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ARCIVESCOVO DI CRIMEA DAVANTI A SOLDATI RUSSI Vladimir KONSTANTINOV presidente del parlamento di crimeaStravince l'annessione della Crimea alla Russia, secondo un primo exit poll che dà i voti favorevoli a quota 93 per cento. A riferirlo la tv statale russa Rossia 24. Il 7%, secondo lo stesso exit poll, ha votato per il secondo quesito, che proponeva il ritorno alla costituzione della repubblica di Crimea del 1992 e lo status della Crimea come parte dell'Ucraina.
Mantiene la linea della fermezza l'Europa, a poche ore dalla telefonata di Putin alla Merkel in cui ha affermato che Mosca «rispetterà la scelta degli abitanti della Crimea», la cui volontà viene espressa «nel pieno rispetto delle norme del diritto internazionale».
Per il presidente Ue Herman Van Rompuy e per il presidente della Commissione Ue José Barroso «il referendum» in Crimea «è illegale e illegittimo e il suo risultato non verrà riconosciuto».
Intanto il ministro della difesa ucraino, Igor Teniukh, ha fatto sapere che ci sarà una tregua nella penisola tra Kiev e Mosca fino al 21 marzo, giorno del primo esame della Duma russa della legge per l'annessione di terre straniere e della firma della parte politica dell'accordo di associazione Kiev-Ue.
ALTA AFFLUENZA AL REFERENDUM PER L'ANNESSIONE
In Crimea si è registrata un'alta affluenza, con record a Sebastopoli. Gli ultimi dati parlano di oltre 170 mila elettori, pari al 44 per cento. A Kerch, la città dove ha sede l'antico insediamento italiano, si registra un'affluenza oltre il 60%. Il dato più basso a Bahcisarai: nel villaggio a maggioranza tatara il dato è del 30%. Lo annuncia il comitato elettorale a Simferopoli.
Al voto oltre 1,5 milioni di aventi diritto, in 1205 distretti elettorali, con 27 commissioni elettorali cittadine e distrettuali. Sebastopoli ha fatto già registrare un record di affluenza, oltre il 50%, mentre dagli altoparlanti della città è stato trasmesso per tutta la mattina l'inno della città. «Torniamo a casa», ha detto qualche elettrice mostrando la scheda prima di inserirla nell'urna trasparente.
I QUESITI
Due i quesiti, in tre lingue (russo, ucraino e tataro), posti nella consultazione: «siete a favore della riunificazione della Crimea con la Russia come entità costituente?» (si o no) e «Siete a favore dell' applicazione della costituzione della repubblica di Crimea del 1992 e dello status della Crimea come parte dell'Ucraina? (si o no).
A monitorare il voto sono presenti una settantina di osservatori da 23 Paesi, compresa l'Italia: si tratta di deputati, eurodeputati ed esperti europei di diritto internazionale e attivisti per i diritti umani, invitati dalle autorità locali. Non sono presenti osservatori dell'Osce né della Csi. Intanto il ministro della Difesa ucraino ad interim Igor Teniukh ha denunciato che i soldati russi presenti in Crimea in questo momento sono 22.000, quasi il doppio del limite di 12.500 consentito dagli accordi per la flotta sul Mar Nero.
Sergey Aksyonov primo ministro della Crimea CRIMEA - SOLDATI PRO PUTIN