Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
BERLUSCONI DECADENZA FOTO LAPRESSE
È un misto di rancore ed entusiasmo. «Mi hanno deriso, colpito negli affetti, umiliato con i servizi sociali. Ma dopo il via libera al ricorso europeo tutto è possibile». Silvio Berlusconi ha ripreso a sperare. Progetta una rivincita in due mosse, anche se ai più appare impossibile realizzarla. «Mi riprendo il centrodestra», questo il primo step. E dopo? «Potremmo anche votare nel 2015 con il Consultellum...». Forse è solo un modo per alzare il prezzo con Matteo Renzi, ma certo ad Arcore si respira un’aria elettrica. E tutto si è rimesso in movimento.
BERLUSCONI DECADENZA FOTO LAPRESSE
Da lontano, un vecchio amico come Umberto Bossi osserva le novità concede una profezia: «Si tornerà alle elezioni. E Berlusconi guiderà il centrodestra. Chi può farlo, altrimenti? Nulla è paragonabile alla sua forza». Basta dare un’occhiata ai profili Twitter dei pasdaran azzurri, d’altra parte, per imbattersi in un’euforia dimenticata: «Strasburgo facci sognare!», scrive Licia Ronzulli. Agibilità politica, allora, per affrontare ogni scenario, urne comprese. «Io voglio essere riabilitato - ripete in privato - poi si vedrà...».
Un’eventuale revisione del processo resa possibile dalla Corte europea (la sentenza dovrebbe arrivare entro gennaio) non annullerebbe automaticamente gli effetti della legge Severino, ma permetterebbe al Cavaliere di cavalcare politicamente la rivolta contro la sua esclusione. «E poi non si sa mai cosa può succedere... », sognano gli ultras berlusconiani, immaginando modifiche legislative per rimettere in campo il leader. Il quale, per ora, si prepara a tornare sulla scena: riunirà presto i gruppi parlamentari e già oggi interverrà a una kermesse a Sirmione. Ci sarà pure Raffaele Fitto, pronto comunque a battersi contro il centralismo di Arcore.
Prima, in realtà, ci sarebbe da riunificare il centrodestra, lanciando un’Opa ostile sulle altre forze: «Il leader sono io, chi altri può farlo?». Gli alleati, però, la vedono diversamente. I continui distinguo hanno dato vigore alla corsa di Matteo Salvini. E Roberto Maroni fissa i paletti: «È impossibile unire il centrodestra se il Ncd è alleato di Renzi».
È proprio il partito di Alfano a guardare con diffidenza alle mosse dell’ex premier, lacerandosi. La fronda filo-berlusconiana la pensa come Nunzia De Girolamo: «Berlusconi è l'unico in grado di riunificare il centrodestra». Ma il coordinatore Ncd Gaetano Quagliariello è netto: «L'idea che Berlusconi possa guidare il centrodestra non la prendo neanche in considerazione. Stiamo costruendo un'altra storia. Abbiamo abolito da tempo gli specchietti retrovisori».
Ecco, è proprio su queste contraddizioni che Berlusconi promette di insinuarsi. In privato giura di poter decretare le sorti dell’esecutivo Renzi, manovrando una pattuglia nutrita di senatori di Ncd ostili ad Alfano. «Con loro ci parlo io, ora pensiamo alla mia agibilità politica. Se FI è al 17% è anche perché mi hanno impedito di poter dire quello che penso sulla magistratura italiana...».
nunzia de girolamo e saltamartini con cicchitto all assemblea di ncd