“RAMPANTE, CAPARBIO E INFLUENTE” - NELLE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA CHE HA PORTATO ALLA CONDANNA DI RAFFAELE MARRA A TRE ANNI E MEZZO PER CORRUZIONE, I GIUDICI RIDISEGNANO IL PROFILO DELL'EX BRACCIO DESTRO DI VIRGINIA RAGGI: “SI METTEVA A DISPOSIZIONE DI SCARPELLINI. AVEVA PROGRAMMATO LA SUA CONDOTTA PER MOTIVI AFFARISTICI E SPECULATORI. RIVELA UNA PERSONALITÀ ORIENTATA AD UN'OSTINATA E PERVICACE ATTIVITÀ MANIPOLATORIA DELLE FONTI DI PROVA”

-

Condividi questo articolo


Valentina Errante per “il Messaggero”

 

RAFFAELE MARRA RAFFAELE MARRA

«Rampante, caparbio e influente». Lo strapotere in Campidoglio e l'asservimento della funzione a favore dell' imprenditore Sergio Scarpellini. Nelle motivazioni della sentenza che ha portato alla condanna di Raffaele Marra a tre anni e mezzo per corruzione, i giudici ridisegnano il profilo dell' uomo che fino al 16 dicembre 2016, giorno del suo arresto, era il sindaco ombra della Capitale. Il potere, secondo il Tribunale, era stato mantenuto da Marra anche nei periodi in cui si era allontanato dall' amministrazione.

VIRGINIA RAGGI E RAFFAELE MARRA VIRGINIA RAGGI E RAFFAELE MARRA

 

Per poi tornare in Campidoglio con la nuova giunta, nel «periodo più critico della carriera politica, chiamato dal sindaco Raggi ad assumere l'incarico di vicecapo di Gabinetto con delega di firma». Il prezzo per i favori del funzionario è l' appartamento in via dei Prati Fiscali, acquistato con due assegni circolari intestati alla moglie, staccati nel 2013 dall' imprenditore Sergio Scarpellini (deceduto lo scorso novembre). In tutto 367mila euro.

 

IL POTERE

RAFFAELE MARRA RAFFAELE MARRA

«Raffaele Marra - si legge nella sentenza - ha sempre ricoperto ruoli di potere ed apicali utili al perseguimento degli interessi dell' imprenditore a prescindere dall' evoluzione degli equilibri politici locali o da posizioni di stallo a carattere assolutamente transitorio (come durante la giunta Marino o nel periodo di aspettativa per il dottorato di ricerca a Salerno). E ne era ben consapevole l'immobiliarista Scarpellini, tanto che in dibattimento ha confermato Marra sappiamo chi era: a Roma si sapeva che era una personalità».

 

E i giudici poi aggiungono: «Ovvero un funzionario rampante, caparbio ed influente, capace di ricollocarsi in seno all' amministrazione capitolina al cambio di governance e di instradare utilmente le pratiche del Gruppo».

 

raffaele marra arrestato raffaele marra arrestato

Per i giudici Marra ha studiato e «programmato» la sua condotta per «motivi affaristici e speculatori». Ma anche dopo il reato avrebbe tentato di occultare i fatti e, secondo il Tribunale, tutto questo rivela «una personalità orientata ad un' ostinata e pervicace attività manipolatoria delle fonti di prova, intrapresa ancor prima dell' instaurazione del processo e mantenuta durante l' intera istruzione dibattimentale».

 

LA COLLUSIONE

SERGIO SCARPELLINI SERGIO SCARPELLINI

I giudici sono andati a ritroso nel tempo, hanno ricostruito quanto emerso nel giudizio. Citano le intercettazioni e concludono: «La prova della collusione tra il pubblico funzionario e l' immobiliarista come rubricata e ritenuta, viene desunta non da meri sospetti o illazioni, ma origina da un contesto univoco, comprovante l' intesa raggiunta e la concreta messa in atto del mercimonio».

 

È proprio quando Marra è arrivato di fatto a gestire il Comune, come hanno poi riferito alcuni testimoni, che «emergevano le prime comunicazioni finalizzate a ribadire l' asservimento del pubblico ufficiale agli interessi del costruttore proprio nel periodo più critico della carriera politica dello stesso Marra, chiamato dal sindaco Virginia Raggi ad assumere l' incarico di Vice Capo dì Gabinetto con delega di firma, ma bersagliato da una campagna mediatica avversa, che metteva a rischio il ruolo prestigioso appena conseguito».

SERGIO SCARPELLINI SERGIO SCARPELLINI

 

Per questo alla segretaria di Scarpellini l' ex braccio destro della Raggi si metteva «a disposizione». La Corte ricostruisce l' antico rapporto. Nel 2009, l' immobiliarista avrebbe anche venduto all' ex dirigente comunale un appartamento con uno sconto di mezzo milione di euro, un fatto, comunque prescritto. La posizione difensiva di Marra non è mai cambiata dall' inizio alla fine del procedimento: ha sempre sostenuto che quei 367mila euro fossero un prestito e che il denaro - una volta iniziato il processo - era stato interamente restituito. Adesso ribadirà in appello la sua linea, mentre dovrà ancora difendersi in aula dall' accusa di abuso di ufficio per la nomina del fratello Renato a capo del Dipartimento dello Sport, avvenuta proprio mentre il funzionario era all' apice della sua carriera.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…