“SALVINI HA PAURA DEL RUSSIAGATE, GLI HA FATTO PERDERE SICUREZZA” - MARCO MINNITI “LEGGE” LA CRISI: “UN MINISTRO SAREBBE VENUTO A RENDERE CONTO DEL PROPRIO OPERATO IN PARLAMENTO. INVECE, NON SOLO SALVINI NON È VENUTO MA POCHI GIORNI DOPO HA CHIESTO LO SCIOGLIMENTO DELL'AULA… - GOVERNO CON PD-M5S? SE MATTARELLA DOVESSE VALUTARE CHE CI SONO LE CONDIZIONI PER UN ACCORDO DI FINE LEGISLATURA…”

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Salvatore Cannavò per “il Fatto quotidiano”

 

Marco Minniti, il Dem che ha gestito le politiche migratorie, ha le idee molto chiare sulle ragioni della crisi. E avverte: va consumata fino in fondo, può ancora succedere di tutto.

marco minniti (2) marco minniti (2)

 

Perché dice che la crisi va seguita fino in fondo?

Perché verrebbe da dire che "siamo su scherzi a parte", anche se la vicenda non si può liquidare con una battuta. Abbiamo avuto l' apertura di una crisi di governo a cavallo di Ferragosto, per la prima volta nella storia repubblicana, ma mancano ancora due fatti per aprire il percorso verso le elezioni: le dimissioni del presidente del Consiglio e quelle di Matteo Salvini. Le prime, ovviamente, non potevano darsi visto che il premier parla chiaramente di crisi senza nessuna motivazione politica. Ma non c' è stato nemmeno il ritiro dei ministri da parte della Lega, a proposito di non essere attaccati alle poltrone.

Una foto del novembre 2016 tratta dal profilo Facebook di Claudio D’Amico con Salvini e Savoini Una foto del novembre 2016 tratta dal profilo Facebook di Claudio D’Amico con Salvini e Savoini

 

Ma perché a suo giudizio è nata la crisi?

Il gesto di forza compiuto da Salvini è stato un gesto di preoccupazione, di paura, di una persona in una autentica crisi di nervi.

 

Paura di cosa?

Penso che le vicende relative al Russiagate gli abbiano fatto perdere sicurezza. Altrimenti, un ministro, che è anche l' Autorità nazionale di pubblica sicurezza, sarebbe venuto a rendere conto del proprio operato in Parlamento. Invece, non solo Salvini non è venuto in aula, ma pochi giorni dopo ha chiesto lo scioglimento dell' aula. Una cosa senza precedenti nella storia, seppure complessa, del nostro Paese. Salvini ha incominciato a capire che non è invincibile, che non sarà una passeggiata.

gianni letta marco minniti gianni letta marco minniti

 

Per voi del Pd c' è quindi molto da fare.

Questa crisi non è una delle tante che abbiamo vissuto. Sta forzando i principi fondativi della democrazia parlamentare. Ma noi, dall' opposizione, non dobbiamo dimenticare tre regole auree: la prima è che la crisi va consumata in maniera trasparente, rendendo conto al Paese. La seconda, che l'opposizione deve rendere evidente che non ha paura del voto, perché se di fronte all' azzardo la risposta è che siamo impauriti, l' azzardo sarà più forte.

 

Il presidente Mao diceva "bastonare il can che affoga"

Esattamente, dimostrare di non aver paura è un elemento per non affogare. Salvini non ha in mano la maggioranza del Paese, anzi più la questione viene posta in termini di referendum sulla persona e di "pieni poteri", di "uno contro tutti" , più è probabile che i "tutti" si uniscano. E magari vincano.

salvini savoini salvini savoini

 

La terza regola?

Mettere totalmente le prospettive della crisi nelle mani, sagge, del Presidente della Repubblica. Personalità che in questi anni ha costruito un rapporto straordinario di fiducia con il suo Paese. Nei momenti di crisi democratica, il metodo delle procedure è altrettanto importante della sostanza.

 

Ma sull' ipotesi di un governo Pd-M5S?

Se Mattarella dovesse valutare che ci sono le condizioni per un accordo di fine legislatura ampio, solido, costruito su basi totalmente nuove rispetto al Contratto di governo di cui si è appena dichiarato il fallimento, è evidente che il Pd dovrà valutare con attenzione queste proposte. Ma è chiaro che si parte dalla prima regola, far consumare la crisi.

 

In un eventuale governo futuro l' immigrazione sarà tema decisivo.

marco minniti marco minniti

L'immigrazione è il tema decisivo, per questo serve una visione strategica, ma solo una tragica suggestione tipica dei nazional-populisti: il muro. Ma l'idea del muro è quella di contrapporre l' esigenza di sicurezza al senso di umanità che invece devono convivere. E il muro, come si è ampiamente visto, non cancella gli arrivi, e tu non governi nulla, ti isoli nel mondo, ti esponi

 

I principali errori di Salvini?

L' Africa è stata abbandonata a se stessa, è stato fatto morire il Gruppo di contatto della Ue di cui l' Italia ha la cabina di regia, nessun corridoio umanitario, nessuna politica dei rimpatri. Tutto è stato lasciato nelle mani dei trafficanti di esseri umani. E invece l' immigrazione va affrontata con una legge di sistema che dica due cose semplici: se c' è una persona che scappa dalla guerra, l' Italia e l' Europa lo accolgono. Se sono "migranti economici" si costruiscono rapporti diretti con i Paesi di partenza, legali, tramite la rete delle ambasciate. Stiamo affrontando il futuro con un altissimo tasso di irresponsabilità. Basta guardare la storia di altri paesi europei. Il Paese che meglio integra nei prossimi decenni sarà il Paese più sicuro ed economicamente più forte.

matteo salvini e gianluca savoini a villa abamelek matteo salvini e gianluca savoini a villa abamelek

Avere cancellato la parola integrazione significa autolesionismo.

 

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