MONTI A BRUXELLES: “QUI PER PARLARE DI CRESCITA, NON DI ELEZIONI FRANCESI O ITALIANE” - MA MANDA UNA FRECCIATA A HOLLANDE: “LA REVISIONE DEL FISCAL COMPACT NON È IN AGENDA” - L’ARCIVESCOVO SCOLA: “FINMECCANICA, FORMIGONI E CL? COSA NE SO IO DI QUESTE COSE?” - PARLA DACCÒ: “SONO ESPERTO DEI MEANDRI REGIONALI” - OGGI INTERROGATORIO A BELSITO - IN OLANDA ELEZIONI A SETTEMBRE - CALEARO RESTA DEPUTATO ASSENTEISTA - ASSEMBLEA SICILIANA A RISCHIO SCIOGLIMENTO…

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1 - MONTI, OGGI QUI PER PARLARE DI CRESCITA
(ANSA) - Il premier Mario Monti è oggi a Bruxelles per parlare di crescita ad una conferenza dell'European Business Summit. Ad una domanda dei giornalisti al suo arrivo al centro conferenza, se oggi il tema del giorno fosse la crescita, Monti ha risposto: "Mi sembra di sì".

la cancelliera Merkel col presidente Sarkozy e il premier Montila cancelliera Merkel col presidente Sarkozy e il premier Monti

2 - MONTI ANCHE DOMANI A BRUXELLES, VEDE BARROSO
ANSA) - Il premier Mario Monti si ferma anche domattina a Bruxelles, per un incontro con il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso. Oggi Monti ha avuto un colloquio con il presidente del Consiglio Ue Herman van Rompuy.

3 - ITALIA PUNTA A PAREGGIO BILANCIO IN 2013
(ANSA) - L'Italia punta al pareggio di bilancio nel 2013. Per ottenere ciò è necessario, ha detto il premier, "evitare politiche keynesiane di vecchio stampo che favoriscano espansione di deficit di bilancio".

FRANCOIS HOLLANDEFRANCOIS HOLLANDE

4 - MONTI, NON MI PRONUNCIO SU ELEZIONI FRANCIA O ITALIA
(ANSA) - "Non mi pronuncio sulle elezioni di altri paesi, né del resto su quelle italiane"

5 - MONTI, REVISIONE FISCAL COMPACT NON E' IN AGENDA
(ANSA) - La revisione del 'fiscal compact' "non è all'ordine del giorno": così il premier Mario Monti a Bruxelles, ad una domanda sulla richiesta del candidato socialista Francois Hollande di rivedere il patto di bilancio europeo.

6 - MONTI, RIFORME DA SOLE NON BASTANO, SERVE DOMANDA
(ANSA) - Le riforme strutturali sono fondamentali per aumentare il potenziale di crescita, "ma da sole non portano crescita se non c'é una domanda": è quanto sottolineato dal premier Mario Monti, rilevando che un paese più competitivo ha bisogno "che ci sia una domanda".

"Le riforme strutturali sono assolutamente necessarie, ma di per sé non danno crescita. Hanno bisogno che ci sia una domanda dei beni e dei servizi prodotti", ha spiegato poi Monti, parlando con i giornalisti. "In paesi come l'Italia che stanno facendo una cura di riforme e contenimento di bilancio, non si genera spontaneamnete molta domanda. Bisogna che gli altri paesi, che non sottoposti a cura, largheggino con le politiche economiche senza pero" tornare a politiche effimere di facile disavanzo pubblico che sarebbero in contrasto con le esigenze di oggi", ha proseguito il premier.

"Bisogna avere più domanda di un certo tipo: una domanda che allarga capacità la produttiva dell'economia. Quindi - ha precisato - più investimenti infrastrutturali a livello comunitario (attraverso i progetti di interconnessione transfrontaliera delle reti di trasporto) e maggiore attenzione per gli investimenti sia pubblici che privati" Il premier ha però chiarito: "Servono politiche che non siano contraddittorie con la disciplina fiscale, ma che creando più crescita rendano questa disciplina più sostenibile a medio termine".

