INCENTIVI RAI A PESO D’ORO – MAGDI IL PAROLIERE SENTIMENALE – LE ASSUNZIONI DI INTESA POSSONO ASPETTARE (LA CGIL) – FINI, RUTELLI E CASINI CONDIVIDONO SOLO LE API O ANCHE LA NUOVA KADIMA? – VELTRI E IL DESIDERIO DI SEQUESTRARE “L’ODORE DEI SOLDI” - NUOVO AVVENIRE PER FOFFO-BOFFO…

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Da "Panorama" in edicola domani

SACCa'SACCa'

1- BABBO NATALE ABITA ALLA RAI....
Due incentivi all'esodo, rispettivamente di 930 mila e di 710 mila euro, non sono un'uscita di cassa di poco conto. Soprattutto se sborsati dalla Rai (afflitta da qui al 2012 da una previsione di deficit di 720 milioni di euro) a due dirigenti vicini alla pensione. L'incentivo più ricco va ad Angela Buttiglione, ex direttore della testata giornalistica regionale oggi sostituita da Alberto Maccari, che avrebbe lasciato l'azienda per limiti di età nel 2010.

L'altro va a Marcello Del Bosco, 63 anni, ex responsabile della radiofonia che ha passato il testimone a Bruno Socillo. Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha appena annunciato in cda le due pesanti fuoriuscite. Così esose perché provviste di una ricca voce: il «patto di non concorrenza», pari a 440 mila euro. A testa. Il piatto Rai potrebbe piangere ancora di più se l'azienda dovesse pagare anche i 500 mila euro di un decreto ingiuntivo per mancato preavviso al pensionamento che sarebbe appena arrivato in Viale Mazzini.

angela buttiglioneangela buttiglione

Mittente: l'ex direttore di Raifiction Agostino Saccà, che con Panorama sostiene però di non avere mandato «nessun decreto ingiuntivo» ma di essere invece «molto vicino alla transazione». Saccà, che aveva chiesto l'illegittimità della lettera con cui la Rai lo metteva in pensione, è forte di una decisione del tribunale del lavoro che nel luglio scorso ha imposto alla Rai di pagargli gli stipendi del mancato preavviso.

Ai piani alti di Viale Mazzini è stato calcolato che se si dovesse piegare la testa dinanzi al decreto ingiuntivo, si creerebbe un precedente economicamente molto pericoloso. Perché sono tanti gli ex dirigenti con una storia aziendale simile a quella di Saccà: fatti i conti, se tutti decidessero di battere cassa, l'azienda perderebbe 10 milioni di euro. (Antonella Piperno)

Prodi e MoglieProdi e Moglie

2- BOMBA PER PRODI...
Una «bomba a orologeria» sotto la poltrona di Romano Prodi ? Secondo Salvatore Cannavò, ex di Rifondazione, era già stata collocata la sera del 14 ottobre 2007, subito dopo l'incoronazione di Walter Veltroni alla segreteria del Pd con le primarie. Cannavò lo svela nel libro "La Rifondazione mancata" (Alegre). Dove riferisce il racconto fattogli da un cronista: «Fassino va da Veltroni e gli chiede: che facciamo? La risposta è secca: si va a votare». (P.S.)

Elio VeltriElio Veltri

3- «L'ODORE» IN TRIBUNALE...
Sequestrate "L'odore dei soldi". A chiederlo è Elio Veltri, coautore insieme con Marco Travaglio del best-seller sulle origini delle fortune di Silvio Berlusconi (300 mila copie solo nel 2001, venduto anche in Francia e in Spagna), che si è rivolto d'urgenza al tribunale civile di Roma. Motivo? Il 17 novembre Travaglio e gli Editori riuniti hanno mandato in libreria una nuova versione assai rimaneggiata del testo. Ma Veltri non ne sapeva nulla: «Non me l'hanno nemmeno fatto leggere. Ora rischio la querela per cose che non ho scritto né autorizzato» dice. Il danno e la beffa: «Per quel libro non mi hanno mai pagato i diritti d'autore». (L.M.)

4- MAGDI ALLAM, PAROLIERE SENTIMENTALE...
«Se io potessi essere i tuoi occhi rincorrerei quel tocco di allegria che mi ha conquistato perdutamente ». È dedicato a suo figlio Alessandro l'esordio da paroliere di Magdi Cristiano Allam . Il parlamentare europeo udc ha scritto uno dei testi (Se io potessi) di "Gli anni Zero", il cd di Ottavia Fusco, partner di Pasquale Squitieri. Allam fa parte di una schiera di parolieri super con Umberto Eco, Lina Wertmuller, Federico Moccia e Vittorio Sgarbi. (A.P.)

