1. I MIGLIORI BORGHI D’ITALIA! - ‘PER PADOAN HO FATTO PERDERE IL 10% IN BORSA A MPS? IL PD HA INCENERITO LA BANCA PIÙ ANTICA DEL MONDO, BRUCIATO 50 MILIARDI E ORA È COLPA MIA?’
2. L’ECONOMISTA DELLA LEGA E I 250 MILIARDI DI DEBITO DA CANCELLARE: ‘CAMBIAMO I TRATTATI. MERKEL E' CONTRO? DEVE SCHIACCIARE I RIVALI COMMERCIALI. GLI ALTRI SI UNIRANNO A NOI’
3. ‘L’IDEA PIÙ IMPORTANTE DEL NUOVO GOVERNO: I MINIBOT. TITOLI DI STATO DA USARE AL POSTO DELLA MONETA. SE HAI UN CREDITO IVA CHE LO STATO NON TI VERSA, CI PAGHI I CONTRIBUTI DEI DIPENDENTI. BASTA CRAC DEGLI IMPRENDITORI PERCHÉ LO STATO NON VERSA QUELLO CHE DEVE’
4. FUOCO (EX) AMICO DA ZANETTIN (FORZA ITALIA): ‘SULLE BANCHE PARLA COME ZONIN…’

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Pierantonio Zanettin Pierantonio Zanettin

 

  1. MPS: ZANETTIN (FI), BORGHI MI RICORDA ZONIN

 (ANSA) -  "Le esternazioni di Claudio Borghi, secondo cui banca Mps non deve operare con logica di 'puro e crudo profitto' ma di 'sevizio' al territorio toscano, mi ricordano tanto quelle di Gianni Zonin, quando parlava della mission della Banca Popolare di Vicenza, che continuava ad aprire nuove filiali, quando le altre banche le chiudevano. Poi sappiamo tutti come è andata a finire!". Lo afferma, in una nota, Pierantonio Zanettin, deputato di Forza Italia.

 

  1. MPS: ROSSI, BORGHI TACCIA. BRUTTA POLITICA STIA ALLA LARGA

 (ANSA) - "Borghi, per favore, taci! Fuori la brutta politica dalle banche. Ai parlamentari deve essere tolta l'immunità per reati che danneggiano società quotate in borsa". E' quanto scrive, su fb, il governatore toscano Enrico Rossi. "Le parole di Borghi hanno fatto guadagnare molto qualcuno e hanno fatto perdere altri e lo Stato, cioè tutti noi - aggiunge Rossi -.

ENRICO ROSSI ENRICO ROSSI

 

Il leghista Claudio Borghi con una dichiarazione sul Monte dei Paschi provoca un crollo del 9 per cento del titolo. Io, che non ho l' immunità, non sono riuscito, nonostante le richieste al governo, ad ottenere in tempo l'intervento pubblico per evitare che il Monte finisse come è finito. Ma ora che l'intervento c'è stato e il Monte si sta riprendendo, la brutta politica con la sua brama di potere e di nomine stia per favore alla larga".

 

 

  1. «I MINIBOT SONO L' UOVO DI COLOMBO METTEREMO SOLDI IN TASCA ALLA GENTE»

matteo salvini claudio borghi matteo salvini claudio borghi

Luca Telese per “la Verità

 

Onorevole Borghi, parliamo della vostra proposta di cancellare il debito che agita i mercati?

«No».

 

No?

«Dico meglio. Parliamone, ma solo dopo aver raccontato anche le cose decisive di questo programma economico di governo su cui nessuno ha ancora detto una parola».

 

Ovvero?

«Un tema a cui in passato La Verità ha dedicato molta attenzione: i miniBot».

 

Solo un progetto molto interessante...

«Sbagliato. La differenza è che prima erano solo una bella teoria, mentre adesso sono provvedimenti del governo che nasce. Ne sono molto felice. Sono idee che metteranno soldi nelle tasche degli italiani».

matteo salvini claudio borghi matteo salvini claudio borghi

 

Lei sa già che quando leggeranno questa intervista obietteranno: «Vogliono fare una moneta parallela all' euro».

«E questa è una sciocchezza colossale».

 

Perché?

«Vogliamo pagare il debito della pubblica amministrazione che tutti hanno fatto finta di dimenticarsi, questo sì».

 

Ricordiamo come funzionano ai nostri lettori.

«È semplice: noi, al contrario di quanto promesso e non fatto da Renzi, procederemo per chi lo desidera al pagamento dei debiti della pubblica amministrazione con titoli di Stato commerciabili».

 

Lei come definisce quest' operazione?

«L' uovo di Colombo. Un sistema intelligente per rendere utilizzabile un credito che per ora non lo è».

