MARINO FINIRÀ PE-CULATO? - LA PROCURA DI ROMA APRE UN FASCICOLO SULLE SPESE DEL SINDACO DI ROMA - SIETE PRONTI? DOMANI I GIORNALI SARANNO PIENI DI EDITORIALI IN DIFESA DI 'GNAZIO. È VERO: LA PROCURA CHE INDAGA SE IL SUO SAUVIGNON ERA TROPPO COSTOSO, È ECCESSIVO. MA GLI STESSI GIORNALI (PER MESI) HANNO APERTO SULLE MUTANDE VERDI DI COTA E ''MIGNOTTOCRAZIA'' RIMBORSATO ALLA MINETTI

''Il Giornale'' fa le pulci agli scontrini di Marino: vini da 80 euro, cene in ristoranti pregiati, decine di incontri ''fuori sede''. E dopo gli esposti di M5S e Fratelli D'Italia, la procura di Roma ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né persone iscritte...

Condividi questo articolo


ignazio marino alla manifestazione antimafia capitale ignazio marino alla manifestazione antimafia capitale

1. ROMA: PROCURA APRE FASCICOLO SU SPESE MARINO

 (ANSA) - Sulla base di esposti presentati da Fratelli D'Italia e dal Movimento Cinque Stelle, la procura di Roma ha aperto un fascicolo sulle spese del sindaco Ignazio Marino. Il fascicolo per ora è senza ipotesi di reato né iscrizioni.

 

Il fascicolo è stato affidato al pm Roberto Felici, del pool reati contro la pubblica amministrazione guidato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. Negli esposti di FdI e M5S si ipotizza il reato di peculato. A corredo degli atti sono stati depositati a piazzale Clodio alcune ricevute di spese ritenute sospette dai denuncianti.

 

 

2. SE SEI UN SINDACO DI SINISTRA PUOI SCROCCARE VINI PREGIATI

Giuseppe De Lorenzo per “il Giornale

 

Forse sarebbe il caso di spiegare a Ignazio Marino che «pagare alla romana» significa dividere il conto, non riversare sulle spalle del romani il costo delle cene eleganti a cui invita i suoi ospiti. Il sindaco di Roma ha pubblicato online le spese sostenute con la carta di credito del Comune. Una mossa con cui avrebbe voluto spegnere le polemiche sui viaggi negli Usa. E che, invece, rischia di rivelarsi un autogol.

ignazio marino viaggi ignazio marino viaggi


Spulciando tra gli scontrini dei ristoranti, infatti, viene da chiedersi per quale motivo i contribuenti debbano pagare centinaia di euro le cene di giornalisti, deputati, senatori e rappresentanti delle più disparate associazioni.


Inviti a pranzo giustificati con la dicitura «motivi istituzionali», per coprire con un velo di legalità cene di dubbia utilità. Tavolate in cui non manca mai un' ottima bottiglia di vino: champagne costosi, rossi prelibati e bianchi delicati.


Dopo il Festival Internazionale del Film di Roma, per esempio, Marino ha cenato con alcuni partecipanti tra aragoste e due bottiglie di Capo Martino (80 euro l' uno). Ad ottobre del 2013, invece, i commensali della comunità di Sant' Egidio si sono bevuti insieme al sindaco una bottiglia di Vintage Tunina da 80 euro. Anche nei consessi internazionali Marino non si fa mancare nulla.

MARINO USMANOV MARINO USMANOV


Quando a gennaio dell' anno scorso partecipò alla riunione del World Economic Forum, bevve un litro di Pasquera Crianza da 54 euro. Mentre a New York, in attesa di incontrare il presidente della Roma James Pallotta, allietò uno dei suoi pasti con due bottiglie di Gerovassiliou Sauvignon Blanc da 105 dollari l' uno, circa 93 euro il pezzo.
La carta dei vini di Ignazio Marino è lunga e dai prezzi salati.


Racconta una mondanità che stride con le condizioni pietose in cui imperversa la città. Tra i fortunati commensali ci sono rappresentanti di associazioni culturali, sportive e di volontariato: nelle loro tavole vini come Were Dreams da 80 euro, Yiron israeliano da 45 euro e Sanct Valentin da 70 euro. E non si sono fatti mancare l' occasione di bere un vin rouge Saint-Joseph Cuvée du Papy (59 euro) alla salute dei romani nemmeno i delegati incontrati da Marino a Parigi alla riunione dei sindaci Ue sui cambiamenti climatici.
A destare maggiore scandalo sono però le cene con deputati e senatori.

marino pallotta 2 marino pallotta 2

 

Viene da chiedersi, infatti, perché non li abbia incontrati in Campidoglio invece che al ristorante. Peraltro, proprio in queste occasioni si sono registrate le spese maggiori: tre bottiglie di Amarone da 70-80 euro e uno champagne Richard Lucien Grand da 80 euro.
Infine, ad aprile, Marino ha fatto di tutto per poter mangiare con «illustri scienziati» spendendo 180 euro, di cui 45 di Notturno dei Calanchi.


Stanchi della lista? Anche noi.
Anche gli italiani. Che non capiscono perché, invece di scroccare vini allo scopo di «promuovere l' immagine di Roma», Marino non si decida a renderla pulita dai rifiuti e funzionale sul piano dei trasporti. Per ottenere buona fama nel mondo vale molto più di qualsiasi champagne.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)