OH! BAMA - PAROLA DI BOB WOODWARD: TRA LE OPZIONI SUL TAPPETO PER RISALIRE LA CHINA DELLA (QUASI) CERTA SCONFITTA ALLE ELEZIONI DI MIDTERM, AL VOTO DEL 2012 CI SARÀ IL “DREAM TEAM” OBAMA-HILLARY - IN CASO DI VITTORIA LA CLINTON AVREBBE LA STRADA SPIANATA 4 ANNI DOPO (A 69 ANNI) - IL VICE-GAFFEUR BIDEN AGLI ESTERI - INTANTO TRUMP CREDE DI ESSERE BERLUSCONI E PENSA A CANDIDARSI ALLA CASA BIANCA…


1 - RISPUNTA DREAM TEAM OBAMA-HILLARY PER VOTO 2012 - BOB WOODWARD, E\' SUL TAPPETO; JOE BIDEN ANDREBBE AGLI ESTERI...
Marcello Campo per l\'ANSA
- Rispunta il \"dream team\", o meglio il \"dream ticket\" Barack Obama-Hillary Clinton. Che i due pesi massimi del partito democratico si possano presentare assieme alle prossime elezioni presidenziali \"is on the table\", come dire, è un\'opzione sul tappeto, è possibile. Parola di Bob Woodward, uno dei giornalisti che fece scoppiare lo scandalo del Watergate e che ieri sera, intervistato da Larry King sulla Cnn, ha confermato le voci secondo cui il presidente degli Stati Uniti, per aumentare le sue chance di rielezione, starebbe pensando come suo vice all\'attuale ministro degli Esteri.

hillary clinton

Rimpiazzerebbe così Joe Biden, che secondo questa ipotesi, in caso di nuova vittoria, andrebbe a fare il segretario di Stato. Quando mancano meno di 4 settimane al voto di medio termine, un test che si annuncia molto difficile per i democratici, parlare del ticket del 2012 sembra prematuro. Ma negli Usa le decisioni importanti sono il frutto di attentissime analisi. E poi Woodward non è certo una persona inesperta su quanto accade alla Casa Bianca.

\"Obama - ha aggiunto parlando alla Cnn - ha bisogno del voto di tante donne, di tanti \"latinos\", tutti elettori che Hillary seppe catturare durante le primarie del 2008. E poi questa scelta aprirebbe la strada alla corsa di Hillary nel 2016, che, se venisse eletta, sarebbe comunque più giovane di Ronald Reagan quando divenne presidente degli Usa\".

Obama

Ovviamente un\'ipotesi che è stata immediatamente smentita da David Axelrod, il consigliere politico più vicino al Obama: \"Non c\'é nulla di vero in tutto ciò. Il presidente - ha sottolineato - è felicissimo di avere un grandissimo vice come Joe Biden e un ottimo segretario di Stato come Hillary Clinton. Ambedue stanno facendo uno splendido lavoro, e vogliono continuare a farlo\". Un altro consulente di Obama è stato più colorato, bollando questa idea come una \"follia\". L\'idea di diventare numero due di Obama è stata già affrontata da Hillary Clinton nel 2008, subito dopo la sconfitta alle primarie.

Molti suoi sostenitori glielo chiesero in modo esplicito, ma lei, all\'epoca, rispose che sarebbe stato meglio per l\'intera futura Amministrazione, e quindi per gli Stati Uniti, che guidasse la politica estera, invece di ricoprire un ruolo come quello di vicepresidente, che ha oggettivamente meno responsabilità.

joe biden

Ma ora la questione si pone in termini molto diversi: molti osservatori ritengono che il ceto medio americano si riconosca molto di più nei \'Clintons\' che in Obama. E c\'é chi sostiene, come la columnist del Washington Post Sally Quinn, che il ticket Obama-Clinton potrebbe essere \"quasi imbattibile\" nella corsa per la Casa Bianca del 2012.

David Axelrod

2 - \"MAI L\'AMERICA COSÌ A FONDO\" - TRUMP PENSA ALLA CASA BIANCA...
Massimo Molinari per \"La Stampa\"-
Donald Trump pensa a candidarsi alla Casa Bianca nel 2012. «È la prima volta nella mia vita che ragiono sulla concreta possibilità di farlo» ammette dai teleschermi di Msbc e Fox, spiegando così il motivo che lo spinge: «L\'America non è mai andata tanto a fondo». Deve essere risollevata e il mega-imprenditore del settore immobiliare a New York, con la passione per i grandi media nonché conduttore di una popolare trasmissione tv, è convinto di poter essere di aiuto alla nazione.

Woodward

Forse è per questo che nei giorni scorsi un\'agenzia demoscopica ha condotto in segreto un sondaggio fra i residenti del New Hampshire e del Connecticut - dove a prevalere sono gli elettori indipendenti - sull\'ipotesi di una candidatura di Trump nel 2012. Sulla scelta di campo comunque non ci sono dubbi: «Sono un repubblicano» conferma Trump, lasciando intuire che potrebbe lanciarsi nelle primarie contro i beniamini del Tea Party, scartando dunque lo scenario di una candidatura indipendente.

Donald Trump

Per consolidare il messaggio Trump ha parlato anche con il magazine Time dell\'ipotesi di una candidatura e tanto è bastato per far balenare lo scenario di un ipotetico duello finale con Michael Bloomberg, il sindaco di New York, che secondo alcune voci potrebbe addirittura scegliere di puntare alla nomination democratica, sfidando nientemento che il presidente uscente Barack Obama.

«La vera novità della prossima campagna potrebbe venire da Bloomberg - sostiene Andrew Card, che fu capo di gabinetto nella Casa Bianca di George W. Bush - se tenterà di sfidare Obama seguendo l\'esempio di quanto fede Edward Kennedy con Jimmy Carter nel 1980».