 

Facciamo degli esempi?

claudio borghi matteo salvini alberto bagnai claudio borghi matteo salvini alberto bagnai

«Eccoli, i più classici: hai un credito Iva? Il fisco ti deve dei soldi? Non sei ancora riuscito a incassare gli importi che ti spettano per le ristrutturazioni che hai fatto? Sei una delle tantissime imprese che vantano crediti con lo Stato?».

 

Gli identikit sono perfetti. Ma cosa accadrebbe a questi creditori?

«Fino ad oggi se eri uno dei milioni di cittadini che devono essere pagati dallo Stato rischiavi di fallire, magari perché lo stesso Stato ti chiedeva dei soldi per altri adempimenti».

 

Il caso classico è quello di un' impresa che non viene pagata per dei servizi, e che magari fallisce perché deve pagare i contributi previdenziali per i suoi dipendenti...

«Esatto: da domani, quell' impresa, o quel privato, si ritrova nel portafoglio dei titoli, con un valore equivalente, che potranno essere spesi ovunque, per comprare qualsiasi cosa. E lo Stato non dovrà fare debito aggiuntivo, perché si darà semplicemente forma a un debito che già c' è».

 

Ma proprio per questo scatterà l' obiezione di aver creato una moneta parallela all' euro.

claudio borghi lira claudio borghi lira

«E chi lo dice, scusi?

Già adesso esistono forme di controvalore che i cittadini scambiano e impegnano, normalmente, nella vita di tutti giorni. Ad esempio, cos' è un ticket restaurant, se non un titolo garantito con cui si possono comprare delle cose?».

 

Lei sta dicendo che i miniBot potranno essere usati per pagare merci in un negozio?

«Devono essere usati così: faccio un esempio, proprio ieri volevo comprare un quadro di valore...».

 

Un bel pezzo?

«Uno Scanavino del 1955: avessi avuto il mio credito irpef disponibile, sarebbe già nella mia pinacoteca: siccome non lo ho ancora incassato, mi sono trattenuto».

 

Voi pensate che i miniBot potrebbero lubrificare il mercato?

«Di più: noi vogliamo che questo accada. Capitali oggi ingiustamente congelati e sottratti agli investimenti si devono rimettere in moto, tornare in circolo, scongelarsi per far esplodere il Pil».

claudio borghi euro claudio borghi euro

 

Ma se sarà considerata una nuova moneta, la Merkel ci manda i carri armati.

«Non è una moneta! Tecnicamente è un debito cartolarizzato. L' alternativa sarebbe non pagare i creditori dello Stato, quello sì sarebbe un default».

 

Possibile obiezione: non l' ha fatto nessuno al mondo.

«Risposta facile: non esiste nessuno Stato che sia così cattivo pagatore come il nostro.

Però probabilmente ci copieranno».

 

Dice?

«Sono cose innovative e intelligenti, vanno contro la narrazione dell' ineluttabile. E non si dimentichi che gli italiani ci hanno votato perché quello è il nostro principale nemico».

 

Non teme che questa manovra possa diventare un casus belli nella guerra dello spread?

«Ma perché? Dovrebbe essere interesse di tutti far ripartire l' economia dell' Italia, e comunque non ci facciamo prendere dal panico. Sappiamo che dipenderà da cosa vuole fare la Banca centrale europea».

 

Si sta cercando dei nemici?

«Assolutamente no. Per puro spirito di realismo, però, vorrei ricordare come stanno le cose: lo spread dipende dagli acquisti della Bce».

 

Se sale è colpa della Bce?

«Non gioco a buoni e cattivi.

CLAUDIO BORGHI CLAUDIO BORGHI

Certo, quel mercato non è fatto dai privati: se domani la Banca centrale smettesse di fare Quantitative easing, ritorneremmo esattamente allo spread a 500-700, anche se governassero Gandhi o Roosevelt!».

 

Lei sta dubitando di Draghi?

«Spiego il meccanismo. Ricordo che anche quando c' era Monti lo spread era a 500, nonostante avesse fatto la Fornero e il cosiddetto Salva Italia. Il livello dello spread non dipende dalle singole politiche, dipende da quello che fa o non fa la Bce».

 

State aprendo un tavolo di trattativa con l' Europa sparando cannonate per contrattare meglio?

«Il Qe è stato deciso dalla Banca centrale europea in autonomia. Poteva partire prima, nulla lo impediva, quando c' era lo spread a 500».

 

Invece?

«Invece Draghi fece il prestito illimitato alle banche all' 1% per tre anni, il cosiddetto Ltro. Con quale risultato? Le banche presero in prestito 2.000 miliardi all' 1%».

