L’INQUIETANTE EDITORIALE DEL ‘FINANCIAL TIMES’ - I POTERI FORTI ANGLO-AMERICANI SBERTUCCIANO DRAGHI ALLA BCE (È IL MENO PEGGIO. GLI ALTRI CANDIDATI SENZA I REQUISITI MINIMI!) PER POI RIFILARE UN CALCIO NEL CULO DI ANGELA MERKEL - “LA CRISI DI IRLANDA E PORTOGALLO È SEMPRE PIÙ GRAVE, SE LA MERKEL SI IMPUNTERÀ PERCHÉ I TEDESCHI NON TOLLERANO UN PRESIDENTE ITALIANO, SAREBBE IL TRACOLLO DELL’EUROPA”…


Dagotraduzione dell\'articolo di Wolfgang Münchau per il \"Financial Times\"

Axel Weber e Mario Draghi

Per gli editorialisti è buona norma non sostenere candidati alle alte cariche. Ma le strategie politiche dietro alla successione a Jean-Claude Trichet al vertice della Banca Centrale Europea sono diventate parte integrante della crisi finanziaria in corso. La decisione di Axel Weber, presidente della Bundesbank, di abbandonare la corsa alla presidenza, renderà a marzo più difficile il raggiungimento nell\'Unione Europea di un accordo per contrastare la crisi. Senza un tedesco a capo della BCE, Angela Merkel avrà bisogno di un altro trofeo da portare a casa dal negoziato. Questo potrebbe rivelarsi difficile.

Una settimana fa, ho scritto che i negoziati avrebbero portato a un pastrocchio. La settimana scorsa è aumentata la probabilità di un vero e proprio fallimento. I negoziati per ampliare la dimensione e le funzioni del fondo di salvataggio (European Financial Stability Facility - EFSF) sono in fase di stallo. Così come il dibattito su un patto sulla competitività secondo il modello tedesco.

DRAGHI

Nel frattempo, gli spread sui bond portoghesi hanno raggiunto nuovi record. E\' anche ormai chiaro che il settore bancario irlandese ha bisogno di più soldi di quanto prima ipotizzato. Al 28 gennaio, il programma di assistenza emergenziale della Banca Centrale Irlandese - programma al di fuori del sistema finanziario della BCE - aveva prestato 51,1 mld € alle banche irlandesi. Questo dà il senso di quanto capitale aggiuntivo può essere necessario.

In altre parole, la crisi finanziaria europea ha preso una bruttissima piega. Una successione alla BCE gestita male potrebbe intensificare la spaccatura tra il nucleo dell\'Eurozona e la sua periferia. Se i problemi della successione rimanessero irrisolti troppo a lungo o, peggio, fossero risolti male, potrebbero innescare un altro crollo di fiducia. Si tratta della la nomina europea più importante dei prossimi decenni perché è una dichiarazione d\'intenti politici sulla volontà e capacità dell\'Europa di risolvere la crisi.

Angela Merkel

Quindi chi stiamo cercando? Deve essere qualcuno con una peculiare combinazione di qualità: un banchiere centrale con esperienza e una conoscenza profonda di economia monetaria e finanziaria, e che capisca il sistema finanziario; capace di trovare il consenso in un consiglio di gestione spesso diviso; capace di presentare quel consenso al mondo esterno; capace di tenere testa a pesi massimi come il presidente francese e il cancelliere tedesco; e deve essere un rappresentante credibile per il mondo esterno, inclusi gli investitori globali.

L\'Eurozona è stata fortunata ad avere Trichet come presidente della BCE durante la crisi. Possiede molte delle suddette qualità. Weber ne possiede alcune. Ma era cronicamente incapace di comunicare agli altri i compromessi in cui non credeva. E il modo in cui ha gestito l\'addio alla sua carica pubblica ha dimostrato una sorprendente carenza di acume politico.

Dei candidati rimasti nel dibattito pubblico (tra quelli disponibili), ce n\'è uno, e sfortunatamente solo uno, che soddisfa una parte minimamente sufficiente dei criteri sopra enunciati. Si tratta di Mario Draghi, presidente della Banca d\'Italia. E\' un economista qualificato, con una conoscenza del sistema finanziario globale grazie al suo ruolo di capo del Financial Stability Board. Ed è abituato ad avere a che fare con politici complicati. Quello che trovo scioccante su molti degli altri candidati non è tanto il fatto che siano carenti in questa o quella qualità - quanto che lo siano in tutte. In termini di qualifiche, questa non è per niente una gara sul filo del rasoio.

Banca Centrale Irlandese

Certo, uno potrebbe individuare diverse caratteristiche necessarie per il lavoro di presidente della BCE. Uno potrebbe volere un falco dell\'inflazione. Ma che significa? Un banchiere centrale che cerca di colpire più basso del traguardo? Non sarebbe una contraddizione con il mandato della BCE di raggiungere la stabilità dei prezzi, tradotto con un target di inflazione che può oscillare relativamente poco? In ogni caso, Draghi è impegnato a raggiungere quel target come qualunque altro membro del consiglio direttivo.

Portogallo_sciopero

Rimane quindi solo l\'argomento bigotto: Draghi è un italiano, e Merkel non può vendere un italiano come banchiere centrale al popolo tedesco. Ma questo principio non contraddice il desiderio di Merkel e dei suoi colleghi di mandare un messaggio di unità, nord-sud, nucleo e periferia? Il proposito di \"fare tutto il possibile\" (\"whatever it takes\") ancora risuona nelle mie orecchie.

Queste parole perdono la loro magia quando aggiungi delle qualificazioni. \"Fare tutto il possibile\", basta che non ci costi soldi. \"Fare tutto il possibile\", basta che la coordinazione delle politiche economiche non abbia conseguenza per noi, solo per gli altri. \"Fare tutto il possibile\", basta che il capo della BCE non sia italiano.

trichet

Dare una sostanza concreta alla promessa di \"fare tutto il possibile\" richiederà molto duro lavoro - sulla risolutezza con le banche, sul miglioramento e allargamento del fondo salva-stati, e sul coordianmento delle politiche economiche. Include anche l\'impegno a trovare un candidato serio.

Il miglior risultato auspicabile vedrebbe Merkel che sceglie Draghi come il suo proprio candidato. Allora anche io comincerei a prendere sul serio la promessa \"fare tutto il possibile\".

Il peggior risultato possibile sarebbe invece un\'aspra e lunga battaglia, seguita dalla nomina di un candidato di terza fila. Sarebbe una calamità per l\'Eurozona.