MENO STELLE, PIU’ STALLE: IN BARBA AI GIORNALONI, I VAFFA PIACCIONO - LE SGRILLATE DEI MESSORA E CASALINO NON AFFOSSANO M5S: HA PERSO SOLO UN PUNTO NEI SONDAGGI

Gli italiani pensano che i grillini abbiano oltrepassato i limiti, oltre la metà non condivide le accuse a Napolitano e alla Boldrini ma il M5S non perde consensi – Il sondaggista Piepoli: ‘Il movimento continuerà ad avere successo, come la Lega ai tempi di Bossi: ‘Il Senatur poteva urlare e insultare chiunque ma i suoi consensi salivano’…

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Marco Castelnuovo per ‘La Stampa'

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Secondo il sondaggio dell'Istituto Piepoli, nell'ultima settimana il Movimento 5 stelle ha perso un punto percentuale (Forza Italia sale di un punto e il partito democratico di mezzo). È tanto? Poco? Il trend è in discesa da un po' di mesi ormai ma - a elezioni tutto sommato ancora lontane - è quasi fisiologico per un movimento molto legato al carisma del Capo. Tutto sommato quindi, l'escalation degli ultimi giorni, dalla rissa alla Camera sul decreto Imu-Bankitalia all'occupazione delle Commissioni, dagli insulti a Boldrini all'accusa di «golpe», non ha premiato né punito i grillini.

Secondo Nicola Piepoli, l'estensore della ricerca, il motivo è semplice. «Esiste in Italia un bacino "anarcoide", di antistato blando e non violento che rappresenta lo zoccolo duro del movimento» che non si sfalderà in un breve periodo di tempo. «Fino a quando dureranno Grillo e Casaleggio, il movimento continuerà a ottenere un buon successo elettorale: un po' come la Lega ai tempi di Bossi. Il senatur poteva dire e fare quello che voleva, insultare e urlare chiunque, eppure i suoi consensi salivano».

grillo boldrinigrillo boldrini

Il sondaggio è chiaro nei suoi risultati: Il 71% degli italiani crede che il M5S abbia oltrepassato i limiti, oltre la metà non condivide le accuse a Boldrini e Napolitano, e pensa che, così facendo, Grillo perderà consenso. Ma anche se la ricerca evidenzia chiaramente che gli italiani giudicano negativamente il comportamento di leader, parlamentari, militanti e simpatizzanti grillini di questa ultima settimana, questo non vuole significa perdita di consenso. E ai partiti tradizionali non basterà varare una nuova legge elettorale o uno dei prossimi provvedimenti «anti-casta» per riassorbire i voti persi. «Per le persone comuni un sistema di voto decente è il minimo sindacale.

Un fermo immagine del video di Grillo sulla Boldrini pubblicato su FBUn fermo immagine del video di Grillo sulla Boldrini pubblicato su FB

Non funzionerà da grimaldello come auspica qualcuno a sinistra e a destra» ragiona la professoressa Elisabetta Gualmini politologa dell'Università di Bologna e autrice del primo saggio-inchiesta sull'universo grillino. «Chi vota i cinque stelle non vede prospettive nei partiti tradizionali. Non ha intenzione di votarli più». E non basta che il nuovo leader del Pd Matteo Renzi sia visto come un marziano dagli stessi addetti ai lavori. La lettura che Grillo e i suoi debbano alzare i toni perché sono stati superati in «nuovismo» dal sindaco di Firenze che con i suoi modi spicci ha dato l'impressione di una maggiore velocità non è sufficiente.

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«Renzi deve ancora essere messo alla prova e deve portare risultati in campo economico - spiega Gualmini - E visto che la crisi non si risolve nelle prossime settimane ecco che lo spazio per Grillo, e i suoi, è ancora vasto». Anche per Piepoli l'economia rappresenta oggi l'unico campo in cui ci può essere competizione elettorale: «Tutte le soluzioni adottate fino a qui vengono viste come palliativi rispetto al risentimento verso uno Stato che non dà benessere. Pensi che fatto 100 il Pil nel 2007, oggi siamo a 91. Nove punti in meno. Tantissimo. Solo chi riporterà i livelli del Pil a quelli del 2007 può sperare in gratitudine da parte dell'elettore».

Questa è la ricetta che farebbe vincere chiunque. E nessuno l'ha ancora trovata.

Nicola PiepoliNicola Piepoli GRILLO E CASALEGGIO ARRIVANO A ROMAGRILLO E CASALEGGIO ARRIVANO A ROMA

 

napolitano letta renzinapolitano letta renzi

 

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