ROBERTO MARONIROBERTO MARONI

7 - MARONI, AL VIA AZIONI LEGALI, FARABUTTI PAGHERANNO
(ANSA) - "Oggi abbiamo dato il via alle azioni legali (civili e penali) contro tutti i farabutti che accusano la Lega di aver preso fondi neri o (addirittura) tangenti. Chi tenta di infangare la Lega dovrà pagare e pagare salato". E' quanto scrive Roberto Maroni sulla sua pagina Facebook a proposito della presunta tangente Finmeccanica.

8 - MARONI, AL 'NO PROFIT' SOLDI DELLA LEGA
(ANSA) - - "Elargire al no profit l'ultima tranche dei rimborsi elettorali, circa 100 milioni di euro che i partiti dovrebbero incassare entro la prossima estate" Lo propone Roberto Maroni in un'intervista al settimanale "Vita" spiegando le ragioni di questa scelta. Ragioni che molto hanno a che fare con la nuova strategia elettorale della Lega: affiancare alla lista ufficiale, una squadra di liste civiche di supporto.

"Non si tratta di 'captatio benevolentiae' - spiega l'ex ministro del Carroccio - a chi gli chiede se la proposta non sia percepita come un tentativo da parte della Lega di rifarsi il look agli occhi degli elettori - ma di una scelta che nasce dai nostri bilanci, che dicono che siamo perfettamente in grado di autofinanziarci, senza bisogno di rimborsi. Tanto più che quei soldi non sono ancora arrivati nelle casse dei partiti e senz'altro meritano una destinazione migliore. Per esempio il mondo del volontariato e del non profit". "L'importo preciso - spiega - non lo conosciamo ancora. Ma è una cifra che verosimilmente si attesta fra i 12 e i 13 milioni".

ANTONIO DI PIETROANTONIO DI PIETRO

9 - FINMECCANICA: DI PIETRO, AZZERARE SUBITO I VERTICI
(ANSA) - "Passera non può non sapere, sia per le numerose interrogazioni, presentate alla Camera e al Senato da IdV, sia perché abbiamo consegnato personalmente a lui un dossier contenente anche tutti i risvolti della vicenda Finmeccanica". Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

Giuseppe-OrsiGiuseppe-Orsi

"Molto prima che fossero note le inchieste e che Finmeccanica conquistasse i titoli delle prime pagine di tutti i giornali, con diverse interrogazioni, l'Idv aveva già sollevato la questione alla Camera. Abbiamo denunciato la vergognosa spartizione dei partiti che ha portato Giuseppe Orsi, un uomo della Lega, ai vertici della multinazionale, non per le sue capacità manageriali, ma solo per l'appartenenza politica. Mentre al Senato, con un'altra interrogazione, il capogruppo IdV, Felice Belisario, ha segnalato le vicende poco chiare sulla vendita di elicotteri in India, che vedevano implicato Orsi. Carta canta, è tutto scritto nelle nostre interrogazioni e il ministro dello Sviluppo economico non può dire di non essere stato avvertito. L'unica soluzione era ed è l'azzeramento immediato dei vertici, nominati solo per fare un favore ai partiti", conclude.

FRANCESCO BELSITOFRANCESCO BELSITO

10 - LEGA: INTERROGATORIO BELSITO ATTESO NEL POMERIGGIO A MILANO
(ANSA) - E' atteso per oggi pomeriggio al Palazzo di Giustizia di Milano l'interrogatorio dell'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, davanti ai pm della Dda di Reggio Calabria che lo hanno indagato per riciclaggio. Da quanto hanno fatto sapere fonti legali, l'esame istruttorio dell'ex amministratore del Carroccio, indagato anche dai pm milanesi e napoletani, comincerà alle 15. Sempre per oggi pomeriggio è previsto un incontro in Procura tra gli inquirenti e gli investigatori reggini e quelli milanesi.

