LA MARCIA DI RENZI SULLA RAI – SULLA PRESIDENZA PROVE DI ACCORDO PD-FI, MA TRA I FALCHI BERLUSCONIANI C’È ANCHE CHI VUOLE DARE UNO SCHIAFFO A PITTIBIMBO E RINVIARE TUTTO A SETTEMBRE – PER LA PRESIDENZA, TRA ANSELMI, MANSI E SORGI, ANCHE LA PALOMBELLI – IL “LEOPOLDO” CAMPO DALL’ORTO SENZA RIVALI PER LA DIREZIONE GENERALE

Intanto i partiti si spartiscono senza ritegno sette posti su nove nel cda di Viale Mazzini. Il Pd punta su Beppe Giulietti (o Massimo Bray) per le minoranze e su Flavia Barca, Carlo Fuortes e Giuseppe Sangiorgi. Forza Italia dovrebbe scegliere Antonio Pilati, M5S invece Carlo Freccero. Per Ncd si parla di Giovanni Galoppi…

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Goffredo De Marchis per “la Repubblica

 

Con la votazione della commissione di Vigilanza prenderà forma oggi il nuovo consiglio di amministrazione della Rai. Si scelgono 7 consiglieri su 9, gli altri due sono il membro del Tesoro (azionista dell’azienda) e il presidente, casella chiave su cui si cerca il compromesso tra Renzi e Berlusconi in queste ore finali. Compromesso difficile. Molti azzurri (tutti i nemici del patto del Nazareno per intenderci) sussurrano all’orecchio dell’ex Cavaliere l’idea di fare lo scherzo a Renzi: rompere la trattativa e rimandare a settembre la scelta del numero 1 di Viale Mazzini. Un danno per la Rai, uno smacco per l’immagine di Renzi, già costretto a usare la vituperata legge Gasparri per cambiare Viale Mazzini.

ANTONELLA MANSI ANTONELLA MANSI

 

Berlusconi ha riunito ieri a Palazzo Grazioli lo stato maggiore di Forza Italia con i capigruppo Romani e Brunetta, lo stesso Gasparri e il mediatore di sempre, Gianni Letta. Renzi invece è in Giappone e si attende il suo ritorno per chiudere. Ieri è circolato il nome del vicepresidente di Confindustria, ex fondazione Mps, Antonella Mansi, gradita a Palazzo Chigi, meno nel club azzurro i cui voti sono decisivi per ottenere il quorum di 2/3 necessario per la casella presidenziale. Restano così in pista i nomi di Marcello Sorgi, ex direttore della Stampa, e Giulio Anselmi, presidente dell’Ansa.

 

MATTEO RENZI E ANTONELLA MANSI MATTEO RENZI E ANTONELLA MANSI

Viene dato per certo il futuro direttore generale: sarà Antonio Campo Dall’Orto, manager di Mtv, protagonista degli appuntamenti renziani della Leopolda fin dagli esordi, un capo azienda che si occuperà soprattutto del prodotto Rai. La partita dunque si sposta sul terreno della politica con il voto in Parlamento sul presidente. Indicato dal governo ma per il quale è vincolante il sì allargato della Vigilanza. Ovvero 27 voti. L’area di governo è ferma a 22. Servono altri 5 voti e possono venire o da Forza Italia o dai grillini. L’ipotesi di accordo è con gli azzurri, ma la strada non è in discesa.

 

Le divisioni interne ai partiti complicano ancora di più l’intesa. Nel Pd 3 membri della Vigilanza su 16 appartengono alla minoranza bersaniana. Ieri si sono riniuti tutti con il ministro Boschi e hanno stretto un patto per votare compatti. In cambio, la sinistra Pd avrà un consigliere Rai: Beppe Giulietti o l’ex ministro della Cultura Massimo Bray, gradito a tutti. Gli altri due Pd nel consiglio toccano ai renziani. Una di loro potrebbe essere l’ex assessore romano Flavia Barca accanto al supermanager dell’Auditorium Parco della Musica Carlo Fuortes.

 

annagrazia calabria corrado maria daclon e antonio campo dallorto annagrazia calabria corrado maria daclon e antonio campo dallorto

Ma il tentativo del Pd è prendere anche un quarto consigliere, lavorando sui centristi sparsi in commissione e puntando su un nome “cattolico”. Ci stanno lavorando Lorenzo Guerini e il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. Il nome è quello di Giuseppe Sangiorgi, ex portavoce di De Mita e segretario dell’Istituto Sturzo.

 

marcello sorgi brinda con enzo bettiza marcello sorgi brinda con enzo bettiza

Forza Italia avrà un consigliere. Fedele Confalonieri e Paolo Romani spingono per la conferma di Antonio Pilati. Un altro gruppo punta sul giornalista, ex deputato di Fi Giancarlo Mazzuca. I 5stelle sono orientati sulla scelta secca di Carlo Freccero, ex direttore Rai, esperto di televisione capace di avere molto peso in cda. Stamattina il nome comparirà sul blog di Beppe Grillo. L’ultimo membro tocca al Nuovo centrodestra. Crescono le quotazioni di Giovanni Galoppi, già consigliere di Raiway ma nel partito di Alfano viene considerato troppo vicino all’Udc.

ANTONIO PILATI ANTONIO PILATI

 

I nomi che circolano per il Cda hanno una loro caratura ma disegnano comunque una tv di Stato dominata dalle logiche dei partiti. Per questo Renzi insegue il salto di qualità nella scelta dei ruoli decisivi dell’azienda, ossia il presidente e il direttore generale. Marinella Soldi, ad di Discovery Channel, si è sfilata dalla corsa qualche settimana fa e lo ha ribadito ieri con un comunicato.

 

Campo Dall’Orto ha dunque la strada spianata e appare, per il momento, la figura più indicata per il dg, non avvicinabile alla politica, una carriera costruita nel mercato televisivo internazionale, con ruoli di responsabiltà anche all’estero.

 

carlo freccero servizio pubblico carlo freccero servizio pubblico

La prova della tenuta di un patto tra Renzi e Berlusconi, dopo la rottura sul Quirinale, si gioca però sulla presidenza Rai, una poltrona per cui la politica è decisiva visto che il voto dei 2/3 della Vigilanza è vincolante. I nomi degli ultimi consiglieri (uno è il presidente designato) verrà fatto nell’assemblea degli azionisti (il governo) domani mattina. Già nel pomeriggio il consiglio di Viale Mazzini si riunirà per eleggere il suo numero uno. Poi giovedì, quando tornerà a riunirsi la commissione parlamentare, è il giorno decisivo.

 

 

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