IL NORD EST NON STA SERENO - DOPO AVER SNOBBATO SQUINZI, RENZI VA DAI PADRONCINI VENETI A FARE ANNUNCI SPOT: SCENA MUTA SULLO SCANDALO MOSE E SULLE TANGENTI ROSSE MA A PREOCCUPARE GLI INDUSTRIALI E’ LA NUOVA MISS FISCO, ROSSELLA ORLANDI SPONSORIZZATA DALL’EX MINISTRO VISCO

Dopo la rumorosa assenza all’assemblea di Confindustria del 29 maggio, il premier promette agli imprenditori di Vicenza e Verona norme per semplificare il fisco ed annuncia entro luglio un decreto per sbloccare le infrastrutture - Renzi punta a far diventare l’agenzia delle Entrate un “consulente delle aziende”: c’è da fidarsi?

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Francesco De Dominicis per “Libero Quotidiano

 

ROSSELLA ORLANDI ROSSELLA ORLANDI

Matteo Renzi snobba Giorgio Squinzi, ma non tutti gli industriali. Dopo la rumorosa assenza all’assemblea di Confindustria, il premier cambia idea e decide di andare a casa degli imprenditori di Verona e Vicenza. L’ex sindaco di Firenze aveva saltato strategicamente l’appuntamento di Roma del 29 maggio: in mano non aveva granché da presentare ai big dell’industria, così schivò fischi e critiche del caso. Certo, ieri all’evento in Veneto non è che si sia presentato con qualcosa di concreto in tasca. Anzi.

 

ROSSELLA ORLANDI ROSSELLA ORLANDI

Davanti ai «padroni» delle aziende del Nord Est, l’inquilino di palazzo Chigi ha parlato in stile«campagna elettorale ». È andata così, a esempio, quando ha giurato che «prima della fine di luglio» arriverà «l’elenco puntuale di tutte le infrastrutture bloccate ed entro fine luglio» ci sarà «il decreto Sblocca Italia». E ha giocato sempre sull’effetto annuncio quando ha assicurato che entro venerdì prossimo sarà varato dal consiglio dei ministri il provvedimento sulla semplificazione fiscale. Non solo. Renzi ha detto pure che è la settimana «chiave», quella in cui «si decide».

 

E ha detto, soprattutto, che si «gioca la faccia». La stessa espressione usata per il «bonus 80euro » e sappiamo come è andata a finire: col decreto che è sì arrivato in tempo (anche se con il ricorso all’ennesima fiducia, chiesta ieri, sul testo che sarà votato domani alla Camera salvo tornare al Senato), ma con lo sconto fiscale mangiato da una lunga lista di balzelli nascosti. Come dire: una fregatura o, meglio, una clamorosa presa in giro.

renzi e luca lotti renzi e luca lotti

 

Ecco perché c’è poco da fidarsi di fronte alla nuova promessa del premier, fatta ieri agli industriali vicentini e veronesi: far diventare l’agenzia delle Entrate un «consulente delle aziende». Con le nomine, tuttavia, la direzione presa non è quella giusta: la nuova miss fisco, Rossella Orlandi, è «figlia» dell’ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, e come premessa non lascia ben sperare.

 

Lo slogan «basta Stato di Polizia» avrà fatto scattare qualche applauso, ma è vuoto. Promesse, insomma. E nessun accenno serio, da parte di Renzi, a un tema caldissimo, quello delle tangenti «rosse» legate al Mose (per Libero il Partito democratico dovrebbe restituirle): il presidente del consiglio si è limitato a dire che «chi ha sbagliato ha il dovere di pagare perché non è immaginabile che dopo venti anni tornino le stesse facce» e poi ha assicurato che il cantiere andrà avanti e il «progetto sarà all’avanguardia, aiuterà Venezia».

Giorgio Squinzi Giorgio Squinzi renzi cina1106 renzi cina1106 VINCENZO VISCO VINCENZO VISCO VINCENZO VISCO VINCENZO VISCO RENZI SQUINZI RENZI SQUINZI

 

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