NESSUNO SI SALVINI DA SOLO - IL MATTEO FELPATO VUOLE FARE IL SINDACO DI MILANO, MA GLI SERVE L'APPOGGIO DEL BANANA, CHE INCONTRERĂ€ DOMANI - SILVIO PENSA AD ARGINARE FITTO E A CANDIDARE TOTI IN LIGURIA O TOSCANA


Amedeo La Mattina per “la Stampa

 

BERLUSCONI SALVINI

Febbre permettendo, Berlusconi dovrebbe incontrare Salvini domani, mentre non ha alcuna intenzione di vedere Fitto. Ieri è rimasto a Villa San Martino, evitando l’incontro romano con i coordinatori regionali, le beghe delle alleanze e «le forzature da vecchio democristiano». «Se Raffaele vuole andarsene, la porta è aperta, ma non può continuare con questa storia dell’epurazione per costruirsi un’alibi. Io non ho alcuna preclusione, nessuna demonizzazione nei confronti dei suoi amici in Puglia».

Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse

 

CRITERI E CURRICULA

Le indicazioni di Berlusconi sono nette: chi vuole candidarsi alle regionali si faccia avanti e segnali il suo nome ai coordinatori regionali. In Puglia i fittiani si rivolgano a Luigi Vitali che «mi rappresenta al cento per cento: Fitto deve riconoscerlo», insiste Berlusconi. Non saranno né Vitali né gli altri coordinatori a decidere chi verrà messo in lista, ma lo stesso Berlusconi sulla base del lavoro fatto in consiglio regionale, dell’impegno dedicato nel territorio.

 

fitto berlusconi

Fitto freme, tiene a bada gli amici che vorrebbero rompere subito, ascolta poco il «paciere» Paolo Sisto: soprattutto non si fida di chi presenterà le liste, teme che alla fine vengano fatti fuori due dei suoi fedelissimi, Zullo e Mazzei. La tesoriera Maria Rosaria Rossi, che l’altro giorno è stata attaccata nell’aula di Montecitorio dal fittiano Chiarelli, ha inviato una lettera ai coordinatori regionali per stabilire i criteri: favorire i giovani e la parità di genere. Per «meriti eccezionali» saranno prese in considerazione gli over 65. I consiglieri uscenti potranno essere ricandidati solo se in regola con i contributi a Fi. Tutti i curricula verranno vagliati da Berlusconi.

 

L’ALLEATO CANNIBALE

cena fund raising di forza italia tajani e silvio berlusconi

Per l’ex Cav non meno urticante di Raffaele è Matteo. Il leader leghista deve dargli una risposta: se vuole il sostegno a Zaia in Veneto, ritiri le sue candidature in Liguria e in Toscana per discutere da zero. Salvini vuole nomi forti in grado di mettere paura al Pd e Berlusconi sarebbe disposto a spendere il nome del suo consigliere politico Giovanni Toti al fianco del quale sarebbe disposto a fare una robusta campagna elettorale. In più, niente lista «Noi con Salvini» in Campania perché lì Caldoro non deve avere problemi.

maurizio lupi

 

Ancora nessuna risposta da Salvini e allora la tentazione di Berlusconi di correre da solo, ma sembra un gioco tattico. La situazione forse sarà più chiara domenica quando Berlusconi parteciperà a Roma alla convention sull’Europa organizzata da Tajani. Sabato invece dovrebbe telefonare all’iniziativa milanese della Gelmini e qui il discorso cadrà sulle comunali dopo l’annuncio di Pisapia di non ricandidarsi.

 

PRIMARIE A MILANO

Salvini vorrebbe candidarsi a sindaco, ma anche Fi ha un nome da mettere in corsa. È quello Giulio Gallera, segretario cittadino azzurro, sottosegretario in Regione. Non è escluso che voglia misurarsi pure Maurizio Lupi per Ncd. A quel punto in autunno il centrodestra potrebbe sperimentare le primarie per la prima volta nella sua storia. Berlusconi, che le ha sempre avversate, questa volta potrebbe essere d’accordo. Almeno a sentire Gelmini che sabato annuncerà una proposta di Fi per Milano. E forse anche il nome di Gallera. Non è escluso che sia Berlusconi a farlo.

 

 

GIULIO GALLERA