GIGLIO MAGICO SENZA FRONTIERE – NEL CDA DI INWIT, LA SOCIETÀ DELLE TORRI TELECOM, ENTRA L’AVVOCATO TOSCANO UMBERTO TOMBARI, NEL CUI STUDIO SI È FATTA LE OSSA LA BOSCHI – UNA POLTRONA ANCHE PER PELUSO, IL FIGLIO DELLA CANCELLIERI CHE È DIRETTORE FINANZIARIO TELECOM

In vista della quotazione in Borsa, il consiglio di amministrazione di Inwit è passato da 3 a 11 componenti. Tra loro spicca anche il torinese Francesco Profumo, ministro dell’Istruzione ai tempi del governo Monti e presidente di Iren, la municipalizzata per l’energia di Torino e Genova…

Condividi questo articolo


 

Stefano Sansonetti per “il Giornale

 

Alla faccia del capitalismo di relazione morto e sepolto. Meno di 20 giorni fa, intervenendo a piazza Affari, il presidente del Consiglio Matteo Renzi era stato a dir poco netto. E aveva intonato il requiem per quel capitalismo italico fatto di intrecci, relazioni e clientele a non finire.

UMBERTO TOMBARI UMBERTO TOMBARI

Poi vai a vedere quello che è successo nel week end in Inwit, la società delle torri di Telecom Italia, e ti rendi conto che quel sistema è più vivo e vegeto che mai. Si dà infatti il caso che l'assemblea della società, del tutto privata e in corsa per essere quotata in borsa, abbia esteso da 3 a 11 i componenti del consiglio di amministrazione. E abbia nominato renziani di ferro, figli di «mammà» ed ex ministri pluripoltronati.

MARIA ELENA BOSCHI STEFANIA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI STEFANIA BOSCHI

 

Tra i nuovi nomi, individuato come consigliere indipendente, c'è quello di Umberto Tombari, avvocato di Grosseto più che inserito all'interno del «giglio magico». Socio dello studio legale fiorentino Tombari Corsi D'Angelo e Associati, ordinario di Diritto commerciale all'università di Firenze, parliamo del giurista che ha «svezzato» professionalmente Maria Elena Boschi. Il ministro per le riforme, infatti, ha lavorato presso lo studio di Tombari.

 

DAVID THORNE FRANCESCO PROFUMO CON LA MOGLIE FOTO DA FLICKR AMBASCIATA USA DAVID THORNE FRANCESCO PROFUMO CON LA MOGLIE FOTO DA FLICKR AMBASCIATA USA

Il quale, tra l'altro, è presidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che oltre a essere azionista di Intesa Sanpaolo con il 3,3% ospita nel suo consiglio di amministrazione l'altro fedelissimo renziano Marco Carrai. Senza contare che l'avvocato-professore siede pure nel Cda della casa di moda Salvatore Ferragamo, con storico quartier generale a Firenze, e in quello di Prelios sgr, dell'omonimo gruppo immobiliare. Di più, perché Tombari è accreditato di ottimi rapporti con Anna Genovese, altro ordinario di Diritto commerciale, nominata circa un anno fa commissario Consob.

 

Piergiorgio Peluso di Unicredit Piergiorgio Peluso di Unicredit

Ma in Inwit, la società a cui Telecom ha conferito 11.500 tra torri e tralicci in vista dell'imminente quotazione in borsa, i nomi che danno nell'occhio sono anche altri. Per esempio c'è Piergiorgio Peluso, direttore finanziario di Telecom e già manager di vertice in Capitalia, Unicredit e Fondiaria-Sai. Ebbene Peluso, che è stato lambito dall'inchiesta per il crac Fonsai, è il figlio dell'ex ministro dell'Interno e della giustizia Annamaria Cancellieri, titolare del Viminale all'epoca di Mario Monti e al vertice del dicastero di via Arenula con Enrico Letta.
 

Telecom Sede a Milano Ripetitori Telecom Sede a Milano Ripetitori

Ancora, tra i nuovi nominativi per il consiglio di amministrazione di Inwit spunta quello di Francesco Profumo, altra vecchia conoscenza del governo Monti, durante il quale ha guidato il ministero dell'istruzione. Ma finita l'esperienza governativa dei cosiddetti «tecnici», Profumo ha saputo reimmettersi immediatamente in circolo. Oggi, per dire, è presidente dell'ex municipalizzata Iren, controllata dai comuni di Torino e Genova. E adesso è riuscito a trovarsi un bello scranno pure nel consiglio di amministrazione della società della torri Telecom. E meno male che il capitalismo clientelare e di relazione era morto.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."