GRAN MOVIMENTI SUL FRONTE INTERNAZIONALE DEI NOSTRI EROI – SE DI MAIO VA IN VATICANO E INCONTRA PAROLIN, POI SI TRAVESTE DA BABÀ E DICHIARA "SONO CONTENTO CHE STA TORNANDO L'AMBASCIATORE FRANCESE IN ITALIA, A CUI CHIEDERÒ UN INCONTRO”, SALVINI SALUTA PUTIN PER AVVICINARSI A TAPPE FORZATE VERSO TRUMP - L’INCONTRO, E LE LAGNANZE, CON L’AMBASCIATORE AMERICANO IN ITALIA LEWIS M. EISENBERG…

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DAGOREPORT

Salvini Di Maio

 

Gran movimenti sul fronte internazionale dei nostri eroi. Se Di Maio si traveste da babà e dichiara "Sono contento che sta tornando l'ambasciatore francese in Italia, a cui chiederò un incontro. Intanto gli do il bentornato". Di più: “Il Tempo” rivela di un incontro, avvenuto in gran segreto alcuni giorni fa, con il cardinale segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin. "Era un incontro discreto, non segreto", ha precisato l’ex bibitaro intenzionato a ricucire i rapporti con il Vaticano.

donald trump matteo salvini

 

Dall’altro lato, Salvini ha capito che la situazione internazionale non gli consentiva di essere troppo schiacciato su Putin, posizione che non gli avrebbe permesso di avere come alleati quelli del cartello di Visegrad (da Orban a Kurz, tutti schierati contro la Russia).

di maio di battista gilet gialli

 

Aggiungere che Matteo lo Squartatore ha capito che per avere voti a destra in Italia, specialmente in alcuni ambienti, non può stare contro gli Stati Uniti. Così, anche se non ha mai abiurato pubblicamente Putin, si sta operando per un avvicinamento a tappe forzate verso Trump. 

matteo salvini lewis eisenberg sigourney weaver

 

Infatti, pochi giorni fa, ha potuto ascoltare, tramite le sue orecchie, dall’ambasciatore americano in Italia Lewis M. Eisenberg quanto Trump è adirato con il governo italiano. A partire dalla firma inopportuna e affrettata per l’accordo della Via della Seta cara a Pechino, propugnata dal sottosegretario in quota Lega Michele Geraci e, in modo molto sprovveduto, dall’ambasciatore italiano in Cina Ettore Sequi che mira a sostituire il collega in scadenza nell’ambasciata di Bruxelles.

 

Altro motivo di attrito di Trump, in compagnia di Leonardo e Fincantieri, è la nuova regolamentazione per la produzione delle armi voluta dal Ministro della Difesa Trenta. Salvini si è segnato tutto e ha promesso all’ambasciatore Usa di provvedere al più presto.

vladimir putin con matteo salvini
SALVINI ALL INCONTRO CON TRUMP
TONINELLI DI MAIO SALVINI 19
michele geraci sottosegretario allo sviluppo economico
la ministra elisabetta trenta col marito claudio passarelli (2)
salvini putin
salvini maglietta putin
SALVINI TRUMPIZZATO