Italo Carmignani e Massimo Martinelli per \"il Messaggero\"
sepeDopo le case in affitto, le ristrutturazioni e i palazzetti venduti a prezzi stracciati, l\'inchiesta sulla criccopoli romana che ha coinvolto anche il cardinale Sepe e l\'ex ministro Lunardi potrebbe arricchirsi di un nuovo capitolo che riguarda le raccomandazioni per parenti e amici, del quale si potrebbe parlare nell\'interrogatorio previsto in settimana a Perugia.
lar32 pietro lunardiPARENTOPOLI \"GELATINOSA\"
La definirebbero così i magistrati romani che hanno coniato il neologismo; e l\'ultimo caso riguarderebbe un nipote del cardinale Crescenzio Sepe, che sarebbe stato assunto in una società controllata dall\'Anas, grazie all\'interessamento dell\'ex ministro Lunardi. Secondo indiscrezioni, a segnalare il trattamento di favore ai pubblici ministeri di Perugia sarebbero stati i magistrati della procura di Napoli, che nell\'ambito di una diversa inchiesta su episodi di malcostume sarebbero incappati anche in questa vicenda.
L\'inchiesta napoletana è quella sullo smaltimento dei rifiuti in Campania e su una società legata alla camorra, la Eco4 dei fratelli Bidognetti e dei fratelli Orsi. Uno di loro, Federico Orsi, dopo essere stato arrestato, rivelò ai magistrati che la Eco4 serviva anche per assumere personale segnalato dai potenti che potevano favorire i loro affari.
Tra gli altri, Orsi segnalò anche l\'assunzione di due nipoti del cardinale Sepe, oltre che a parenti ed amici di politici e giornalisti. E le nuove indiscrezioni circa l\'interessamento di Lunardi per un altro nipote di Sepe proverrebbero proprio da quel troncone di indagine.
Angelo Balducci e Diego AnemoneBONDI E LA ARCUS
Il filone principale, tuttavia resta quello che ruota intorno alla Arcus Spa, la società voluta da Pietro Lunardi per gestire con procedure d\'urgenza, dunque svincolata dalla normativa sugli appalti, svariate decine di milioni per il restauro di musei, siti archeologici e luoghi di culto.
L\'anomalia più evidente dell\'attività di Arcus riguarda la ristrutturazione del palazzo seicentesco di piazza di Spagna in cui c\'è la sede di Propaganda Fide, per la quale l\'Erario avrebbe investito due milioni e mezzo di euro pur essendo quell\'immobile di proprietà del Vaticano.
Ed è questo, secondo i pm, il favore che Crescenzio Sepe avrebbe contraccambiato consentendo a Pietro Lunardi di acquistare il palazzetto di tre piani in via dei Prefetti, a Roma, pagandolo un quarto del prezzo di mercato. Ma per mettere a fuoco le attività della Arcus, i magistrati umbri potrebbero convocare il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi. Nei suoi uffici vengono preparati i decreti operativi della società, che è svincolata da qualsiasi obbligo in materia di pubblicità degli appalti.
Gaetano PecorellaTra questi, i pm umbri potrebbero essere interessati al decreto che dispone il restauro dei cortili interni della Pontificia Università Gregoriana a Roma, un palazzo di proprietà del Vaticano in cui vige l\'extraterritorialità. Il ministero dei Beni Culturali avrebbe già assegnato ai lavori un milione di euro per il 2010 e 500mila per il 2011, nonostante che nel bilancio dello Stato gli stessi lavori risultino essere stati finanziati con 450mila euro nel 2009 e con altri 440mila nel 2007.
Pontificia Università GregorianaLUNARDI E LA MEDEA
I capitolo più imbarazzante per l\'ex ministro delle Infrastrutture riguarda la società Medea. Racconta Fathi Ben Laid, ex autista di Balducci: «Portavo i progetti della Medea a Lunardi; ho capito che lui li vistava e li restituiva. Penso che Balducci affidasse poi i lavori a Diego. A proposito della Medea, posso dire che era di fatto degli Anemone e di Balducci». E ancora: «Ho conosciuto anche la figlia di Lunardi per portarle delle buste. In un\'occasione Anemome mi disse di fare attenzione, perché dentro la busta c\'era un assegno».
In quel periodo, alla Medea furono assegnati dalle Infrastrutture i lavori per la ristrutturazione della caserma dei Corazzieri in via XX settembre; i lavori per il Comando generale dei Carabinieri, la protezione elettromagnetica del comando generale della Gdf, la riqualificazione di alcuni locali della Farnesina e il restauro della facciata della Caserma Piave della Finanza.
Arcus logoIL TRIBUNALE DEI MINISTRI
Potrebbe essere questa la strada del fascicolo su Lunardi e Sepe. Lo chiede a gran voce Gaetano Pecorella, penalista di lungo corso, che ha assunto la difesa dell\'ex ministro. Secondo lui, i presunti reati contestati a Lunardi si riferiscono inevitabilmente al periodo in cui lui era al dicastero delle Infrastrutture. Obbligando i pm a spedire tutto allo speciale collegio per i reati ministeriali entro quindici giorni dal momento dell\'iscrizione nel registro indagati.