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11 - FINMECCANICA: SCOLA, COSA NE SO IO DI CL
(ANSA) - "Cosa ne so io di Comunione e Liberazione, non parlo di queste cose, né di Cl né di Formigoni né di altro": così l'arcivescovo di Milano Angelo Scola ha risposto a chi gli ha chiesto un commento sulle ultime dichiarazioni di Lorenzo Borgogni su presunti fondi andati da Finmeccanica a Comunione e Liberazione. "Io sono vescovo da 21 anni e mi occupo delle Chiese sante di Dio che mi sono state affidate - ha aggiunto l'arcivescovo di Milano, visibilmente irritato -. Allora, cosa dovete venire a chiedere a me? Dovete andarlo a chiedere a chi è interessato"

12 - SANITA': DACCO', SONO ESPERTO DEI MEANDRI REGIONALI
(ANSA) - Ha affermato di non essere "un tecnico di sanità" ma di essere esperto nella frequentazione ormai da 34 anni di tutti i meandri regionali per quanto riguarda la sanità" Pierangelo Daccò, l'uomo d'affari già in carcere per il caso San Raffaele e che di recente ha ricevuto un nuovo provvedimento di arresto nell'ambito dell'inchiesta sulla Fondazione Maugeri. Daccò, nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Vincenzo Tutinelli ha ammesso di aver ricevuto 70 milioni in consulenze dall'ente con sede a Pavia per progetti di ricerca scientifica ritenuti fittizi dagli inquirenti.

FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO'FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO'

E rispondendo a una domanda del pm Antonio Pastore, uno dei titolari dell'inchiesta, ha riconosciuto: "Non sono un esperto, un tecnico di sanità. Sono un esperto (...) nella frequentazione da ormai 34 anni di tutti i meandri regionali per quanto riguarda la sanità e sì, so cosa bisogna fare, come intervenire, quando intervenire...".

13 - DACCO', INSISTEVO CON DIRETTORE GENERALE ASSESSORATO
(ANSA) - Pierangelo Daccò, l'uomo d'affari già in carcere per il caso S.Raffaele, destinatario di una nuova ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta milanese con al centro la Fondazione Maugeri, interrogato dai magistrati lo scorso 17 aprile ha spiegato che, per risolvere i problemi in Regione Lombardia per conto della stessa fondazione, insisteva con "il direttore generale" dell'assessorato alla Sanità, e "anche a lui davo un pacco a Natale e colomba a Pasqua".

Roberto Formigoni ospite a bordo dello yacht di Piero DaccoRoberto Formigoni ospite a bordo dello yacht di Piero Dacco

Nel verbale di Daccò, depositato dai pm al tribunale del riesame, emerge che l'imprenditore (vicino anche al governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, al quale, come risulta dagli atti, avrebbe pagato anche sontuose vacanze caraibiche) nell'ambito della sua attività di 'lobbista', come dicono i suoi legali, andava ad insistere con il direttore generale di turno dell'assessorato alla Sanità. "E poi al limite mi... - prosegue l'interrogatorio - come dire, dirottava, perché non ne poteva più al... anche a lui davo un pacco a Natale e una colomba a Pasqua. Addirittura, c'é stato un anno o forse due che li ha rifiutati, perché c'era aria che non si poteva più dare il pacco con dentro il vino, i fichi secchi, il panettone".

Daccò ha poi precisato: "Lucchina (l'attuale direttore generale della Sanità, ndr) me l'ha mandato indietro due anni, gli altri (direttori generali, Ndr) no. Poi dopo l'ha ripreso". Ha inoltre aggiunto che all'interno della Regione Lombardia ha "sempre avuto un tecnico di riferimento". E rispondendo ad una precisa domanda del gip Vincenzo Tutinelli, ha precisato: "In questo caso, negli ultimi anni, è il dottor Merlino, che é il braccio destro del dottor Lucchina".

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14 - PARTITO NAZIONE:CASINI,I MODERATI LI HA DIVISI BERLUSCONI
(ANSA) - "Ne più né meno di quello che mi fece vent'anni fa il cappio sventolato dalla Lega. Oggi chi di cappio ferisce di cappio perisce". Risponde così, il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, alla domanda su che effetto gli faccia il movimento guidato da Beppe Grillo. Intervistato dal Quotidiano nazionale, su Berlusconi che ha parlato di elezioni a ottobre, Casini osserva: "E' una giusta ricerca di protagonismo, visto che il Pdl era un po' afono. Per quanto mi riguarda sono molto contento di sostenere questo governo insieme a loro. Berlusconi ha una grande capacità di porre i problemi dimenticando. Fa l'appello all'unità dei moderati dopo che i moderati sono stati divisi da lui, e dopo aver fatto una politica in nome dei moderati tutto meno che moderata".

