effettivamente realizzati e non spostati artificialmente in Paesi a bassa tassazione». Ancora una volta le frasi sono più contorte, il concetto è uguale. Passando all' ambiente, una delle Cinque Stelle originarie su cui è stato fondato il Movimento, l' approccio è simile. In entrambi i testi si parla di «economia circolare» e incentivi alle imprese green e energie rinnovabili. Soltanto che per il Pd, tornato al lessico della «ditta», bisogna favorire gli investimenti per la «transizione ecologica».

 

Gli stellati annunciano «incentivi alle imprese che non inquinano». L' abbandono del carbone, evidenziato come fondamentale da Di Maio e Zingaretti, viene declinato in «decarbonizzazione» dal Pd, in «stop a fonti fossili» dal M5s.

 

nicola zingaretti e matteo salvini nicola zingaretti e matteo salvini

Colpisce la scelta dei temi da portare all' attenzione degli elettorati, probabilmente considerati assimilabili. Entrano nei programmi la cooperazione e lo sviluppo con i paesi africani e misure comuni europee per la lotta alla criminalità organizzata. Sull' immigrazione, questione che appare la più divisiva, la scelta è obbligata: distribuzione equa degli immigrati tra tutti i paesi membri dell' Ue. Allora bastava dirlo prima.

NICOLA ZINGARETTI NICOLA ZINGARETTI di maio in prefettura a taranto 16 di maio in prefettura a taranto 16 di maio in prefettura a taranto 14 di maio in prefettura a taranto 14 GIOVANNI FLORIS INFORMA LUIGI DI MAIO DEL CASINO AL CDM GIOVANNI FLORIS INFORMA LUIGI DI MAIO DEL CASINO AL CDM di maio in prefettura a taranto 6 di maio in prefettura a taranto 6 zingaretti suda all'assemblea pd 4 zingaretti suda all'assemblea pd 4

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…