IMPEPATA DI NOZZE - LA CASSAZIONE METTE UN FRENO ALL’ANNULLAMENTO DEI MATRIMONI DEI TRIBUNALI ECCLESIASTICI: LE NOZZE CONCORDATARIE NON POSSONO ESSERE ANNULLATE SE C’È STATA CONVIVENZA PER ALMENO TRE ANNI

Il principio di diritto è stato affermato in una vicenda giudiziaria nella quale il marito si era opposto alla richiesta della moglie di far valere anche in Italia gli effetti civili della nullità del loro matrimonio dichiarata dal Tribunale ecclesiastico del Triveneto - La Cassazione ha respinto il ricorso dell’uomo...

Condividi questo articolo


Da “la Stampa

TRIBUNALE ECCLESIASTICO TRIBUNALE ECCLESIASTICO

 

La nullità delle nozze concordatarie sancita dai tribunali ecclesiastici non può essere riconosciuta dallo Stato italiano se la convivenza coniugale si è protratta per almeno tre anni. Lo hanno stabilito le Sezioni Unite della Cassazione, ponendo un limite al recepimento delle nullità matrimoniali dichiarate dai giudici ecclesiastici. 

 

«La convivenza “come coniugi”» è un valore riconosciuto dalla Costituzione e va tutelata come situazione giuridica di «ordine pubblico italiano», hanno sostenuto le sezioni Unite civili della Cassazione: pertanto, se la convivenza dura almeno tre anni, «è ostativa» del riconoscimento della nullità del matrimonio dichiarato dal giudice ecclesiastico.

 

MATRIMONIO IN SPIAGGIA MATRIMONIO IN SPIAGGIA CASSAZIONE CASSAZIONE

Il principio di diritto è stato affermato in una vicenda giudiziaria nella quale il marito - un uomo della provincia di Venezia - si era opposto alla richiesta della moglie di far valere anche in Italia gli effetti civili della nullità del loro matrimonio dichiarata dal Tribunale ecclesiastico del Triveneto. Affermato il principio giuridico, la Suprema Corte ha tuttavia respinto il ricorso dell’uomo poiché ha fatto valere il principio della lunga convivenza solo in Cassazione e non anche davanti alla Corte d’Appello di Venezia, che aveva dato ragione alla moglie. 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…