LA GRANDE AMAREZZA DEI POTERI FORTI – DA CARRAI SOLO TROMBATI E GENTE IN CERCA D’AUTORE – IL PEZZACCIO DI DE BORTOLI ERA PRONTO DA 4 GIORNI: E’ USCITO ALL’INDOMANI DELL’APPOGGIO DI RE GIORGIO A RENZI – NON PARLATE A SILVIO DELLE PIAZZATE PRO-GAY DELLA CALIPPA – LA SCELTA DI FOLLI


DAGONEWS

 

ferruccio de bortoli

1. Per piacere smettetela di lodare con varie articolesse la svolta frociona di Franceschina Pascale per Forza Italia. Pare che il Banana, uomo all’antica, sia letteralmente furioso per la sua sovraesposizione sui temi delle campagne gay-glbt.

 

valerio turchi silvio berlusconi

2. Ma chi è andato, sabato, al matrimonio di Marco Carrai a San Miniato? I metronomi del potere fanno notare con una piccola dose di acidità che ci sono andati solo i trombati e quelli in cerca di una raccomandazione con Matteo Renzi, che però ha partecipato solo alla messa e si è ben guardato dal fermarsi a cena. Ci sono rimasti male i vari Fabrizio Viola (Montepaschi), Davide Serra (i clienti del suo fondo ancora piangono), Fabrizio Palenzona (dead man walking), Gian Maria Gros Pietro e Michael Leeden. Contento di farsi vedere il nuovo capo dell’Enel, Francesco Starace, che ha così svelato in pieno la carta che ha sfoderato per conquistare la poltrona: Carrai stesso.

francesca pascale gay village luxuria

 

3. Anche i pezzi del signor direttore, a volte, devono aspettare. L’editoriale sul “Corriere” con cui Ferruccio De Bortoli attaccava Matteo Renzi frontalmente è uscito mercoledì 24 settembre, ma in realtà era pronto già da quattro giorni. A dare il via libera alla pubblicazione, con il pieno accordo dell’immancabile Abramo Bazoli, non è stato il primo giorno del restyling del “Corriere”, ma l’endorsement di Giorgio Napolitano alla riforma del lavoro tentata da Renzi.

 

GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE

4. A proposito di “Corriere”, non dite all’amarissimo Mario Calabresi che Kaki Elkann comincia a pensare al nome di Mario Orfeo per il dopo-De Bortoli. Unica consolazione per il direttore della “Stampa” è che almeno si libera la poltrona del Tg1.

 

5. Anche Carletto De Benedetti ha rotto con Renzie e si spiega in questa ottica la decisione di ingaggiare per “Repubblica” Stefano Folli, un pensionato che non fa ombra a Ezio Mauro, e che sul “Sole 24 Ore” non ha risparmiato punzecchiature al premier spaccone. All’Ingegnere manca molto la penna “pronto-uso” di Massimo Giannini, passato a Ballarò, dal quale si è sentito come tradito.

MARCO CARRAI

 

 

 

fabrizio viola (2)