1. E' IL GIORNO DELLA VERITÀ PER IL PD RIUNITO IN ASSEMBLEA. LA FACCIA “SPETTINATA” E BOLSA DI RENZI È IL RITRATTO PERFETTO DI UN PARTITO FINITO ORMAI NEL CARRELLO DEI BOLLITI
2.  BELPIETRO: "RENZI HA DUE SCELTE. MA È FRITTO COMUNQUE. EMILIANO, SPERANZA E ROSSI GLI HANNO LASCIATO IL CERINO IN MANO. ADESSO IL BULLO RISCHIA DAVVERO. SE OGGI ROMPE PER VOTARE SENZA "SCISSIONISTI", AVRÀ UN PARTITO DEPOTENZIATO. SE APRE AL DIALOGO, SI FARÀ LOGORARE SINO A FINE LEGISLATURA. E PERDERÀ LA PREMIERSHIP"

Condividi questo articolo


RENZI RENZI

Ansa.it - E' il giorno della verità per il Pd riunito in Assemblea. All'assemblea, convocata da Matteo Renzi per aprire il congresso, stanno arrivando in questi minuti i mille delegati da tutta Italia. In apertura Matteo Orfini ha comunicato che sono arrivate alla presidenza le dimissioni formali di Renzi.

 

 

Maurizio Belpietro per La Verità

 

Non sappiamo che cosa accadrà oggi all' assemblea del Pd che Matteo Renzi ha convocato allo scopo di decidere la data del congresso del partito.

Tuttavia, qualunque cosa succeda, un fatto ci pare certo: niente sarà più come prima. Soprattutto, Renzi non sarà più quello di prima. Già, perché la mossa della cosiddetta opposizione interna lo ha stretto in una morsa da cui rischia di uscire comunque sconfitto.

 

renzi orfini e gentilonia118dbb52b1 (1) renzi orfini e gentilonia118dbb52b1 (1)

Primo scenario: l' ex presidente del Consiglio fa marcia indietro, rimangiandosi il congresso per rito abbreviato che si dovrebbe celebrare subito, possibilmente entro aprile, così da consentire una nuova investitura dopo la disfatta referendaria. Secondo scenario: Renzi procede spedito, senza alcuna marcia indietro.

 

Ecco, in entrambi i casi il Rottamatore ha buone possibilità di finire rottamato per sempre. Non c' entrano nulla le previsioni che lo danno comunque vincente alle primarie del Pd e al congresso perché la maggioranza della base sarebbe con lui. Il problema resta che la minoranza non è con lui e se lui resta, se lui vuole imporre a ogni costo un congresso per potersi riprendere la scena, detronizzando Paolo Gentiloni e pretendendo nuove elezioni in cui scegliere da solo i candidati da mettere in lista, la minoranza se ne va.

 

RENZI BERSANI RENZI BERSANI

L' ex premier, in pratica, è fritto o per lo meno è probabile che lo sarà presto, appena il cerino che gli oppositori gli hanno messo in mano prenderà fuoco. Qualcuno ha pensato e anche scritto che ieri i nemici interni non hanno avuto il coraggio di andare fino in fondo e hanno preferito attendere. La speranza di evitare lo strappo sarebbe rimasta ancorata alla telefonata che il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha ricevuto dallo stesso Renzi. Nel colloquio l' ex premier si sarebbe dimostrato intenzionato a una mediazione e nel caso anche a una piccola retromarcia. Ma è chiaro che le parole non bastano e non è sufficiente una chiamata a uno degli uomini che si op pongono al segretario per rimettere tutti a cuccia.

EMILIANO BY BENNY EMILIANO BY BENNY

 

Qui servono i fatti e i fatti li deve fornire Matteo Renzi oggi: o rinvia il congresso all' autunno e si impegna a portare la legislatura alla sua naturale conclusione, senza dunque far cadere Gentiloni e rassegnandosi a restare fuori da Palazzo Chigi, oppure la scissione sarà operativa.

 

BERSANI RENZI D'ALEMA BERSANI RENZI D'ALEMA

E nell' uno e nell' altro caso a perdere sarà lui, l' uomo che non voleva perdere mai. Il perché è presto spiegato. Se l' ex presidente del Consiglio cede, rinvia il congresso e non fa cadere il governo, in un anno e mezzo gli avversari lo cucineranno a fuoco lento, togliendogli giorno dopo giorno consenso e potere, fino a consumarne la leadership e dunque a renderlo inservibile come candidato premier nel 2018. Sarebbe una rottamazione dolce, probabilmente senza traumi a meno che non arrivino dalle Procure (vedi l' inchiesta sul babbo dell' ex premier, che ieri ha fatto registrare anche l' indiscrezione di una fattura di 70.000 euro a un amico di famiglia), ma pur sempre una rottamazione.

 

carro renzi caduto follonica carnevale carro renzi caduto follonica carnevale ANNUNCIO DI EMILIANO SU FACEBOOK ANNUNCIO DI EMILIANO SU FACEBOOK

Se al contrario deciderà di non mollare e di fare un congresso a breve, Renzi perderà lo stesso. Di sicuro un pezzo di partito. Non sappiamo quanto valga davvero presso gli elettori il partito dei reduci, o se preferite degli irriducibili, del Pd. C' è chi dice il 10%, chi parla del 15%, chi minimizza ipotizzando addirittura il 5%.

Quale che sia la percentuale, un dato appare scontato ed è che gran parte di quei voti saranno sottratti al Pd di Renzi.

 

Mettiamo pure che l' ipotesi giusta sia quella minima, cioè il 5%: prendendo i valori odierni del Pd, l' ex pre sidente del Consiglio si ritroverebbe al 25%.

renzi gobbo renzi gobbo

E che se ne farebbe dei voti di un quarto dell' elettorato? Di certo non farebbe un governo, perché neppure sommando tutti i centristi e anche dando per buono l'«inciucione» con Forza Italia si arriverebbe al 50 più uno, indispensabile per governare. E allora? Di fare un' alleanza post elezioni con gli scissionisti neanche a parlarne: la pregiudiziale per un accordo sarebbe la rinuncia di Renzi alla segreteria e al governo. Per ritornare a Palazzo Chigi, il Pd dovrebbe mandare in soffitta il suo segretario.

 

MICHELE EMILIANO MICHELE EMILIANO

Dunque, da qualsiasi lato la si veda, che rompa o ingrani la retromarcia, il destino di Renzi appare segnato: più attacca e più si attacca.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...