MACHIAVELLI IN SALSA EUROPEA - CASSATO "CULONA", TAJANI MESSAGGERO D'AMORE FRA IL CAV E LA MERKEL. “IL PPE CONSIDERA BERLUSCONI FONDAMENTALE PER LA STABILITA’” - IL PRESIDENTE DELL’EUROPARLAMENTO: NON FACCIO COME SCHULTZ, “NON MI CANDIDO ALLE POLITICHE” - DI MAIO?, “NON HA L’ETA’”

-


 

Tommaso Labate per il Corriere della Sera

MERKEL BERLUSCONI BACIO

 

«A Fiuggi non c' è stata soltanto la prova che Silvio Berlusconi è tornato centrale. C' è stata anche un' altra, di prova».

 

E quale?

«La prova che l' Europa, a cominciare dal Partito popolare europeo che l' ha chiarito con le parole del segretario generale Antonio Lopez, considera Berlusconi l' elemento fondamentale per la stabilità italiana. L' unico che può frenare l' ascesa di quelli che lui stesso ha chiamato i ribellisti».

 

Pochi anni fa un pezzo di Ppe, a cominciare da Angela Merkel, rideva di Berlusconi.

«Oggi è un' altra storia. Berlusconi e Merkel si sono anche incontrati due volte, ultimamente. Incontri lunghi, approfonditi».

 

Merito suo. Da presidente del Parlamento europeo avrà ben perorato la causa.

«Non so che cosa dicano in giro gli altri (ride, ndr ). Io, di Berlusconi, parlo sempre benissimo».

antonio lopez ppe

 

E la cosa è reciproca visto che Tajani, ad Arcore, è considerato l' unico a cui FI affiderebbe la nomination a premier. Il diretto interessato, com' è ovvio, si chiama fuori. Ha la fama di stratega ed è un ottimo tattico. Ora dirà che Palazzo Chigi per lei non esiste.

«Io sono orgoglioso di essere il presidente del Parlamento europeo. E non sono uno che abbandona in anticipo gli incarichi per fare altro».

 

Quindi non sarà candidato alle Politiche per Forza Italia?

«No, non mi candido alle elezioni politiche. Però le svelo un segreto (altra risata, ndr ). Voterò per Forza Italia».

 

Per essere premier non c' è bisogno di essere parlamentari, lo sa.

SARKOZY E MERKEL RIDONO DI BERLUSCONI

«Ripeto, sono e rimarrò il presidente del Parlamento europeo. Il leader del centrodestra è e rimarrà Berlusconi».

 

Crede davvero all' operazione «Berlusconi premier»?

«Me lo auguro vivamente».

 

Senza una sentenza favorevole della Corte dei diritti dell' uomo è impossibile.

«Premessa. Io ho un grandissimo rispetto per quella Corte e non mi sognerei mai di fare pressioni, anche solo in un' intervista. Però qui siamo di fronte a una questione di diritto e di democrazia, prima che all' interesse di un cittadino. Ho studiato giurisprudenza e non dimentico che nulla poena sine lege . Non ci può essere una pena se non c' è la legge. A Berlusconi questo principio non è stato applicato. Parliamo di un ex premier che è stato fatto decadere dal Parlamento e a cui viene impedito di candidarsi. È un vulnus che va sanato prima possibile e, trattandosi di un leader politico, prima delle prossime elezioni».

 

SALVINI POPULISTA

Con la Lega, intanto, non è tutto rose e fiori.

«Vede, noi e la Lega siamo due forze politiche diverse. Non a caso, io sono contrario sia all' ipotesi di un partito unico che a quella di una lista unica. Certo, un minuto dopo le elezioni dobbiamo unire gli eletti della coalizione sulla base del minimo comune denominatore che abbiamo».

 

E quale sarebbe?

«Il programma. Dal Fisco alla guerra al terrorismo, dalla questione immigrazione al sostegno alle forze dell' ordine, dalla separazione delle carriere alla giustizia civile».

 

E il leader?

«Chi avrà più voti».

 

Salvini sta diventando ingombrante per voi?

la lega e salvini a pontida 2

«Io non ho nulla contro Salvini. Anzi, quando lo attaccarono per le poche presenze a Bruxelles e Strasburgo, andai in tv per difenderlo. Certo, avevamo posizioni distanti. Ma, visto che i suoi toni su Europa ed euro si sono ammorbiditi, si sono riavvicinate».

 

Resta il fatto che Salvini vuole fare il premier.

«Per me resta il fatto che le elezioni si vincono al centro non agli estremi. Vinceremo puntando sul centro del centrodestra anche perché dobbiamo convincere quella maggioranza di italiani che non va ai comizi o in piazza perché troppo impegnata a lavorare o a cercarsi un lavoro. Questo lo possiamo fare solo se stiamo al centro».

 

Di Maio vi fa paura?

«Ho una figlia che ha più o meno l' età di Di Maio. E posso dire che a quell' età non si ha l' esperienza per fare cose anche più semplici del guidare il secondo Paese più industrializzato d' Europa».

 

di maio

Renzi ha ancore carte da giocare?

«Le dico quello che penso. Ogni Paese ha bisogno di una forza progressista e laburista. In Italia, secondo me, il leader di quella forza è Renzi. E come tale va rispettato».