NOSTALGIA PADANIA - IL TRISTE E SOLITARIO FERRAGOSTO DEL “VECCHIO” BOSSI, TORNATO CON QUATTRO GATTI (PIÙ TURISTI CHE MILITANTI) NELLA SUA PONTIDA MENTRE LA NUOVA LEGA, QUELLA DI SALVINI, SI RADUNA COME DA TRADIZIONE A PONTE DI LEGNO - QUALCUNO DICE CHE ABBIA INTENZIONE DI FONDARE UN MOVIMENTO PER CONTO SUO, MA LUI SMENTISCE - “TUTTE PALLE. HANNO PAURA CHE CI ALLEIAMO CON BERLUSCONI. MA È ORMAI FINITO. DA QUEL CHE SI DICE, A VOTARLO SARANNO POCHINI”…


Marco Cremonesi per "Corriere della Sera"

Che farà Umberto Bossi? Cosa ha in mente «il Vecchio» (visto che ormai sono pochissimi a chiamarlo ancora «il Capo»)? La strana estate di Umberto Bossi resta tutta da decifrare. A prima vista, lui fa quel che ha sempre fatto: gira come una trottola. Ogni sera un appuntamento: Calcio, Pompiano, Cembra, Pieve Tesino, fino a ieri. Da domani, Capriata d'Orba, Arcore e Sommacampagna. In mezzo, questa sera, eccolo là: a Pontida, la città del Giuramento. Manco volesse farlo apposta a sollevare nuovi interrogativi.

BOSSI ESTATE 2012

Nulla, in realtà, è come prima. I comizi in cui bisognava far venti minuti di coda per farsi firmare da Bossi il fazzoletto verde sono diventate serate in cui qualche decina di persone ascolta senza troppo scaldarsi gli auspici bossiani sulla «macroregione alpina». Più turisti che militanti, più passanti che padani. Del resto, la Padania è il passato, oggi è «Prima il Nord».

BOSSI E CALDEROLI VIA!

E poi, Ferragosto era da sempre Ponte di legno. La serata da cui Bossi annunciava le campagne d'autunno. Questa sera, in alta Val Camonica, a parlare sarà il più fedele interprete del maronismo, Matteo Salvini da Milano. Con cui già si vedono certi imprinting: se prima il gioco di sponda era tra Bossi e Maroni, oggi il meccanismo torna ben oliato tra Maroni e Salvini. Mentre lui, l'Umberto, sarà appunto in una location tutt'altro che neutra: Pontida. La città che ha suggellato con i suoi proclami tutti i passaggi della storia leghista, nell'Anno primo dell'era Maroni non avrà il suo raduno. E allora Bossi la sceglie per il suo Ferragosto. Ben sapendo che i colonnelli che un tempo furono i suoi molto almanaccheranno su questa scelta.

VIGNETTA BENNY BOSSI E IL TROTA COME LA BANDA BASSOTTI
VIGNETTA ALTAN BERLUSCONI BOSSI SI TRAMONTICCHIA

Il gran sospetto è che Bossi decida di rovesciare il tavolo e fondare una nuova «vera Lega». In effetti, c'è chi in questi mesi è diventato rauco a furia di suggerirglielo. Ma è speranza vana: «Tutte palle - ha sbuffato Bossi - roba che inventano i giornali. Perché han paura che noi ci alleiamo ancora con Berlusconi». Ma per Bossi, il vecchio amico è «ormai finito. Da quel che si sente in giro, a votarlo saranno pochini». E di alleanza, ormai, Bossi non parla più. Non soltanto per il sostegno del Pdl a Mario Monti. Ma anche perché «stan preparando qualche porcata di legge elettorale». E in ogni caso, «la Lega deve andare da sola perché dopo le elezioni verrà fuori un casino che la metà basta».

UMBERTO BOSSI NON HA RISPOSTO
UMBERTO BOSSI E FRANCESCO BELSITO

E dunque, chi si preoccupa delle sortite agostane di Bossi, può stare tranquillo. Perché «Maroni va bene come segretario della Lega», e quel che preoccupa il fondatore è semmai «quante imprese riapriranno dopo le ferie». E dunque, forse esagera Giancarlo Gentilini, l'ex sindaco-sceriffo di Treviso quando dice che se Bossi dovesse prendere la parola, lui presente, a una festa della Lega «credo che uscirei dallo stand. La Lega è stata massacrata da quel maledetto cerchio magico che si è instaurato attorno a Bossi». Gli ha risposto la pasionaria bossiana Paola Goisis: «La sua lucidità e la sua capacità di analisi sono una risorsa per il nostro movimento e quindi più partecipa alle feste, più sta in mezzo alla gente e tiene comizi, e meglio è».

BOSSI CENA SOLO - FOTO DI STEFANO CAVICCHI

Ed è Erminio «Obelix» Boso, amico da sempre di Bossi ma non yesman e non ostile al nuovo corso maroniano, a chiudere la discussione: «Bossi non ha alcuna intenzione di fondare una nuova Lega. Perché quella di oggi è ancora quella fondata da lui».