BEPPE GRILLOBEPPE GRILLO

Sull'ipotesi che il suo obiettivo sia il Quirinale, Casini replica: "La storia della Repubblica italiana è costellata da patti per il Quirinale fatti da gente che si chiamava Moro, Fanfani, Andreotti, che poi al Quirinale non ci è mai andata. Spero che mi si riconosca l'intelligenza per capire che alla presidenza della Repubblica si può essere chiamati, ma non è saggio programmare di poterci andare". Sul suo annuncio di un nuovo Partito della Nazione, l'ex presidente della Camera spiega: "E' un'esigenza avvertita sempre più forte. Ma non si può pensare che il partito nuovo lo creo io, pensando al nome e al programma. Deve essere un'impresa collettiva. C'é bisogno di interpretare una diffusa esigenza di serietà e di rifiuto del populismo".

15 - NUOVE ELEZIONI IN OLANDA A SETTEMBRE
Da "Il Messaggero" - La regina Beatrice d'Olanda ha accettato le dimissioni del governo e ha acconsentito a indire nuove elezioni il 12 settembre prossimo. Lo ha riferito un portavoce del palazzo reale. Il governo di coalizione guidato dal premier Mark Rutte è entrato in crisi lunedì non riuscendo a raggiungere un accordo sulle nuove misure di austerità ritenute necessarie per risanare le finanze pubbliche del Paese. Il primo ministro olandese si è quindi recato all'Aja per rassegnare le sue dimissioni e quelle di tutti i componenti dell'esecutivo da lui guidato nelle mani della regina, la quale gli ha chiesto di rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

MARK RUTTEMARK RUTTE

Secondo l'agenzia di rating Fitch, l'Olanda non riuscirà a centrare l'obiettivo di un deficit-Pil al 3% quest'anno. Fitch spiega di prevedere per il 2012 un rapporto al 4,5% e di ritenere difficile un calo al 3% nel 2013 alla luce delle tensioni politiche sulle misure di austerity e il rischio di elezioni anticipate. Fitch assicura comunque che anche se il deficit quest'anno è superiore al 3%, ciò «non è incoerente» con il rating di «Tripla A» di cui attualmente gode l'Olanda. Un messaggio di distensione è arrivato poi da Xavier Debrun, vice responsabile per la politica fiscale del Fondo monetario internazionale, il governo olandese ha spazio di manovra per attuare aggiustamenti fiscali attraverso misure di austerità, ma non c'è bisogno di andare in «panico».

Massimo Calearo phMarinoPaoloniMassimo Calearo phMarinoPaoloni

16 - E CALEARO RESTA DEPUTATO (ASSENTEISTA)
Dal "Corriere della Sera" - Massimo Calearo non si è dimesso da Montecitorio. Il deputato di Popolo e Territorio aveva dichiarato il suo assenteismo dai lavori parlamentari e - in seguito alle successive polemiche - annunciato le dimissioni: «La settimana prossima vado a Roma dal mio capogruppo e poi me ne torno a casa a fare l'imprenditore». Ma a dissuadere Calearo dai suoi propositi, come ha rivelato L'Espresso, è stato proprio il capogruppo Silvano Moffa, che temeva lo scioglimento del movimento in cui è confluito l'ex esponente pd: «Con la defezione dell'imprenditore il gruppo di Popolo e Territorio sarebbe sceso a quota 22 deputati, a rischio scioglimento».

Da qui, la scelta: «Ci siamo sentiti per telefono e gli ho solo detto di riflettere, invitandolo a continuare a svolgere la sua funzione di parlamentare». Calearo è stato classificato da Openparlamento al 589° posto su 630 deputati nell'indice di produttività.

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17 - SICILIA:COMMISSARIO IMPUGNA NORME FINANZIARIA, ARS RISCHIA
(ANSA) - Assemblea regionale siciliana a rischio scioglimento. Il commissario dello Stato, Carmelo Aronica, ha impugnato ben 80 norme della legge di stabilità, approvata nei giorni scorsi. Cassata l'architrave del bilancio, a questo punto l'Ars è costretta a rimettere mano alla finanziaria. Il Parlamento ha solo quattro giorni per varare un nuova legge, altrimenti sarà commissariato dallo Stato. Le norme impugnate creano un buco di circa 900 milioni di euro.

 

 

 

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