UNA MONTAGNA DI EXPOPÒ - LA CUPOLA PILOTAVA LE GIURIE DEGLI APPALTI, CONSIGLIAVA I POLITICI E I COMMISSARI DELLE GARE - MA CHI RAPPRESENTAVA PRIMO GREGANTI ALL’INTERNO DELLA SALA DI COMANDO?

Il progetto ideato da Renzo Piano sull’ex area Falck di Sesto San Giovanni (280 i milioni di euro di lavori) era già stato spartito, ancora prima che arrivasse il via libera politico - È sul primo appalto per l’Esposizione di “Architetture di servizi” che si delineano le più macroscopiche interferenze sui commissari che aggiudicano le gare…

Condividi questo articolo


GIANSTEFANO FRIGERIO GIANSTEFANO FRIGERIO

Emilio Randacio per “la Repubblica”

Quali grandi opere avallare. Come farle, e soprattutto chi invitare al tavolo. La «cupola» ha dettato i tempi di Expo e di altre grandi opere, avvicinato i politici, li ha «consigliati », e anche i commissari delle gare. Perché è proprio questo quello che sta raccontando l’inchiesta della procura milanese da esattamente un mese. Da quando ha smantellato la cupola, messo in carcere il «professore », Gianstefano Frigerio, e i suoi complici. A svelarci questo spaccato, sono le parole degli stessi protagonisti dell’ affaire.

LA CITTÀ DELLA SALUTE

mazzetta mazzetta

Parlano, dunque, le carte raccolte dai pm milanesi Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio. Ci dicono che il progetto ideato da Renzo Piano sull’ex area Falck di Sesto San Giovanni— 280 i milioni di euro di lavori — era già stato spartito. Ancora prima che arrivasse il via libera politico (l’ufficializzazione è del gennaio scorso). «In merito alla Città della salute — racconta oggi il faccendiere Sergio Cattozzo ai pm — ricordo che ne ho discusso prima con Frigerio e successivamente con Maltauro e Greganti.

L’accordo in sintesi prevedeva di organizzare un’offerta particolarmente attrezzata e competitiva per consentire l’aggiudicazione di questa procedura ». È troppo ghiotta l’occasione. Per essere sicuri di metterci le mani sopra, la cupola decide anche di allargare le «alleanze ».

primo primo

Non solo uomini vicini al vecchio Pdl e al Pd, cioè Frigerio e Greganti. Sul progetto di Sesto «si coprivano quasi tutte le aree politiche meno la Lega — spiega ancora Cattozzo —. Ci avrebbe pensato Manutencoop a parlare con quelli della Lega». Una tesi, quella del maxiappalto già spartito, che viene confermata anche dall’imprenditore Maltauro. «Da parte di Frigerio e Cattozzo — si legge nelle carte — sin dall’inizio mi era stata assicurata la possibilità di condizionare in qualche modo l’aggiudicazione della gara per la Città della salute attraverso interventi sulla formazione della commissione aggiudicatrice».

GREGANTI fbb db cc c a ad ba ad ff GREGANTI fbb db cc c a ad ba ad ff

I COMMISSARI COMPIACENTI

Sono proprio le commissioni che aggiudicano le gare a emergere come il ventre molle del sistema Expo e delle grandi infrastrutture lombarde. È sul primo appalto per l’Esposizione di «Architetture di servizi», che si delineano le più macroscopiche interferenze. Circa 68 milioni di euro questa volta il valore del lotto. Ed è ancora Cattozzo a svelare la strategia: «Ricordo che tanto Greganti quanto Maltauro mi dissero prima dell’aggiudicazione di avere già incontrato un commissario di gara ciascuno, e che dalle informazioni che avevano già ricevuto, l’azienda Maltauro era in buona posizione».

Per ottenere l’appalto, in «questa gara Greganti faceva gli interessi della cooperativa Cefla». E quell’appalto se lo aggiudicano proprio le due società. Angelo Paris, ex responsabile acquisti Expo, sulle pressioni della Cupola, sostiene davanti ai pm «come Frigerio e Cattozzo chiedessero sempre di più».

LE COPERTURE A SINISTRA

Ma chi rappresentava Primo Greganti all’interno della Cupola? Il ruolo del «Compagno G» lo spiega questa volta l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro, nel verbale del 14 maggio. «Sia Frigerio che Cattozzo — è la versione agli atti, per intere pagine omissata —, all’inizio della conoscenza con Greganti, mi dissero che rappresentava una risorsa importante per il gruppo per la copertura dei rapporti in generale con la Sinistra e con le cooperative, tant’è vero che il coinvolgimento di Greganti per la vicenda della Città della salute era connesso alla rilevanza dell’appalto e alla necessità di avere una copertura con la Sinistra ».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...