“NON C’E’ NIENTE DI NUOVO NELLA MELONI. ALLE SUE SPALLE C'È IL GOVERNO AL GRAN COMPLETO DEL BERLUSCONISMO CHE CI HA ROVINATI". A "FATTO E MEZZO" IL RASPUTIN DI CONTE MARCO TRAVAGLIO ATTACCA "DONNA GIORGIA" E LETTA: “MA CHI GLI CREDE! IL ROSATELLUM È UNA PORCHERIA DEL PD. L’ALLARME DEMOCRATICO? MA PERCHÉ LETTA HA BUTTATO FUORI DALLA ALLEANZA IL M5S CHE HA PIÙ VOTI DOPO I DEM? - "QUELLI DEL PD SI FANNO SCHIFO DA SOLI". IL MOTIVO - VIDEO

Condividi questo articolo


 

 

Da liberoquotidiano.it

marco travaglio marco travaglio

Giorgia Meloni non rappresenterebbe "una novità politica". Ne è convinto il direttore Marco Travaglio che nel corso della puntata di Otto e mezzo, martedì 6 settembre, in collegamento con Lilli Gruber attacca la leader di Fratelli d'Italia, il partito in testa a tutti i sondaggi elettorali. "Lanciare l'allarme su Giorgia Meloni ha creato una narrazione a lei funzionale" ha detto il direttore". Lei vuole accreditarsi come una politica nuova, come la portatrice di una nuova destra. Ma non c'è niente di nuovo in Giorgia Meloni, niente di nuovo alle sue spalle".

 

giorgia meloni giorgia meloni

La classe dirigente sarebbe la stessa di 20 anni fa, invecchiata di 20 anni. Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, "nel partito della Meloni ci sono Ignazio La Russa, Fitto, Tremonti, Pera e poi negli altri partiti ci sono Giorgetti, Casellati, Gasparri, Calderoli, c'è persino Bossi... c'è il governo al gran completo del berlusconismo che ci ha rovinati". E Travaglio dà anche un consiglio alla sinistra, che ha affondato nell'intervento precedente. "È su questo che un centrosinistra perlomeno decente dovrebbe fare polemica, non su Orban, Putin, dittatura e Mussolini, cioè tutte cose che non fregano niente a nessuno o cose a cui nessuno crede".

 

TRAVAGLIO INSULTA LETTA E PD

Da liberoquotidiano.it

 

MARCO TRAVAGLIO MARCO TRAVAGLIO

“Letta? Ma chi gli crede! Il Rosatellum è una porcheria del Pd”. Marco Travaglio smonta l’allarme di Enrico Letta, segretario del partito democratico, sulla necessità di un voto utile per non consegnare l’Italia alla destra di Fratelli d’Italia, considerata un rischio per la democrazia. In collegamento con il talk show "Otto e Mezzo" su LA7, martedì 6 settembre, il direttore de Il Fatto Quotidiano ha ribadito che invocare il voto utile è un ricatto:

 

“Presuppone che ci sia un allarme democratico al massimo livello, un SOS con tutte le sirene di allarme che suonano. Facciamo pure finta di credere che stia arrivando il nuovo Mussolini, allora perché Letta ha buttato fuori dalla sua alleanza il M5s che ha più voti dopo il Pd secondo i sondaggi per poi imbarcare Fratoianni che non ha mai votato una fiducia a Draghi? Il punto di partenza è fragile”.

 

MATTEO RENZI - ENRICO LETTA MATTEO RENZI - ENRICO LETTA

Travaglio ruggisce contro il segretario dem: “Non ci crede nessuno a quell’allarme perché se fosse fondato, almeno nella testa di Letta, lui stesso avrebbe dovuto fare di tutto per formare un comitato di liberazione nazionale con tutti quelli che non stanno a destra, invece si è guardato bene da farlo”.

 

Lo scrittore del “Conticidio” considera artefatto l’avvertimento lettiano anche per un altro motivo: “Il voto utile presuppone che tu sia lì, lì e ti manchino pochissimi punti per pareggiare con la destra, ma in realtà il dislivello è di 20 punti, quindi chi crede a sta cosa qua?!”. Infine il colpo di grazia sul Rosatellum: “Letta ha motivato questo appello drammatico e al tempo stesso grottesco dicendo che questa legge elettorale è la peggiore mai avuta dall’Italia e rischia di dare al centrodestra il 70% dei parlamentari – ha continuato il giornalista - ma si chiama Rosatellum e l’ha imposta il PD 5 anni fa per far perdere i 5 Stelle. Non l’ha mica voluta Meloni!”.

 

La conduttrice Lilli Gruber ha ricordato che all’epoca il segretario PD era Matteo Renzi e Travaglio lapidario: “Eh beh, un partito dovrebbe chiedere scusa per le porcherie che ha fatto. Non può passare da un segretario all’altro facendo finta di niente. Prima di dire ad capocchiam che questa legge fa schifo, almeno chiedessero scusa”.

 

letta renzi letta renzi

 

LETTA RENZI LETTA RENZI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…