IL GRILLINO PISTOLERO FA INCAZZARE IL M5S E SCATENA UNA CRISI DIPLOMATICA – GIARRUSSO AVEVA DETTO CHE MALTA LO CONSIDERAVA “PERSONA NON GRADITA” ED ESCLUSO DA UNA DELEGAZIONE A VALLETTA. PECCATO CHE NON ERA VERO: NEL GRUPPO C’ERA GIA’ UN’ALTRA PARLAMENTARE STELLATA…

-

Condividi questo articolo


 

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

MARIO MICHELE GIARRUSSO MARIO MICHELE GIARRUSSO

Mario Michele Giarrusso nella sua breve esperienza di senatore si è regalato una pistola, ha dovuto subire il peso di una scorta e ha fatto scomodare il governo di un Paese dell' Unione europea che ha scritto una smentita, mosso l' ambasciata e chiesto alla commissione antimafia italiana una presa di posizione netta.

 

Non male per la prima legislatura del senatore Giarrusso, un 5 Stelle di quelli un po' da stereotipo, tutto urla e complottismo, che nella sua così indubitabile lettura degli eventi, dopo la morte della reporter Daphne Caruana Galizia, uccisa in un tremendo e misterioso attentato, ha chiesto le dimissioni del governo di Malta «non perché accusato di corruzione e sotto indagine dalla magistratura, ma per la evidente complicità, quantomeno indiretta per omissione, nell' omicidio».

 

PISTOLA PISTOLA

L' avvocato Giarrusso (ché questa era la sua professione pre-parlamentare) parla senza prove in mano ma fino a qui, comunque, tutto fila liscio. Nella sua libertà di cittadino europeo può dire un po' quello che gli pare, come chiunque altro apra un giornale al bar e dica la sua sulla qualunque.

 

Il problema è sorto quando Giarrusso ha denunciato al sito Tribupress di essere «persona non gradita dal governo di Malta» e per questo escluso dalla delegazione della commissione Antimafia che domani, guidata dalla presidente Rosi Bindi, sbarcherà a La Valletta per seguire le indagini sull' omicidio della giornalista e valutare eventuali complicità di pezzi di criminalità organizzata italiana. Dove c' è odore di mafia Giarrusso ficca il naso, solo che questa volta non ha calcolato le distanze diplomatiche per misurare la sua requisitoria contro l' alleato mediterraneo.

DAPHNE CARUANA GALIZIA DAPHNE CARUANA GALIZIA

 

Perché, non solo il governo di Malta smentisce, chiede spiegazioni tramite l' ambasciatore maltese in Italia e tramite il ministro degli Esteri all' ambasciatore italiano a Malta, ma smentiscono pure Bindi e alla fine persino il M5S, che in una nota lascia intendere l' imbarazzo per la foga personalistica del collega senatore «in un momento di confusione in cui ci sarebbe bisogno di grande professionalità». Anche perché, nella delegazione a tre, con Bindi e l' onorevole del Pd Laura Garavini, era già prevista la presenza di un' osservatrice grillina, la deputata Giulia Sarti.

giulia sarti giulia sarti

 

Ma il catanese Giarrusso ha carattere vulcanico, un' indole etnea a eruttare all' improvviso, figlio di un' isola che alla mafia ha sacrificato eroi e macchiette. Con quel faccione arruffato da stregatto immusonito, Giarrusso, dal giorno in cui ha provato a traghettare i suoi riluttanti e inesperti colleghi a votare l' ex pm Piero Grasso come presidente del Senato, si è ritagliato il ruolo dello sceriffo contro gli indicibili matrimoni di interesse tra politica e mafia ovunque nel mondo.

 

L' impegno gli ha fatto guadagnare questa estate le mire di qualche capobastone che di minaccia in minaccia ha costretto il senatore ad avere una tutela provvisoria per muoversi a Catania. Ma, previdente, ci aveva già pensato lui stesso, all' alba della legislatura, a dotarsi di una protezione: una pistola, che in un documentario danese, il primo a entrare nelle viscere dei debuttanti grillini in Parlamento, mostrava di portarsi con sé anche a letto.

rosi bindi rosi bindi

 

Una scena che rivela e teatralizza la sua autocoscienza d' attore, la sagoma di un gigante che caracolla scomposto e inciampa in un' incontinenza verbale che neanche nella disciplinatissima caserma del Movimento riescono a fermare.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."