MARCO TRAVAGLIO_MARCO TRAVAGLIO_

5- INTESA, IL GIALLO DELLE ASSUNZIONI...
Dove sono finite le 450 assunzioni al Sud promesse dall'Intesa Sanpaolo? Incagliate all'Abi. Il motivo? L'Intesa ha chiesto ai sindacati di poter pagare i nuovi assunti il 20 per cento in meno per 4 anni. Un'offerta che a molti è sembrato non si dovesse comunque perdere, ma la Cgil ha voluto aprire un confronto perché si trattava di una deroga al contratto.

I maligni mettono in relazione questa decisione con il fatto che l'anno prossimo la Cgil celebrerà un congresso nel quale si scontreranno due linee: quella «dialogante» del segretario Guglielmo Epifani e quella «intransigente» sostenuta anche da Domenico Moccia, capo della Fisac, i bancari, appunto. Il quale sostiene una mozione dove è scritto che serve «una lotta alla crescente disuguaglianza delle condizioni» di lavoro. Le assunzioni possono attendere. (M.C.)

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6- FINI, RUTELLI E CASINI: CHI SARÀ L'APE REGINA?...
Per ora Gianfranco Fini, Francesco Rutelli e Pier Ferdinando Casini condividono solo le api. Il primo ha piazzato i simpatici insetti, in tricolore invece che con il classico giallonero, nell'home page del sito del «Parlamento dei bambini» inaugurato pochi giorni fa; l'Api (Alleanza per l'Italia) verrà battezzata a Parma l'11 e il 12 dicembre dall'ex segretario della Margherita; il leader udc, che con Rutelli è prossimo alle «nozze», è invece quello che ha coniato lo slogan del movimento rutelliano: «Con Api si vola». C'è chi scommette che i tre finiranno per volare insieme nella nuova Kadima italiana. Ma chi sarà l'ape regina? (V.P.A.)

7- NAPOLI, EDEN PER I PELUCHE...
Arriva l'ospedale dei peluche. Il bimbo porta il suo pupazzo al pronto soccorso dello Zoo di Napoli, dove personale con tanto di camice effettuerà visite e diagnosi, cui seguirà un periodo di degenza per i casi più gravi. A cura completata, racconta Francesco Borrelli, presidente dell'associazione Watchdog, «il bambino otterrà anche l'attestato di "amico degli animali". Che recita: "Chi non sa amare gli animali non sa neppure amare le persone"».

EPIFANIEPIFANI

8 - NATALE A MENO 20, SOLO 51 LE CHIESE AGIBILI...
Saranno 51 invece che 71 le chiese riaperte la notte di Natale all'Aquila e dintorni, compresa la Chiesa delle Anime sante. È quanto dice a Panorama il vicecommissario della Protezione civile, con delega ai Beni culturali, Luciano Marchetti. Restano fuori, per il momento, le chiese con interventi superiori ai 100 mila euro di spesa.

In virtù del protocollo di intesa siglato con la Cei, il governo ha stanziato per ora 6 milioni di euro, ma il problema è molto più vasto perché le chiese danneggiate sono oltre 600. Per questo il Vaticano ha inviato a coordinare la ricostruzione monsignor Giovanni D'Ercole, che si insedierà all'Aquila il 20 dicembre e affiancherà l'arcivescovo Giuseppe Molinari anche per riorganizzare la diocesi dal punto di vista pastorale. Stentano a decollare, invece, le adozioni dei monumenti promesse dai governi stranieri. Mentre ha riscosso successo l'appello della Pontificia commissione per i beni culturali: 100 laboratori restaureranno gratis dipinti e sculture. (I.I.)

GIANFRANCO FINIGIANFRANCO FINI

9 - «DICECHE» PER SORRIDERE SUL SISMA...
Si può ridere del terremoto? Due ragazzi dell'Aquila, Francesco Paolucci e Mauro Montarsi, 54 anni in due, amici d'infanzia, hanno deciso di provarci. Con l'aiuto di una telecamera, chiusi in una roulotte nel devastato quartiere di Pettino, hanno cominciato a girare piccoli video ironici su dicerie, chiacchiere, assurdità, notizie vere e pettegolezzi del doposisma, coniando un tormentone, il «diceche».

Poi hanno inserito il tutto su Youtube. Il successo è stato clamoroso: migliaia di contatti, email, lettere. Oggi il «diceche» è diventato un blog in cui ognuno può scrivere la diceria più assurda che ha inventato o sentito, di preferenza in italoabruzzese. In soli due mesi il blog ha collezionato 1.400 post: dal beffardo «dice che co su sciame pure alle api gli spettano le casette» all'irriverente «dice che Stefania Pezzopane (presidente della Provincia, ndr) prima del terremoto era alta». (B.S.)

