GUERRA FREDDA? NO, CALDISSIMA! PUTIN SFIDA WASHINGTON SCHIERANDO NUOVI MISSILI IN DIFESA DI ASSAD E LANCIA IL SUO ULTIMATUM: VIA LE SANZIONI AGLI ESPONENTI DEL GOVERNO RUSSO E RITIRO DELLE TRUPPE AMERICANE DAI PAESI EX SOVIETICI

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Anna Zafesova per “La Stampa”

 

PUTIN E OBAMA PUTIN E OBAMA

Dopo aver rotto il negoziato con Washington, la Russia rafforza le sue difese in Siria: nel weekend scorso, 48 ore prima che Vladimir Putin lanciasse il suo ultimatum agli Stati Uniti, alla base russa nel porto siriano di Tartus sono arrivati i componenti del nuovissimo complesso antiaereo S-300VM (SA-23 Gladiator), che finora non era mai stato impiegato fuori dalla Russia.

 

Il ministero della Difesa di Mosca parla di «misura unicamente difensiva», ma siccome l'Isis non ha l' aviazione al Pentagono non nascondono di considerare i missili russi una minaccia agli aerei della coalizione a guida americana. Mentre gli americani stanno richiamando a casa tutti i negoziatori che dovevano mettere in piedi il meccanismo della cooperazione tra Russia e Usa in Siria, gli esperti militari di Mosca confrontano, senza troppo ottimismo, i potenziali schierati in Siria da americani e russi, e paventano il rischio che una «guerra per procura» porti infine a uno scontro diretto tra i due vecchi nemici.

putin assad putin assad

 

La Guerra fredda è tornata, e rischia di trasformarsi in una guerra calda. Pentagono e ministero della Difesa russo si accusano a vicenda dei fallimenti in Siria e le diplomazie dei due Paesi sottolineano che non è previsto un ritorno al negoziato. Anche perché il decreto con il quale lunedì Putin ha posto le condizioni per tornare a parlarsi pone condizioni irrealizzabili.

 

VLADIMIR PUTIN AL CREMLINO VLADIMIR PUTIN AL CREMLINO

Annunciando che la Russia rompe un altro accordo per il disarmo con gli Usa - firmato nel lontano 2000, con l' impegno a smaltire 34 tonnellate di plutonio militare per parte - il presidente russo accusa gli americani di «atti ostili che cambiano la situazione strategica» e gli chiede di ritirare la loro presenza militare dai Paesi ex sovietici diventati membri della Nato, di abolire tutte le sanzioni contro esponenti del governo russo (inclusa la «lista Magnitsky») e di compensare i danni subiti dalla Russia per colpa delle controsanzioni imposte alle importazioni dagli Usa.

 

PUTIN KGB PUTIN KGB

In altre parole, una richiesta di capitolazione su tutta la linea, difficilmente ottenibile in cambio di 34 chili di plutonio, oggetto di un accordo di 16 anni fa già ratificato dai parlamenti. La Casa Bianca infatti ha già fatto sapere che non ha intenzione di rinegoziare nulla. L'ultimatum russo però non sembra voler rilanciare un negoziato, semmai congelarlo definitivamente, e gli analisti si stanno chiedendo quale sorta di partita a poker stia giocando Putin, dopo aver cercato per mesi di rientrare nei giochi internazionali, non senza successo.

 

Per alcuni esponenti dell'opposizione, non si tratta però di un bluff, ma di una rottura vera, conseguente al rapporto della commissione d'indagine sull' abbattimento del Boeing malese sopra il Donbass il 17 luglio 2014, che accusa della tragedia i militari russi. Ma potrebbe anche trattarsi di una vittoria dei «falchi» nel complesso equilibrio interno alla Russia.

PUTIN A DRESDA NEL 2006 PUTIN A DRESDA NEL 2006

 

Oggi infatti il governo dovrebbe varare una serie di tagli pesanti alla spesa pubblica, mentre si discute di ridurre l'indicizzazione delle pensioni e privare i disoccupati del diritto alla sanità gratuita. Le uniche spese in aumento sono quelle per la difesa, la polizia, i servizi segreti e la neonata Guardia nazionale, dai poteri quasi illimitati, mentre quasi un quarto delle voci di spesa del bilancio russo è ormai coperto dal segreto di Stato.

putin concentrato putin concentrato

 

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