GENTILONI CERCA IL SUICIDIO? SPOSTATO AL SENATO IL DECRETO SUL MONTEPASCHI – AL SENATO, PERO’, LA MAGGIORANZA HA NUMERI BALLERINI ED I VERDINIANI GIA’ ALZANO LA POSTA – UNA MOSSA PER FAR USCIRE BERLUSCONI ALLO SCOPERTO?

Condividi questo articolo


 

Gian Maria De Francesco per ''il Giornale''

 

mps mps

Il primo a far scoppiare un nuovo caso politico sul decreto salvarisparmio è stato ieri mattina il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta. Dopo che il testo è stato annunciato alla Camera giovedì 28 dicembre, veniamo a sapere che due giorni dopo, il 30 dicembre, il governo ha ritirato il provvedimento, spostandone l' esame al Senato, ha dichiarato l' economista denunciando un' operazione procedurale alquanto anomala e irrituale.

 

A prima vista sembrerebbe, infatti, un tentativo di eutanasia del governo Gentiloni da parte della maggioranza Pd. Con i numeri ballerini che ci sono al Senato (i 169 voti di fiducia dello scorso 14 dicembre potrebbero, infatti, restare un unicum) l' incidente di percorso può sempre capitare.

 

BERLUSCONI GENTILONI1 BERLUSCONI GENTILONI1

Un comportamento incomprensibile soprattutto alla luce dell' ampia maggioranza con cui era stato approvato il provvedimento di autorizzazione (ad aumentare il debito pubblico di 20 miliardi, ndr) del Parlamento che ha preceduto l' emanazione del decreto, ha aggiunto Brunetta sospettando forzature sulla pelle dei risparmiatori e stigmatizzando la decisione dell' esecutivo.

 

BRUNETTA BRUNETTA

Nella distribuzione dei provvedimenti, si apprende da fonti dell' esecutivo, è stato deciso che i decreti salvarisparmio e milleproroghe partano al Senato che ha un calendario meno affollato, mentre le misure per il Sud inizieranno il proprio iter a Montecitorio. Insomma, l' esecutivo ha deciso di presentare il testo del decreto alla Camera e poi di ritirarlo perché il regolamento di questo ramo del Parlamento non prevede la richiesta del numero legale, che in giornate prefestive al Senato rischia sempre di rappresentare una minaccia. Ordinaria amministrazione e niente più.

enrico zanetti sottosegretario all economia enrico zanetti sottosegretario all economia

 

La spiegazione ufficiosa, tuttavia, risponde solo parzialmente alle questioni sollevate da Brunetta e rilancia un interrogativo: perché partire con il salvarisparmio proprio al Senato? Non a caso ieri il leader di Sc-Ala ed ex viceministro dell' Economia, Enrico Zanetti, ha alzato il prezzo del sì della componente civico-verdiniana a Palazzo Madama.

 

Vogliamo pari trattamento retroattivo anche per gli obbligazionisti subordinati delle quattro banche e vogliamo la commissione parlamentare d' inchiesta, ha affermato rilevando che è troppo comodo chiedere senso di responsabilità quando si tratta di aumentare ai contribuenti il debito pubblico e non avere alcun senso di responsabilità quando si tratta di fare chiarezza per i cittadini. Una presa di posizione poco rasserenante.

 

BERLUSCONI GENTILONI BERLUSCONI GENTILONI

In ambienti di Forza Italia si assiste con sereno distacco allo svolgersi degli eventi. È abbastanza diffusa la convinzione che il Pd e Matteo Renzi non cercheranno un pretesto per indurre l' esecutivo all' harakiri non avendo in mano la nuova legge elettorale. Si tratta della condizione necessaria allo scioglimento delle Camere posta il 31 dicembre urbi et orbi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

 

AULA SENATO AULA SENATO

Allo stesso modo (e lo si può leggere in chiaroscuro nella stessa dichiarazione di Brunetta), c' è la consapevolezza che il Pd stia cercando di far leva in tutti i modi sul senso di responsabilità dei parlamentari azzurri. Detto in altri termini, l' intento di Renzi e del suo clan è quello di scaricare sul partito di Silvio Berlusconi la colpa di un eventuale naufragio del decreto costringendolo da subito a votare a favore, con la non tanto recondita speranza di imbrigliare Fi anche nella trattativa sulla legge elettorale. Con la Vigilanza Bce e la Commissione Ue che ogni giorno cambiano le regole sui salvataggi bancari, alla pattuglia del Cav è chiesto di tenere i nervi saldi.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."