“VINCIAMO E POI FACCIAMO LA TAV” – SALVINI VUOLE PRENDERSI IL PIEMONTE A TUTTI I COSTI PER AVERE UN GRIMALDELLO DA USARE CONTRO I GRILLINI SULLE GRANDI OPERE – IL COMIZIO A BIELLA E LE RANDELLATE A CHIAMPARINO CHE REPLICA: “È IL SUO GOVERNO AD AVER BLOCCATO OGNI DECISIONE SULLA TAV”

-

Condividi questo articolo


Simona Lorenzetti per il “Corriere della Sera”

salvini visita il cantiere tav di chiomonte 14 salvini visita il cantiere tav di chiomonte 14

 

Quando sale sul palco, l' ovazione è da stadio. Di fronte a quasi quattromila persone e a un tripudio di bandiere leghiste, Matteo Salvini esordisce con un «viva Biella» prima di presentare il candidato sindaco Claudio Corradino: «L' ho scelto io personalmente», sottolinea nella centralissima piazza Vittorio Veneto.

 

Il «Capitano» apre la campagna elettorale della Lega in Piemonte e il dibattito attorno al voto del 26 maggio si infiamma. Dalla città laniera tira la volata al candidato del centrodestra Alberto Cirio e punta sui temi che stanno a cuore anche agli alleati Forza Italia e FdI: l' Alta velocità ferroviaria e le grandi opere. «Se vince la Lega - spiega -, la Tav si fa e si fa anche l' Asti-Cuneo.

 

Salvini con felpa no tav Salvini con felpa no tav

Tutte le opere pubbliche collegate al Piemonte si fanno: i cantieri non li voglio chiudere, li voglio finire. Sembra evidente - insiste Salvini - che avere una Lega forte a Roma e a Torino è garanzia che il Piemonte verrà collegato con il resto d' Europa». Poi l' affondo: «Abbiamo tante idee per far dimenticare ai piemontesi l' amministrazione di Sergio Chiamparino».

fassino chiamparino salone del libro di torino fassino chiamparino salone del libro di torino

 

Ed è proprio il governatore del Piemonte a rispondere al ministro dell' Interno. «Le parole stanno a zero - replica Chiamparino -, i fatti dimostrano esattamente il contrario: è il governo Conte-Salvini-Di Maio, di cui fino a prova contraria lui è azionista di maggioranza, ad aver bloccato ogni decisione sulla Tav, a lasciare impantanata al ministero dell' Ambiente la pedemontana di Biella e a non voler sbloccare l' Asti-Cuneo.

sergio chiamparino chiara appendino 1 sergio chiamparino chiara appendino 1

 

Solo se vincerà chi non ha mai scambiato infrastrutture con poltrone - conclude - si potranno realizzare quelle opere necessarie per una crescita sicura che migliori il bilancio ambientale del nostro territorio». Giuliano Pisapia capolista Pd alle Europee per la circoscrizione Nord Ovest, aggiunge: «Salvini si tranquillizzi, perché i piemontesi premieranno Chiamparino e la sua strenua volontà di voler realizzare l' opera».

salvini visita il cantiere tav di chiomonte 37 salvini visita il cantiere tav di chiomonte 37

 

Da Biella a Torino, il clima cambia. Accoglienza tiepida in piazza Carlo Alberto: non più di mille persone. Ma il vicepremier è comunque agguerrito: «Chiamparino è nervoso, passa il suo tempo ad attaccare me e la Lega quando dovrebbe spiegare cosa ha fatto di bello in questi 5 anni.

 

CHIAMPARINO CHIAMPARINO

Se non ha niente da dire, merita di andare a casa come è andato a casa il signor Fassino. Ricambio generazionale anche da questo punto di vista». Dalle Regionali l' ago della bussola si sposta alle Europee. Salvini parla chiaro: «O l' Europa cambia il 26 maggio o diventa un califfato islamico». E pensa a future alleanze. Con il Ppe? «Ci spero».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…