UN MATTEO DOPO L’ALTRO - DOPO I TAPPETI ROSSI A RENZI, ORA “CHI” SI CIUCCIA SALVINI – “CELENTANO NON MI PIACE. UNO CHE CREDE DI AVERE LA VERITÀ IN TASCA. LO DICO SEMPRE: PIÙ SOLDI HANNO SUL CONTO E PIÙ SONO DI SINISTRA… FACILE SPUTARE SENTENZE DAL VILLONE”


Giulia Cerasoli per “Chi”

 

MATTEO SALVINI DA CHI

C’è un Matteo diverso in fondo al tunnel. Per alcuni ruvido astro nascente e speranza del centrodestra italiano, unico leader giovane, capace di contrastare il monopolio del premier Renzi, che ha portato in 10 mesi la Lega al 10 per cento. Per altri solo una versione stropicciata del Matteo del Pd, molto più populista oltreché  provocatore ed estremista.

 

«Siamo noi la luce in fondo al tunnel. E la gente lo sa. Sono vent’anni che sto in strada. In periferia come nelle campagne. Renzi? Noi abbiamo un progetto del tutto alternativo: politico, di vita e di futuro. Siamo qui per risolvere i problemi del Paese senza compromessi e ipocrisie». Matteo Salvini è fatto così. I suoi lo chiamano il “Matteo giusto”, uno che sta dalla parte del popolo e di chi produce, contro “i parassiti”.

lorenzo fontana matteo salvini

 

Gli avversari lo considerano, invece, un pericolo per la democrazia (soprattutto dopo l’alleanza con Marine Le Pen). O lo si ama o lo si odia. Passiamo con lui una mattinata sotto la pioggia milanese, tra piazza Sempione, dove è nato, ha fatto lo scout e vive con la compagna Giulia Martinelli e la piccola Mirta (ha anche Federico di 12 anni dall’ex moglie Fabrizia Ieluzzi) e il quartiere allagato dell’Isola.

 

Ci trascina in mezzo al fango tra i commercianti del mercato rionale indignati contro il sindaco Giuliano Pisapia. Poi ci mostra un angolo romantico dei Navigli. Per l’occasione non indossa la solita felpa che è diventata un po’ la sua divisa, ma un golfino grigio con zip sotto un giaccone di fustagno marrone con il distintivo del battaglione San Marco in bella vista. Ai piedi ha un paio di Clarks zuppe. Chatta in continuazione con il suo iPad e rolla le sigarette.

 

salvini matteo

Domanda. Parafrasando Celentano di qualche anno fa, lei è rock o lento?

Risposta. «Rock sicuramente. Chi si ferma è perduto. Però Celentano non mi piace. Uno che crede di avere la verità in tasca. Lo dico sempre: più soldi hanno sul conto e più sono di sinistra… Facile sputare sentenze dal villone».

 

D. Lei non ha il villone, ma viene da una famiglia medio borghese di Milano. Ora è contro l’euro, contro gli immigrati, contro i diritti per i gay… Non è un po’ troppo di rottura per costituire un’alternativa moderata a Renzi?

R. «Noi siamo solo contro l’euro. Ho un immigrato regolare che lavora con me alle politiche sociali. Sono i clandestini che vanno rispediti a casa. Non sono d’accordo con matrimoni e adozioni gay, ma non sono omofobo».

 

D. Pare che l’urgenza della sua Lega non siano più il federalismo e la Padania libera.

R. «Resto un convinto federalista, ma l’emergenza nazionale ora è il lavoro. Mi occupo di cosa ha bisogno la gente. Per questo lanciamo la Lega del Sud. Ci vogliono».

 

MATTEO RENZI SALVINI QUIZ

D. Ha 41 anni, tre più del premier, ma musicalmente le piacciono Fabrizio De Andrè e Vasco Rossi. Gusti da cinquantenne?

R. «Lo dice anche mio figlio. De Andrè è senza tempo, un classico».

 

D. Le dispiace venir considerato politicamente scorretto?

R. «In questo momento di appiattimento renziano ne sono orgoglioso. Diciamo cose che pensiamo, anche se impopolari. Non siamo provocatori come hanno detto in occasione dell’aggressione che ho subito durante la visita al campo rom di Bologna… Cerchiamo di risolvere i problemi prima che diventino gravi...».

