ONG VIETCONG - SALVINI VUOLE CHIUDERE LE ACQUE TERRITORIALI AI MEZZI SGRADITI COME QUELLI DELLE ONG - MA PER FARLO BISOGNERÀ VERIFICARE SE POSSA DAVVERO ESSERE APPLICATO IL RESPINGIMENTO DELLE IMBARCAZIONI, ANCHE PERCHÉ SARÀ NECESSARIO EMANARE UN' ORDINANZA PREVENTIVA CHE DICHIARI LO “STATO DI PERICOLO” - ECCO QUALE POTREBBE ESSERE IL CAVILLO LEGALE…

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Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

toninelli salvini toninelli salvini

Le imbarcazioni straniere che entrano nelle acque italiane con i migranti a bordo sono «offensive perché recano pregiudizio alla pace, al buon ordine e alla sicurezza dello Stato». È in base a questo principio che il ministro dell' Interno Matteo Salvini disporrà il «blocco navale».

 

L' obiettivo l' ha ribadito ieri: «Sigillare le acque territoriali ai mezzi sgraditi come quelli delle Ong». Ma per raggiungerlo ordinerà veri e propri respingimenti in mare. Dunque bisognerà verificare se la misura possa davvero essere applicata, anche perché sarà necessario emanare un' ordinanza preventiva che dichiari lo «stato di pericolo». E non è escluso - come del resto è già accaduto per il decreto Sicurezza - che questo provochi nuove polemiche all' interno del governo.

 

la sea watch attracca a catania 10 la sea watch attracca a catania 10

Soltanto dopo arriverà il provvedimento vero e proprio sul quale il responsabile delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha già assicurato di voler collaborare, pur consapevole che una parte del Movimento 5 Stelle continua a essere contraria alla politica del vicepremier leghista. Nelle intenzioni del ministro dell'Interno c'è l'emanazione di un decreto, ma su questo si dovrà confrontare anche con il Quirinale per l'eventuale controfirma e soprattutto per stabilire se esistano realmente i criteri di necessità e urgenza previsti per una misura di questo tipo.

 

la sea watch attracca a catania 8 la sea watch attracca a catania 8

La strada percorsa in queste ore dai tecnici del Viminale passa per la Convenzione Onu sui diritti della navigazione che fu firmata nel dicembre 1982 a Montego Bay, in Giamaica, da 155 Stati. Sarà utilizzato l'articolo 19 che stabilisce quando il passaggio delle navi è «inoffensivo» e quando invece può essere impedito. Secondo quel testo il passaggio è «pregiudizievole se la nave è impegnata in attività di minaccia o impiego della forza contro la sovranità, l' integrità territoriale o l' indipendenza politica dello Stato costiero».

 

la sea watch attracca a catania 13 la sea watch attracca a catania 13

Salvini intende contestarlo alle organizzazioni non governative impegnate nel soccorso degli stranieri in mare combinandolo con un altro articolo, il 17, della stessa convenzione. In particolare la norma «vieta il passaggio in caso di carico o lo scarico di materiali, valuta o persone in violazione delle leggi e dei regolamenti doganali, fiscali, sanitari o di immigrazione vigenti nello Stato costiero e ogni altra attività che non sia in rapporto diretto con il passaggio».

 

La procedura che il ministro vuole applicare prevede anche lo schieramento dei mezzi nel Mediterraneo. In particolare si prevederà che dovranno essere utilizzati i pattugliatori qualora ci fosse una nave in acque internazionali che punta verso l' Italia, proprio come accaduto per la Sea-Watch.

la sea watch attracca a catania 11 la sea watch attracca a catania 11

 

E se riuscisse comunque a forzare il blocco, dovranno essere le motovedette della guardia costiera a scortarla fuori dai confini. In sostanza non sarà più consentito stare in rada in attesa del «porto sicuro» come è accaduto in questi giorni quando l' imbarcazione della Ong con 47 stranieri a bordo è rimasta alla fonda di fronte a Siracusa e poi è stata dirottata verso Catania.

 

Nonostante le insistenze del titolare dell' Interno, i magistrati di Siracusa non hanno ritenuto ci fosse alcuna violazione di legge nel comportamento del comandante e dell'equipaggio della Sea Watch.

la sea watch attracca a catania 2 la sea watch attracca a catania 2

 

Nel provvedimento Salvini vuole dunque inserire una specifica norma che preveda l'applicazione dell' articolo 650 del codice penale che punisce l' inosservanza di un provvedimento dell' autorità per equipaggi e gestori dell Ong che non dovessero rispettare l'interdizione ad entrare nelle acque italiane. E così applicare quei «sigilli» in mare annunciati da Salvini.

 

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