MISTERO BUFFAGNI - A CHE TITOLO IL SOTTOSEGRETARIO AGLI AFFARI REGIONALI METTE BECCO IN TUTTE LE NOMINE DEI PIÙ IMPORTANTI ENTI E AZIENDE D'ITALIA, COMBINANDO NON POCHI PASTICCI? E SOPRATTUTTO INGOLFANDO PALAZZO CHIGI: LE IMPUNTATURE GRILLINE SULL'INPS HANNO FATTO SÌ CHE L'ISTITUTO SIA SENZA TESTA DA SETTIMANE, PROPRIO MENTRE SI ADOTTANO IN FRETTA E FURIA REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100, DUE MOSTRI DA GESTIRE

-

Condividi questo articolo


 

 

Claudio Antonelli per “la Verità

 

Buffagni Buffagni

L' undici giugno 2018 Stefano Buffagni, fresco di nomina, si presentò al consueto Consob day. Al suo fianco la giornalista Maria Latella, ora voce mattutina di Radio 24. L' evento che si svolge ogni anno in Piazza Affari riunisce politica, fondazioni bancarie, fondi e finanzieri.

 

Tante strette di mano a cui Buffagni guardava bene dal sottrarsi. Probabilmente era lì per quello. Per diventare il professionista dei salotti e delle nomine nelle controllate pubbliche.

 

massimo casiraghi con stefano buffagni e danilo toninelli massimo casiraghi con stefano buffagni e danilo toninelli

Cosa - bisogna dargli atto - che si è effettivamente verificata. Tanto da prendersi una spazio sempre crescente. All' inizio sempre un passo indietro rispetto a Giancarlo Giorgetti, il numero due della Lega, poi al suo fianco e adesso in molte occasioni sembra voler superare il «maestro». Sebbene in quest' ultima tornata di nomine corra il rischio di ingolfare un po' il motore della macchina di Palazzo Chigi. Due importanti - anzi fondamentali - attrezzi dello Stato sono inchiodati perché Buffagni in persona sembra essersi messo di mezzo.

stefano buffagni giuseppe conte stefano buffagni giuseppe conte

 

Il 16 febbraio scorso Tito Boeri ha lasciato la presidenza dell' Inps. Al suo posto sono stati indicati un commissario e un sub commissario. Il sottosegretario grillino è riuscito a indicare al vertice dell' istituto Pasquale Tridico, il professore che ha creato il reddito di cittadinanza. Il numero due inizialmente sarebbe dovuto essere Francesco Verbaro, la cui nomina si è arenata sulla scrivania di Giovanni Tria.

 

Nemmeno l' ipotesi di un tecnico come Mauro Nori sta sbloccando la situazione. Non solo per un motivo di budget. Il Mef non vuole stanziare fondi aggiuntivi, ma perché i 5 stelle (vale a dire Buffagni) hanno formalmente sostenuto una governance equilibrata da un cda. Nei fatti vorrebbero tutte le deleghe nelle mani di dirigenti inseribili nel proprio perimetro. Il cda è per sua natura un elemento di bilanciamento, snaturarlo può portare danni.

luigi di maio pasquale tridico luigi di maio pasquale tridico

A cominciare dai ritardi.

 

«Sollecitiamo la nomina del nuovo presidente. Questo protratto ritardo rischia di creare serie difficoltà alla gestione ordinaria dell' Istituto in un momento di straordinario impegno», hanno sottolineato ieri Cgil, Cisl e Uil, nel corso dell' audizione sul decreto legge Rdc e quota 100. Secondo i sindacati occorre, inoltre, «rafforzare il ruolo dei comitati di indirizzo e vigilanza dotandoli di reali ed esigibili poteri di indirizzo e controllo». In caso contrario le strutture create da Boeri continueranno a sopravanzare le decisioni collegiali.

pasquale tridico 1 pasquale tridico 1

 

Dedicarsi alle nomine significa in ogni caso trovare mediazioni e non inserirsi a gamba tesa. Ciò che Buffagni in queste ore sembra praticare anche su Fincantieri.

Il deus ex machina grillino avrebbe bloccato un iter di conferma che sembrava scontato con l' obiettivo di innalzare di un gradino il direttore generale dell' azienda della cantieristica, Pier Francesco Ragni. Buffagni lo vorrebbe nel cda per bilanciare i poteri di Giuseppe Bono. E per tenere un link sempre aperto tra la grande azienda di Stato, i 5 stelle e Fabrizio Palermo.

 

Il numero uno di Cassa depositi - agli occhi di Buffagni - dovrebbe avere un controllo forte di Fincantieri.

L' eccessivo attivismo del sottosegretario rischia di buttare troppa benzina nel motore ma soprattutto di distoglierlo da quello che dovrebbe essere il suo principale incarico. Buffagni è infatti stato nominato, dopo 13 giorni dalla formazione del governo gialloblù, delegato all' Autonomia. Deve però avere preso l' incarico un po' da osservatore dell' Ocse.

Fabrizio Palermo Giuseppe Bono Fabrizio Palermo Giuseppe Bono

 

Dopo lunghi silenzi sul tema in un' intervista al Fatto quotidiano ha ammesso che l' autonomia differenziata delle Regioni è nel contratto di governo ma, ha aggiunto, «ci sono grandi criticità, e sull' istruzione non si può scherzare: non si può aprire a una gestione senza senso, spalancando le porte ai privati. Il Carroccio», ha aggiunto, «vuole chiudere la partita prima delle Europee.

 

Qualcuno aveva già detto di voler chiudere prima del 22 ottobre, ma le cose vanno fatte bene, non per ottenere uno scalpo elettorale. E serve la condivisione con gli enti locali: tanti Comuni lamentano di non essere stati coinvolti». Insomma, il ministro Erika Stefani accelera, il vice frena. Vedremo dove sarà il punto di caduta.

Ancora un po' e se ne riparlerà a giugno. Intanto ci sono altre nomine da fare.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…