 

D.  A cena con Angela Merkel o con Cecile Kyenge?

R. «Anche solo. Se devo proprio, meglio con la Merkel, più utile per concordare una via d’uscita dall’euro».

 

la visita al campo rom di matteo salvini 13

D.  Se dovesse scegliere lei una bella donna con cui andare a cena?

R. «Con Mina. Mi interessa e mi affascina, la leggo e la ascolto. Vorrei conoscerla».

 

D. In casa sua la baby sitter da dove viene?

R. «Federico ha avuto una ragazza regolare sudamericana deliziosa e ora abbiamo una signora peruviana, che viene a stirare e mi fornisce molte informazioni sui problemi delle periferie. Regolare anche lei».

 

D. Per 5 esami non si è laureato in Storia. Pentito?

R. «Molto. Amavo la storia medievale. L’Italia dei Comuni e delle autonomie».

 

D. Contento di venir considerato il re dei talk show? Pare che solo lei faccia ascolto.

R. «Terminata l’esperienza politica, mi butterò sul giornalismo televisivo d’inchiesta».

 

D. Che cosa ha pensato chiuso in auto, mentre l’aggredivano sfasciando i vetri?

R. «Ho avuto paura. E provato dispiacere perché c’è qualcuno che pensa di risolvere le cose a pugni e calci».

 

D. Sua sorella lavora negli eventi e nella moda, non critica il suo look?

la visita al campo rom di matteo salvini 12

R. «No, ma lo fanno tanti. Feltri mi ha consigliato una serie di cravatte. A me non interessa niente. Sono allergico alla moda. Prendo al volo quello che capita e lo indosso. Basta che sia Made in Italy».

 

D. Il premier si lamenta che a Roma è ingrassato 10 chili. Lei è a dieta?

R. «Non faccio lampade e non vado in palestra. Però controllo la salute. Adoro il calcio, la piada al prosciutto e i tortelli di zucca».

 

D. Ma ora sta ingoiando una pizza al gorgonzola…

R. «Ho poco tempo».

 

ml rodota twitta matteo salvini con maglietta putin

D. Insomma, con lei il celodurismo della Lega prima maniera è morto?

R. «Come spirito battagliero no. Le emergenze sono altre però. Non rinnego Bossi, con cui mi sento ogni settimana, ma guardo avanti. Io poi sono un pesci… Timido e riservato».

 

D. Non sempre, però. Ha due figli da due donne diverse. Fa volentieri il mammo?

R. «Ho cambiato qualche migliaio di pannolini. Quando riesco adoro fare il papà. Ultimamente ho visto con il bambino il film sulle tartarughe Ninja».

 

D. Meglio come papà che come compagno?

R. «Beh, sì, ho fatto molti errori. Cerco di riscattarmi come padre».

 

D. Mica sarà il solito maschilista?

R. «Mi danno fastidio maschilisti e femministe. Odio le quote rosa. L’altro giorno quelle Femen nude al Vaticano le avrei prese a schiaffi… Però sono per la parità di diritti».

 

D. Quindi anche per lei è l’ora di avere un presidente della Repubblica donna?

roberto poletti e matteo salvini

R. «Noi scegliamo in base alla bravura, non al sesso. Le donne hanno più perseveranza in genere. Mi piacerebbe un presidente imprenditore, un Caprotti con 20 anni di meno. Il fatto di essere donna non può  diventare garanzia di successo… Io ad alcune ministre non farei fare nemmeno la spesa».

 

D. Il suo sogno è fare il sindaco di Milano o il presidente del Consiglio?

R. «Io premier? Non so se ne sarei all’altezza. L’importante è la squadra però».

 

D. Se Berlusconi lo volesse come leader del centrodestra?

R. «Comunque vorrei la conferma della piazza. Partecipando alle primarie».

 

D. Un faccia a faccia con Renzi?

R. «Anche domani. Magari gli faccio cambiare idea su alcune cose e lui fa lo stesso con me su altre».

Matteo Salvini