 

Uno degli obiettivi era proprio quello: evitare che fallisse il sistema del credito.

«Regalando loro dei soldi: così è stato tagliato il debito delle banche private. Ma se li avessero regalati ai cittadini?».

 

Se fossero crollate le banche, sarebbe stato difficile...

«Vero. Però intanto sono fallite le imprese e sono andati a spasso i lavoratori. Così le banche si sono risanate, ma gli Stati si sono indebitati: un paradosso. Draghi fu molto abile, ma opera in un sistema disfunzionale».

PATUELLI PADOAN GUZZETTI VISCO PATUELLI PADOAN GUZZETTI VISCO

 

Quindi il taglio del debito si può fare?

«Il debito si taglia con la crescita. Con l' austerità e le tasse il debito sale. Il governo Monti ne fu la prova».

 

Ma è possibile riscrivere i trattati?

«Se la volontà politica c' è, il trattato si può modificare. È già accaduto».

 

La vostra proposta è realizzabile? Sono 250 miliardi...

«Intende il non considerare il debito ricomprato dalla Bce nel rapporto debito/Pil? In questo caso non si tratta di finanziamento diretto della banca agli Stati».

 

Oscar Giannino le ha detto pubblicamente che i trattati non prevedono questa possibilità.

«Se tutti insieme in Europa decidiamo che i titoli ricomprati non li computiamo nel saldo debito/Pil, perché no? È già successo. Ad esempio nel caso del terremoto, con un facile accordo. Molti Paesi ne trarrebbero un beneficio e potrebbero liberare risorse per investimenti».

 

boschi padoan boschi padoan

La Germania sarebbe sicuramente contro.

«Lo capisco. Il loro interesse è mettere in difficoltà i loro avversari commerciali, cioè l' Italia».

 

E lei vede possibili alleati?

«Spagna, Grecia, Portogallo e Francia sulla carta dovrebbero essere immediatamente d' accordo con l' Italia. Voglio vedere chi, dicendo di no, preferisce l' impopolarità alla rinascita».

 

Ma si può spendere avendo il nostro debito?

«Guardi il Giappone: Abe con il 200% di debito/Pil non si sogna di fare scelte impopolari, stampa moneta e investe».

 

È giusto tagliare le super pensioni?

«Se dovessi pagare in quanto ricco, no. Se la manovra invece viene impostata - e così è stato fatto - come differenza tra contributi versati e prestazione erogata, decisamente sì.

È equo».

ENRICO LETTA IN VESPA CON OSCAR GIANNINO CHE SPINGE ENRICO LETTA IN VESPA CON OSCAR GIANNINO CHE SPINGE

 

Però il «saldo e stralcio» per finanziare la Flat tax è un condono.

«No. Il condono è mirato all' evasore. Qui ci rivolgiamo solo a chi ha dichiarato correttamente e non riesce a pagare. Togliendoli un peso, magari torna a lavorare e a produrre».

 

Ma lei difende anche la proposta della staffetta?

«Deciderà Salvini, ma sarei contento se potesse prendere lui la leadership. Un governo così ha bisogno di una guida politica. Se troveranno la maniera di accordarsi, ottimo.

Qui c' è anche il contratto, che garantisce il programma».

 

Dicono dentro c' è un organismo incostituzionale...

«Anche i vertici di maggioranza degli anni passati lo erano? E i saggi di Napolitano? Il nostro comitato garantisce l' attuazione del programma. Non entra in Costituzione!».

 

napolitano napolitano

In serata, dopo una dichiarazione di Borghi sulla possibilità di cambiare la governance di Mps, il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan, già sfidante di Borghi al collegio di Siena per la Camera, emette un comunicato durissimo; recita così: «Le dichiarazioni odierne dell' onorevole Borghi, insieme alle indicazioni fornite nella bozza di programma condiviso tra Lega e Movimento 5 stelle, hanno creato una crisi di fiducia che ha prodotto una caduta del titolo in Borsa superiore al 10%. Un fatto molto grave che mette a repentaglio l' investimento effettuato con risorse pubbliche. Ho il dovere di ricordare che la fiducia si costruisce poco per volta, ma basta poco per distruggerla, tirandosi dietro i risparmi degli italiani».

 

Lo leggiamo a Borghi, che alla Verità commenta così: «Non vorrei essere cattivo. Però faccio notare che questi hanno incenerito la banca più antica del mondo, hanno bruciato 50 miliardi di euro e ora il ministro sostiene che la colpa sarebbe di Claudio Borghi? Credo che, anche mettendocela tutta, non saprei mai arrivare a questi livelli di capacità distruttiva».

 

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