MACRON? NO MICRON: SECONDO GLI EXIT POLL SI REGISTRA IL SORPASSO DELLA LISTA SOVRANISTA DI MARINE LE PEN SU QUELLA DI "MONSIEUR LE PRESIDENT" (IL PARTITO DI MACRON FARA’ PARTE DEI LIBERALI DELL’ALDE) - AFFLUENZA IN AUMENTO, IN ITALIA ALLE 19 È DEL 43,10% (UN PUNTO IN PIU’ RISPETTO AL 2014, IN GERMANIA MAI COSÌ ALTA DALLA RIUNIFICAZIONE)

-

Condividi questo articolo


Da repubblica.it

 

MARINE LE PEN MACRON MARINE LE PEN MACRON

Il dato delle 19 mostra l'aumento di un punto rispetto alle europee del 2014 (40,71%). Il nostro Paese elegge 73 euparlamentari (più 3 che saranno in carica solo dopo la Brexit). Ma sono importanti anche i verdetti delle amministrative: dalle regionali in Piemonte al voto in 3.800 Comuni

 

Finalmente al voto. Si sono aperti ufficialmente alle 7, e resteranno aperti fino alle 23, i seggi per le elezioni europee in Italia (saremo gli ultimi a chiudere le operazioni di voto nel continente). E alla rilevazione delle 19 regge l'affluenza: i dati non definitivi del Viminale dicono che si è recato alle urne il 41,92 per cento degli elettori, un punto in più rispetto alle analoghe elezioni del 2014 (40,71%). Nel 2014 l'affluenza finale alle ore 23 fu del 58,6%. Alle Politiche del 2018 (Camera) l'affluenza alle ore 19 fu del 58,4%.

 

Dopo una campagna elettorale durata mesi in cui si è litigato fino all'ultimo su tutto, parlando poco di Unione europea la parola è passata agli elettori  Sono quasi 51 milioni i cittadini chiamati a rinnovare il Parlamento europeo. L'Italia eleggerà 76 eurodeputati: 73 eletti si insedieranno subito mentre i restanti tre potranno farlo quando l'addio del Regno Unito all'Ue sarà giuridicamente effettivo.

 

Nel resto d'Europa

MACRON LE PEN MACRON LE PEN

Negli altri Paesi europei l'affluenza è in crescita. Come in Francia dove alle 17 aveva votato il 43% degli elettori. Anche in Danimarca il dato è in aumento del 4% e in Romania del 6%. In Polonia raddoppia passando dal 7 al 14%. In Spagna si conferma l'alta affluenza: alle 18 aveva votato il 48,54% degli aventi diritto, il 14,5% in più rispetto al 34,07% del 2014. Boom in Ungheria, dove alle 15 l'affluenza era pari al 30,52%, già più alta di quella complessiva di cinque anni fa. Anche in Estonia affluenza al 34%, in lieve aumento rispetto al 2014.

 

I primi exit poll

In Slovacchia, dove si è votato ieri, gli exit poll danno avanti i filo-europeisti. A Cipro secondo i primi exit poll vincono i conservatori del Disy con il 28-32% dei voti, che appartiene alla famiglia del PPE. Al secondo posto il partito comunista Akel, membro del gruppomeuropeo Gue/Ngl col 26-30%. Molto più indietro i socialdemocratici di DIKO (13-15,5%) e di Edek (9-11%). In crescita anche il partito di estrema destra Elam, che raggiunge il 7,5-9,5%, mentre nel 2014 aveva ottenuto il 2,69%.

MACRON LE PEN MACRON LE PEN

 

In Austria secondo primi exit poll il Partito popolare (Oevp) del cancelliere Sebastian Kurz è in testa con il 34,5% dei voti, con circa sette punti in più rispetto al 2014. Segue il Partito socialdemocratico (Spoe) con il 23,5%, stabile rispetto alle elezioni europee precedenti. Nonostante lo scandalo del cosiddetto Ibiza-gate, l'estrema destra del Partito delle libertà (Fpoe) ottiene il 17,5%: un risultato simile, se confermato dai dati ufficiali, a quello ottenuto nel 2014 quando registrò il 19,7%.

 

In Germania - dove l'affluenza al 60% è la più alta dal 1989, anno della riunificazione - è in vantaggio, secondo i primi exit poll, la Cdu di Angela Merkel con il 27,5%, ma perde il 7,8%. L'Spd otterrebbe 15,6%, perdendo l'11,9%. Successo dei Verdi: arrivano al 20.5%, con un +9.8%, ben oltre le attese, e diventano il secondo partito. L'estrema destra dell'AfD sta al 10.5%, +3,4%. In Francia si registra il sorpasso della lista sovranista di Marine Le Pen sulla quella del presidente Emmanuel Macron.

 

In Grecia invece Nuova Democrazia, il partito di centrodestra guidato da Kyriakos Kyriakos Mitsotakis, sarebbe arrivato in testa nelle elezioni europee superando il partito del primo ministro Alexis Tsipra. Nuova Democrazia avrebbe ottenuto tra il 32 e il 36% centro il 25-29% di Syriza. Al terzo posto il partito socialista Kinal, erede del Pasok, con il 5-7%. L'estrema destra Alba Dorata avrebbe ottenuto tra il 5 e il 7% dei voti.

 

Malta si conferma la netta vittoria del partito laburista del premier Joseph Muscat, al 55%, secondo le stime delle 18 sulle Europee. I centristi del partito nazionalista seguono al 37%. Nell'arcipelago si è votato ieri. Anche in Olandai laburisti del PvdA di Frans Timmermans ottengono il 18,10%, seguiti dai liberal-conservatori (VVD) del premier Mark Rutte al 15%, mentre i Cristiano democratici (CDA) sono al 12,3%. In Ungheria, invece, vola Fidesz, il partito del premier ungherese Vitkor Orban. Secondo exit poll condotti dall'istituto Nezopont, avrebbe ottenuto il 56% dei voti, pari a 14 dei 21 seggi assegnati all'Ungheria nel Parlamento europeo. I nazionalisti di Jobbik sarebbero invece quarti, dietro ai socialisti e alla coalizione democratica di sinistra. In Irlanda il Fine Gael (Ppe, europeista) del

di maio zingaretti salvini di maio zingaretti salvini

premier Leo Varadkar si conferma primo partito con un 29% di voti e una previsione di 4 seggi. Mentre restano al palo gli storici rivali del Fianna Fail (Alde) che nelle parallele elezioni locali sono testa a testa col partito di governo, ma alle europee rischiano di cedere persino il secondo posto ai Verdi, che volano dall'1,6 al 15%. In Finlandia conservatori in testa, populisti battuti. Conservatori avanti anche in Bulgaria.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...