MEDITATE, ONOREVOLI, MEDITATE – I 5 STELLE CHIEDONO UNA SALA YOGA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA ROBERTO FICO – L’IDEA E' DELLE DUE PARLAMENTARI PENTASTELLATE, DALILA NESCI E CARMEN DI LAURO: “VIVIAMO IN UNA SOCIETA' DISUMANIZZATA, TRASCORRIAMO LA MAGGIOR PARTE DEL TEMPO TRA COMPUTER E SMARTPHONE” - MA LA LORO NON E' UNA CAZZATA COL BOTTO: LO YOGA E' UN RIMEDIO EFFICACE PER DISINTOSSICARSI DALLA MENTE

-

Condividi questo articolo


Maria Corbi per “la Stampa”

 

AULA MONTECITORIO DALILA NESCI SIBILIA AULA MONTECITORIO DALILA NESCI SIBILIA

Che stress fare il parlamentare. E così i cinque stelle aprono la pratica «relax» invocando una sala yoga a Montecitorio. Legittimo, certo, almeno una volta archiviata la crociata contro i politici fannulloni, tutte ferie e poca fatica.

 

Governare stanca, i compromessi con la Lega di più ed evidentemente occorre rimediare, e meditare, almeno secondo i pentastellati che hanno fatto la richiesta «Zen» al presidente della Camera Roberto Fico.

 

L' idea arriva dalla passata legislatura e ha come sponsor la calabrese Dalila Nesci, che ha poi convinto di questa improrogabile esigenza anche la collega stellata e portavoce campana Carmen Di Lauro, che ha molto a cuore il tema della salute e del benessere mentale.

YOGA IN CAMPIDOGLIO YOGA IN CAMPIDOGLIO

 

«Viviamo in una società disumanizzata - ha spiegato all' Adnkronos - in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo tra lavoro, computer, tablet, smartphone. Perdiamo il contatto con la nostra interiorità e con il momento presente».

 

E lo yoga sarebbe un rimedio efficace per far sì che, non solo in Parlamento, gli italiani mantengano nervi saldi. «Risulta essenziale, spiega ancora la deputata, rimettere al centro il tema della salute mentale, prevenire intervenendo prima di ricorrere agli psicofarmaci.

 

BEPPE GRILLO YOGA BEPPE GRILLO YOGA

Prevenire dunque ma anche curare, e quindi riprendere il discorso della legge Basaglia a cui ho voluto dedicare il mio primo intervento in aula. Una legge rivoluzionaria che ha chiuso i manicomi e che ha raccontato la malattia mentale sotto una nuova luce».

 

Già nella precedente legislatura Dalila Nesci aveva insistito con le pratiche ascetiche organizzando «Parole guerriere», una serie di seminari filosofici che hanno avuto come relatori lo stesso Roberto Fico, oltre a Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Paola Taverna, Virginia Raggi.

roberto fico roberto fico

 

Sul sito paroleguerriere.info viene illustrato il «manifesto» dell' iniziativa; «Portare la cultura della meditazione, dell' ascolto interiore e dell' auto-conoscimento dentro i palazzi della politica, magari con l' istituzione di una Sala di Meditazione dentro la Camera dei deputati». E ancora: «Parole guerriere intende contribuire alla realizzazione di una rivoluzione culturale e democratica, che risulta ormai ineluttabile, sia contestando il sistema neoliberista dominante ,sia elaborando gli elementi fondamentali di una nuova cultura».

 

yoga nudo all aperto yoga nudo all aperto

Ma dietro al desiderio delle due parlamentari di «aprire i chakra» ai colleghi c' è uno degli ideologi del Movimento, il filosofo Marco Guzzi, ideatore dei gruppi «Darsi pace», molto favorevole alle pratiche ascetiche (è stato anche ospite tempo fa ad un convegno della Federazione italiana yoga).

yoga da nuda a new york yoga da nuda a new york

 

Secondo lui «occorre riflettere sulla necessità di un grande riorientamento culturale, ineluttabile su tutto il pianeta e che non può non radicarsi nei processi di liberazione interiore di ciascuno di noi».

 

Su YouTube le sue cinque regole per la meditazione, in attesa che la presidenza della Camera decida se dotare di «futon» le austere aule di Montecitorio. Nell' attesa: «Namasté».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...