SE DIVENTA DI NUOVO PRESIDENTE, TRUMP USCIRA' DALLA NATO” – JOHN BOLTON, EX CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA NAZIONALE DI “THE DONALD”: “SE TRUMP RITIRERA' L’APPOGGIO A KIEV, PUTIN ASPETTERA’ IL COLLASSO DELL’UCRAINA. LA VERITA’ E’ CHE TRUMP NON HA LA MINIMA IDEA DI CHE COSA FARE NEL MEDIO ORIENTE, VALE PER GAZA E PER L’IRAN. NON COGLIE LA COMPLESSITÀ DI QUESTE CRISI.È COME SE LANCIASSE, BENDATO, LE FRECCETTE CONTRO IL BERSAGLIO. E POI DETESTA NETANYAHU. È CONVINTO CHE LE RELAZIONI INTERNAZIONALI SIANO UN FATTO DI INTERAZIONI PERSONALI TRA LEADER. ECCO PERCHÉ PUTIN E XI JINPING SAREBBERO FELICI DI RIVEDERLO ALLA CASA BIANCA”

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

john bolton

Gli europei farebbero bene «a prendere sul serio» Donald Trump: se diventa di nuovo presidente «è pronto a uscire dalla Nato, accusando gli alleati di non investire abbastanza per la difesa». John Bolton, 75 anni, repubblicano, è stato Consigliere per la sicurezza nazionale di Trump dal 2018 al 2019. Oggi ne è un convinto oppositore. […] È considerato un «falco» in politica estera.

 

[…] «[…] Il comportamento di Trump è stato inaccettabile il 6 gennaio 2021, (assalto a Capitol Hill, ndr ).Temo un secondo mandato caotico, segnato da conflitti con le istituzioni e da tentativi di vendetta contro i suoi avversari politici. Detto questo, Donald Trump non è Giulio Cesare. La Repubblica americana è più forte di lui e non cadrà a causa sua. E anzi se racconti agli elettori che la fine della Terra è vicina, rischi di suscitare una reazione a favore del tuo concorrente».

donald trump vladimir putin

 

Trump taglierà gli aiuti militari a Kiev?

«Sono molto preoccupato. Biden ha raffigurato la guerra in Ucraina come lo scontro tra democrazie e governi autoritari. Ed è così. Ma gli americani non sono troppo propensi a sacrificarsi per concetti astratti. L’argomento da usare è che difendere l’Ucraina e avere pace e sicurezza in Europa costituisce un interesse nazionale dell’America. Altrimenti molti cittadini si chiederanno: ma a noi che cosa ce ne importa dell’Ucraina?

 

donald trump xi jimping

Trump punta su questo stato d’animo. E se comincerà a ritirare l’appoggio a Kiev, Putin si metterà comodo ad aspettare il collasso dell’Ucraina. Trump, inoltre, dice che convocherebbe Zelensky e Putin nella stessa stanza e risolverebbe tutto in 24 ore. È ridicolo naturalmente: l’operazione fallirebbe. E a chi darebbe la colpa Trump? Viste le sue affinità con Putin, accuserebbe Zelensky. E questa sarebbe la fine dell’aiuto americano all’Ucraina».

 

Poi toccherebbe alla Nato?

«Sì. Molti europei pensano che le minacce di abbandonare la Nato siano solo retorica elettorale. Un modo per spingere gli europei a centrare l’obiettivo del 2% del pil da destinare alla difesa. Cosa che gli europei avrebbero dovuto fare da anni. Ma Trump userà questo come una scusa per ritirarsi dalla Nato, vista la cattiva fede degli alleati».

 

DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN

C’è l’altra crisi: Gaza...

«Trump non ha la minima idea di che cosa fare nel Medio Oriente, anche se dice le cose più diverse. Vale per Gaza, vale per l’Iran. Non coglie la complessità di queste crisi.

È come se lanciasse, bendato, le freccette contro il bersaglio. Tra l’altro è convinzione comune che abbia un buon rapporto con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Non è così: lo detesta».

 

Nel suo libro di memorie lei ha scritto che Trump pensava che la Finlandia facesse parte della Russia. È migliorato nel frattempo?

donald trump

«Non credo abbia letto molto in questo periodo. Trump è convinto che le relazioni internazionali siano un fatto di interazioni personali tra leader. Ecco perché Putin e Xi Jinping sarebbero felici di rivederlo alla Casa Bianca».

 

Che rapporto avrebbe con Giorgia Meloni?

«Difficile dire. Credo che la premier Meloni abbia fatto un buon lavoro condividendo la linea degli Stati Uniti e della Nato sull’Ucraina e su altri temi. È noto che Trump abbia avuto relazioni sgradevoli con leader donne come la britannica Theresa May o la cancelliera tedesca Angela Merkel. Non so come andrebbe con Meloni. […]».