NIENTE GOVERNO, NIENTE MIRACOLI – GENTILONI NON SI SPORCA LE MANI CON I CONTI PUBBLICI: IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA IL DEF CON I TEMUTI AUMENTI DELL'IVA – LA CRESCITA FRENA ALL’1,5% - PADOAN: AUMENTA IL DEFICIT (DA 1,9 AL 2,3%), RALLENTA IL PIL, MA SCENDE IL DEBITO - TEMPI LUNGHI PER ALITALIA

-

Condividi questo articolo


 

Andrea Carli per Il Sole 24 ore

 

PADOAN GENTILONI1 PADOAN GENTILONI1

Via libera del Consiglio dei ministri al Def “tabellare”e al decreto legge per la proroga della cessione di Alitalia. La crescita per il 2018 è fissata all’1,5%. «Questa cifra - ha chiarito il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in occasione della conferenza stampa al termine della riunione del governo - riflette un atteggiamento prudenziale di quello che l’economia può produrre».

 

CARLO CALENDA CARLO CALENDA

Per quanto riguarda Alitalia, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, intervenuto anche lui durante la conferenza stampa, ha chiarito che il decreto sposta i termini per la vendita «al 31 ottobre e quelli per la restituzione del prestito al 15 dicembre». «Sono arrivate tre offerte - ha poi aggiunto - è bene che si dia tempo al nuovo governo di interloquire con chi ha fatto le proposte».

 

CALENDA: PRESTITO ALITALIA SOSTANZIALMENTE INTATTO

Calenda ha sottolineato che «il prestito è sostanzialmente intatto. I commissari hanno ben operato. Ma è importante dire che la situazione di Alitalia resta nel lungo periodo fragile». Il ministro ha aggiunto che «per ridurre le perdite servono investimenti, nuovi aerei e un accordo sindacale da concludere nella fase di trasferimento».

 

PADOAN: PIL RALLENTA A +1,4% NEL 2019 E +1,3% NEL 2020

MERKEL GENTILONI PADOAN MERKEL GENTILONI PADOAN

Tornando invece alla crescita, Padoan ha spiegato che il Pil crescerà dell’1,4% nel 2019 e dell’1,3% nel 2020. Le clausole di salvaguardia, ha continuato il responsabile del Tesoro, «sono ora tenute dentro, l’aspettativa è che ci siano misure dal nuovo Governo per rimuoverle, sull’impatto è difficile rispondere perché dipende anche dalle misure che si prendono per eliminarle». Quanto al debito, Padoan ha chiarito che scenderà in rapporto al Pil al 130,8% nel 2018, al 128% nel 2019 e al 124,7% nel 2020.

 

DEFICIT-PIL AL 2,3%: INCORPORA AIUTI ALLE BANCHE

inchino padoan1 inchino padoan1

Infine, il rapporto deficit-Pil. «Il rapporto tra deficit e pil è collocato al 2,3 per il 2017. Questo numero - ha ricordato Padoan -, più alto dell’iniziale previsione dell’1,9 incorpora risorse che il Governo ha messo per aggredire la situazione difficile dal punto di vista bancario».

 

GENTILONI: DEF A POLITICHE INVARIATE

boschi padoan boschi padoan

«Oggi fotografiamo con questo Def risultati molto rilevanti», ha sottolineato infine il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Il consiglio dei ministri «ha approvato il Def - ha sottolineato il premier - un Def particolare, come si dice in gergo a politiche invariate, che non contiene la parte programmatica delle riforme che spettano al prossimo governo». Nel Def, ha aggiunto Gentiloni, c’è la «fotografia della situazione tendenziale dell’economia italiana ed emerge un quadro positivo che riflette il buon lavoro fatto in questi 5

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…