LA NUOVA LINEA POLITICA DI GRILLO? IL “MA ANCHE” VELTRONIANO: “GUERRIGLIA DEMOCRATICA” CONTRO IL SENATICIDIO MENTRE SULL’ITALICUM SÌ AL DIALOGO CON RENZI (IN CONFRONTO, “MUSSOLINI ERA UN MODERATO’’) - BEPPE A PRANZO CON LA GRILLONA MARISA LAURITO


1. GRILLO: IL LEADER AI PARLAMENTARI: “AVANTI CON LA TRATTATIVA SULL’ITALICUM. BASTA ANDARE IN TV, SCENDIAMO IN PIAZZA”

Francesca Schianchi per “La Stampa

 

BEPPE GRILLO

«Guerriglie democratiche» da una parte, contro la riforma del Senato proposta da Renzi, che in confronto «Mussolini era un moderato», attacca Beppe Grillo. Ma, sull’altro fronte, trattativa sempre aperta con il Pd di Renzi sulla legge elettorale, «non c’è in gioco solo un dialogo, c’è in gioco la democrazia»: ora sono loro a dover rispondere ai famosi punti avanzati dai Cinque stelle, «aspettiamo fino all’8 agosto», risponde a chi gli chiede se la partita prosegue.

Il capo politico del M5S scende a Roma a incontrare i suoi parlamentari a Montecitorio e la linea che esce dal lungo incontro, quasi tre ore, è questa: guerriglia da una parte, non chiusura al confronto dall’altra. Nonostante i tanti maldipancia di chi, come il senatore Alberto Airola, lo dice chiaramente che «io la chiuderei la trattativa col Pd».
 

Marisa Laurito

«State nelle piazze, tra la gente, fra i cittadini», invita Beppe Grillo i suoi deputati e senatori, nella lunga riunione in cui molti prendono la parola e che, fa notare maliziosamente il democratico Giachetti, non va in onda in streaming. Cuore del discorso, la riforma del Senato, che si sta discutendo e dovrebbe arrivare ad approvazione, secondo il calendario, per l’8 agosto, con «inaccettabile» fretta di Renzi «che vuole cambiare la Costituzione a tutti i costi nel mese di agosto».

 

Per questo lui propone una manifestazione che veda i parlamentari pentastellati scendere nelle strade, tra la gente, per spiegare l’ostica riforma: lui propone che venga fatta subito dopo l’approvazione, si parla del 10 agosto; alcuni parlamentari obiettano che sarebbe meglio prima, quando ancora se ne sta discutendo. Ipotesi interessante, ma qualcuno fa notare come sia necessario individuare uno o più giorni in cui non vadano in scena al Senato votazioni segrete, quando cioè i voti degli eletti pentastellati sono preziosissimi per mandare sotto il governo.

 

MATTEO RENZI INTERVISTATO DA ALAN FRIEDMAN

Una data alla fine non è stata ancora individuata (il senatore Nicola Morra dà appuntamento su Facebook direttamente «in autunno, per un grande evento di alcuni giorni con Beppe e tutti noi per rappresentare, pubblicamente, il significato ed il valore del nostro esser là, senza voler esser come “quelli là”»: altra opinione ricorrente è che occorra fare manifestazioni in autunno, perché oggi gli italiani sono distratti dalle ferie), ma un nome possibile già circola, «Parlamento in piazza». Tanta piazza e poca tv che, ribadisce il comico genovese, ha contribuito a omologare agli occhi degli elettori i cittadini-portavoce agli onorevoli degli altri partiti.
 

LUIGI DI MAIO

Ma è anche fuori dal M5S che Grillo si rivolge: dopo che, pochi giorni fa, sul suo blog, il post di un attivista chiedeva a Benigni, difensore della Costituzione, di esprimersi contro la riforma del Senato, ieri si è rivolto a «colleghi, artisti, intellettuali, gente che sa di giurisprudenza, costituzionalisti: che prendano la parola! Entro l’8 agosto combineranno delle cose incredibili». Una chiamata alle armi che sembra rivolta anche a professori come Rodotà, che il M5s candidò al Quirinale, in quella che definisce una «guerra» e che il M5S combatterà con delle «guerriglie democratiche», invitando i suoi, lo ripete più volte, a «stare uniti, compatti».

nicola morra

 

E non si dica che tra lui e il giovane vicepresidente Luigi Di Maio, la personalità più in ascesa del Movimento, ci sono differenze di vedute e di linea: «Di Maio è una meraviglia, una persona straordinaria». Perché «noi siamo cittadini straordinari, ma siamo messi all’angolo», mentre «la leadership è quella del web». La linea Di Maio, di continuare la trattativa sull’Italicum, resta in piedi: certo, ricorda Grillo, «sia chiaro che non ci faremo prendere in giro».

 

2. BEPPE A PRANZO CON MARISA LAURITO

Da “La Stampa
Un’amica, prima di tutto. Ma anche una grande sostenitrice del «progetto Cinque Stelle» (nonostante qualche critica alla «gestione autoritaria» dopo le ultime espulsioni). Prima dell’incontro con i parlamentari M5S, Beppe Grillo ieri ha pranzato con Marisa Laurito. L’attrice e cantante (che nel 1989 ha portato sul palco del Festival di Sanremo la canzone «Il Babà è una cosa seria») ha abbracciato l’amico Beppe e ufficialmente i due hanno parlato solo di vacanze. Ma c’è chi sostiene che l’incontro sia stato l’occasione per discutere del futuro della Rai. Proprio ieri Roberto Fico, presidente della Vigilanza, ha scritto ai vertici dell’azienda per chiedere più trasparenza sugli appalti esterni.

maria elena boschi imbronciata