PIERFERDINANDO CASINIPIERFERDINANDO CASINI

10- SÉGO, TANGO DELLA GELOSIA...
«Ségolène pas Royal». Questo è stato il commento dei presenti sul comportamento della ex candidata all'Eliseo, relatrice («Dietro congruo pagamento» dicono gli organizzatori) al convegno Donna e politica ideato a Roma da Paolo Ducci. In un ristorante, davanti a una ventina di ospiti (tra cui Shirin Ebadi, Nobel per la pace), il compagno di Ségolène , André Hajed, immobiliarista, ha interrotto il pranzo con un urlo: «La finisca di toccare la mia donna!» rivolto proprio a Ducci che forse, ha pensato dopo, inavvertitamente l'aveva sfiorata con il gomito. E Ségolène? Dopo avere afferrato il compagno per un braccio, senza una parola, ha fatto un fugone lasciando tutti di sasso. (M.B.)

11- PER BOFFO UN NUOVO AVVENIRE, INCARICHI IN VISTA CON IL CARDINALE RUINI...
Il cellulare di Dino Boffo ha ripreso a suonare. Dopo le dimissioni aveva scelto Lourdes e la casa dei genitori in Veneto per ritrovare un po' di serenità. Non era mancata qualche puntata nella redazione di Avvenire, a Milano, senza dare troppo nell'occhio. Ma ora per Boffo si annuncia una nuova stagione, grazie al mea culpa di Vittorio Feltri, il suo grande accusatore.

La retromarcia del Giornale non è arrivata a sorpresa: l'ex direttore di Avvenire ha seguito i progressi della trattativa tra i suoi legali e quelli di Feltri. Tanto che già in occasione dell'assemblea generale della Cei, a metà novembre, si parlava di nuovi possibili incarichi per Boffo.

La guida di Avvenire, Tv2000 e Radio InBlu è passata ai suoi due collaboratori più stretti: Marco Tarquinio e Stefano De Martis. Per Boffo si prospetta invece un ruolo centrale in seno al Comitato per il progetto culturale, presieduto dal cardinale Camillo Ruini, e impegnato a promuovere la «sfida educativa» della Chiesa. Confermato fino al 2014 anche nel Comitato permanente dell'Istituto Toniolo, da cui dipende il cda dell'Università Cattolica. (Ignazio Ingrao)

abruzzo terremotoabruzzo terremoto

12- A CHI TOCCA RICUCIRE CON BOSSI...
Il chierichetto di Mornago contro il celtico bergamasco. Giuseppe Leoni contro Roberto Calderoli. La Lega si spacca dopo l'ennesima uscita del ministro, sposato con rito celtico, contro il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi. E Leoni va su tutte le furie. Presidente dell'Associazione dei cattolici padani, un passato in parrocchia, negli anni 80 Leoni ha tenuto a battesimo la Lega con Umberto Bossi.

Oggi è il tessitore dei rapporti con la Chiesa. A Leoni il merito della ricucitura con i sacri palazzi dopo gli scontri dell'estate scorsa, coronata dall'incontro di Bossi con i cardinali Angelo Bagnasco e Tarcisio Bertone . A fianco di Leoni ci sono i deputati Massimo Polledri, Paola Goisis ed Erica Rivolta. Ma dopo i nuovi scontri, la spaccatura tra l'ala cattolica e l'ala celtica della Lega sembra essere tornata profonda. Sullo sfondo, le elezioni in Lombardia e, più avanti, la successione a Tettamanzi. (I.I.)

boffoboffo

13- DI PIETRO-LEGA, ATTRAZIONE FATALE...
Antonio Di Pietro si è fatto leghista? A difesa del crocefisso un po' sì. Pochi giorni fa La Padania lo ha anche immortalato mentre firma la petizione contro la sentenza di Strasburgo in un gazebo della Lega, a Erba, a una kermesse dei giovani del Carroccio. Ma l'uscita di Di Pietro, che si è intrattenuto con i deputati Erica Rivolta e Paolo Grimoldi, ha anche autorizzato alcuni sospetti. Secondo i maligni, starebbe cercando di ampliare i consensi al Nord in vista di una candidatura per la guida della Lombardia alle regionali. Nell'attrazione per la Lega, l'uomo è recidivo. Un anno fa sui manifesti Idv comparve una gallina simile a quella leghista che produce uova d'oro per Roma «ladrona». (P.S.)

 

 

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