LE PAGHETTE MILIONARIE DEI LIGRESTI - ERBETTA E PELUSO RACCONTANO CHE IL PRESIDENTE ISVAP GIANNINI INCASSAVA DA FONSAI TRAMITE UN AVVOCATO - I COMPENSI AI LARUSSA E A CARDIA JR…

L’ex ad Erbetta: “All’avvocato Tuccillo, nel cui studio lavorava il figlio di Giannini, Fonsai pagava parcelle tra i 5 e 15 milioni. Era lui che organizzava gli incontri tra Marchionni (capo di Fonsai) e Giannini” - E poi i compensi al figlio di Cardia (1,3 mln) e alla famiglia La Russa (450mila a Ignazio, 211mila a Geronimo, 300mila a Vincenzo)…

Condividi questo articolo


emanuele erbetta jonella ligrestiemanuele erbetta jonella ligresti

Sandro De Riccardis e Walter Galbiati per "la Repubblica"

Gianni Letta, l'ex sottosegretario del governo Berlusconi e zio dell'attuale presidente del Consiglio, a passeggio con Salvatore Ligresti e Giancarlo Giannini, già presidente dell'Autorità che vigila sulle assicurazioni. La scena avviene durante un evento pubblico nella prima parte del 2011: «In questa circostanza Letta avrebbe preso sotto braccio Giannini e Ligresti affermando che per Giannini sarebbe stato trovato un posto istituzionale».

Sono le parole di Fulvio Gismondi, l'attuario del gruppo Fonsai, che ben ricostruiscono lo scudo politico e la copertura presso l'Autorità di vigilanza di cui godevano i Ligresti. Le frequentazioni con Letta avvengono ogni Natale, a casa dell'avvocato Giuseppe Consolo (ex An), e servivano per trovare un posto a Giannini, dopo il suo incarico presso l'Isvap.

Piergiorgio Peluso di  UnicreditPiergiorgio Peluso di Unicredit

Ligresti aveva chiesto aiuto anche a Silvio Berlusconi per ricollocare "lo sceriffo amico" al quale secondo la ricostruzioni del pm Luigi Orsi potrebbe essere stata versata anche una ingente quantità di denaro. Non direttamente, ma secondo i rumors degli ambienti assicurativi riportati nei verbali dell'inchiesta, attraverso lo schermo di uno studio legale.

È Piergiorgio Peluso, figlio del ministro Annamaria Cancellieri e direttore generale di Fonsai per circa un anno fino a settembre 2012, a riferire i bisbigli alla procura: «All'interno di Fondiaria circolavano voci sul fatto che Ligresti e Giannini avessero rapporti per così dire privilegiati. Era ricorrente il rumor secondo il quale il canale di trasferimento di denaro fosse l'avvocato Tuccillo, un legale napoletano che aveva assunto l'incarico di occuparsi della liquidazione sinistri a Napoli e che percepiva parcelle significative».

Le fonti di Peluso sono due, le lettere anonime, giunte anche all'ex ad di Fonsai, Emanuele Erbetta, finito agli arresti, e Sandro Salvati, il deceduto amministratore della Assicurativa Liguria, una controllata del gruppo Ligresti. «Salvati mi parlò di questa vicenda appena entrai in Fondiaria nel settembre 2011. Mi disse di andare a guardare con attenzione le parcelle di Tuccillo e mi fece capire che attraverso quel canale i soldi arrivavano a Giannini».

FAUSTO MARCHIONNIFAUSTO MARCHIONNI

Il riscontro è presto fatto dagli inquirenti: da Fondiaria Sai e dalla controllata Milano Assicurazioni, Tucillo ha ricevuto nel 2010 parcelle per complessivi 5,2 milioni di euro, nel 2011 altri 7,9 milioni e nel 2012 ben 15,1 milioni. «Non esiste nel mondo assicurativo afferma Gismondi - una prassi secondo la quale sia concentrata sul medesimo professionista una data quantità di incarichi e di parcelle».

Anche Erbetta conferma la versione di Peluso e aggiunge che il rapporto con Tuccillo è sempre stato gestito da Fausto Marchionni, predecessore di Erbetta al vertice di Fonsai. «Tuccillo è amico di Marchionni». E Gismondi spiega: «L'avvocato organizzava gli incontri tra Giannini e Marchionni, a volte partecipandovi».

ligresti salvatoreligresti salvatore

E aggiunge: «Al riguardo e a riprova dei rapporti che legano Giannini all'avvocato Tuccillo, cito quanto riferitomi da Giovanbattista Mazzuchelli, amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni: Giannini avrebbe 'proposto' o 'indicato' allo stesso il nome dell'avvocato Tuccillo quale fiduciario per la regione Campania. Non va neppure dimenticato che uno dei figli di Giannini ha lavorato nello studio legale dell'avvocato Tuccillo, e forse ci lavora ancora ».

Secondo Erbetta, Giannini avrebbe ricevuto dei soldi anche molti anni prima attraverso una onlus: «un broker segnalò l'opportunità che Fondiaria sponsorizzasse una colonia elioterapica gestita dall'ospedale Bambin Gesù di Roma, istituzione nell'ambito della quale operava come volontaria la moglie di Giannini. Riferii a Marchionni e lui autorizzò un contributo che fosse ragionevole e che credo si attestasse tra i 60 e gli 80 mila euro».

GIANCARLO GIANNINIGIANCARLO GIANNINI Gianni LettaGianni Letta

Tra i consulenti legali vicini alla corte dei Ligresti figurano poi altri due nomi di spicco: lo studio Cardia, guidato da Marco Cardia figlio di Lamberto, ex presidente della Consob, ora presidente delle Ferrovie dello Stato, e lo studio La Russa. Il primo ha ricevuto compensi per 1,3 milioni nel 2011 e per altri 2,3 milioni nel 2012, il secondo con uno stringato elenco di prestazioni, indicate come 'parcelle sinistri' e con un più vago 'altre prestazioni di servizi', circa un milione di euro: oltre 450mila a Ignazio La Russa, 211 mila al figlio Geronimo e 300mila a Vincenzo, fratello del parlamentare di Fratelli di Italia.

Lamberto e Marco CardiaLamberto e Marco Cardia

 

LaRussa IgnazioLaRussa Ignazio

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...