CON MARINO SI MANGIA PESCE E SI BEVE VINO – MA CON CHI S’È FUMATO 150 MILA EURO DI “SPESE DI RAPPRESENTANZA” IN UN ANNO IL SINDACO DI ROMA? – CON OSPITI ISTITUZIONALI O CON FAMILIARI E AMICI CHIRURGHI? – LO SCOPRIRANNO LA PROCURA DI ROMA E LA CORTE DEI CONTI, CHE HANNO APERTO DUE INDAGINI SULLE CENE

Se le accuse di grillini, Fratelli d’Italia e Lista Marchini fossero dimostrate, per il primo cittadino della capitale ci sarebbe l’accusa di peculato. Intanto la Comunità di Sant’Egidio smentisce seccamente che suoi esponenti siano andati a cena con Marino, come aveva detto lui stesso…

Condividi questo articolo


IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

Roberta Catania per “Libero Quotidiano

 

Ancora guai per il sindaco di Roma, ancora magistrati incaricati di guardare nelle tasche di Ignazio Marino. La procura di Roma ha aperto un fascicolo che per ora è senza indagati e senza ipotesi di reato, partendo da un esposto presentato da Fratelli di Italia per le note spese del primo cittadino.

 

Contestualmente, il Movimento 5 stelle ha chiamato in causa la Corte dei Conti, che avvierà un' inchiesta parallela. L' attenzione sugli estratti conto delle carte di credito del Comune di Roma è esplosa con il famigerato viaggio negli Usa, che Marino aveva assicurato fosse gratis. Oltre a non essere stato invitato dal Papa, si scopre adesso che il sindaco di Roma non era stato ospite neanche del collega oltreoceano.

 

IGNAZIO MARINO PRIMA DELLA TINTA IGNAZIO MARINO PRIMA DELLA TINTA

E questi 22mila euro spesi per sè e per il suo staff in occasione dell' ottavo incontro mondiale delle famiglie negli States sono solo l' ultima goccia rispetto ai 150mila euro di spese di rappresentanza usciti dalle casse romane in un anno. In media sarebbero 12.500 euro al mese, che secondo i consiglieri di opposizione sarebbero stati spesi per faccende «personali», come cene tra chirurghi o con parenti. Se queste accuse fossero dimostrate, Marino dovrebbe rispondere di peculato: come era stato tre anni fa per Franco Fiorito, il "Batman" della Regione Lazio.

giuseppe pignatone (2) giuseppe pignatone (2)

 

L' esposto di Fratelli d' Italia è arrivato ieri mattina sulla scrivania del Procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, che con l' aggiunto Francesco Caporale ha deciso di aprire un fascicolo a modello 45, affidato al pm Roberto Felici, del pool reati contro la pubblica amministrazione. Felici dovrà spulciare le 450 pagine di spese di rappresentanza messe in Rete dal Comune e verificare se ci siano le anomalie segnalate.

 

Ad esempio che all' Antico Girarrosto Toscano, a due passi da Via Veneto, alla cena del 26 dicembre 2013 non fossero seduti a tavola dei giornalisti,«ai quali illustrare iniziative dell' amministrazione a carattere sociale per il periodo natalizio», come aveva spiegato il sindaco, bensì giurano ci fossero sua mamma e altri parenti.

 

ANTICO GIRARROSTO TOSCANO ROMA ANTICO GIRARROSTO TOSCANO ROMA RISTORANTE SAPORE DI MARE ROMA RISTORANTE SAPORE DI MARE ROMA

Inoltre c' è anche la cena del 26 ottobre 2013 al ristorante Sapore di Mare. Nel rendiconto, Marino aveva scritto di essere stato a tavola con alcuni rappresentanti della Comunità di Sant' Egidio, ai quali aveva offerto una spaghettata da 150 euro. Ma da Sant' Egidio smentiscono categoricamente: «Mai stati a cena con il sindaco».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."