PARIGI PASSA I COMPITI AD ATENE - NEI GIORNI SCORSI LA MERKEL HA CHIAMATO HOLLANDE PER CHIEDERGLI SE E’ VERO CHE I FRANCESI STANNO SCRIVENDO I DOCUMENTI FIRMATI DA ATENE PER FACILITARE IL NEGOZIATO CON I CREDITORI


Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

 

Angela Merkel and Francois Hollande

Nei giorni scorsi, secondo una fonte autorevole, la cancelliera Angela Merkel ha chiamato l’Eliseo per chiedere al presidente François Hollande se è vero che i francesi stanno scrivendo i documenti firmati da Atene, per facilitare il negoziato con i creditori. E bastava leggere ieri le dichiarazioni dei ministri delle Finanze dei due Paesi, Wolfgang Schaeuble e Michel Sapin, per capire che tra Berlino e Parigi è ormai calato il grande gelo.

 

Schaeuble è determinato a buttare fuori la Grecia dall’euro e ha fatto trapelare un documento sull’ipotesi di cinque anni di sospensione di Atene dalla moneta unica (salvo poi rendersi conto di aver esagerato e aver fatto sapere che il testo non era in discussione all’Eurogruppo).

 

Alexis Tsipras , Angela Merkel e Francois Hollande (

Pare che Schaeuble abbia mandato il testo prima della riunione di ieri a «Paesi sulla stessa lunghezza d’onda della Germania», come la Finlandia e l’Olanda, ma sul tavolo del negoziato quel documento non è mai finito. Sapin, al contrario, si è dichiarato ottimista sulla possibilità di un’intesa, sulla scia del presidente francese, che il giorno prima si era precipitato a definire «serio e credibile» il nuovo piano greco, definendolo un segno della «determinazione» (di Atene) «a restare nell’Eurozona».

 

MERKEL HOLLANDE

E’ rarissimo che Parigi e Berlino esprimano posizioni così diverse su un dossier di primissimo piano come la Grecia, c’è sempre uno stretto coordinamento tra le due capitali sui temi più rilevanti. Ma da quando Berlino è al corrente che Parigi sta aiutando Atene addirittura al livello tecnico, la fiducia è crollata ai minimi.

 

L’ultimo testo vergato da mano francese, secondo una fonte autorevole, è la richiesta di aiuti triennali da 53,5 miliardi avanzata dal ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos, inviato mercoledì all’Esm. Un testo che sembra sia stato redatto in realtà dal membro francese del board del fondo salva-Stati, Bruno Bézard. Ma anche Philippe Legliste-Costa, segretario generale agli Affari europei, è in contatto costante con Atene. E i vertici europei sono ormai caratterizzati da bilaterali franco-greci ostentati da Parigi. Anche ieri, Sapin ha incontrato Tsakalotos, prima della riunione dei ministri delle Finanze. Un motivo ulteriore di irritazione, per Merkel e Schaeuble.

 

selfie hollande merkel

L’iperprotagonismo francese per salvare la Grecia di Tsipras ha provocato irritazione a Berlino già nelle ultime settimane; quando Hollande ha tentato di spalleggiare Jean-Claude Juncker nel tentativo di riaprire il negoziato con i greci nonostante il referendum. Nell’Eurogruppo, sull’onda di questa frattura lungo il Reno, pare che si sia già consumata una spaccatura tra il Mediterraneo e il fronte dei Paesi nordici, con Francia, Italia e Cipro convinte che bisogna salvare la Grecia e i soliti falchi finlandesi, olandesi, austriaci ma anche i baltici riluttanti a riaprire un negoziato con Atene.

 

tsipras merkel hollande