PECHINO CI FA PAGARE IL PEDAGGIO? - IL 27 AGOSTO IL MINISTRO TRIA VA IN MISSIONE IN CINA PER CONVINCERE XI JINPING A COMPRARE IL NOSTRO DEBITO, QUANDO LA BCE CHIUDERA’ I RUBINETTI DEL QUANTITATIVE EASING - MA IL FONDO SOVRANO CINESE “SILK AND ROAD” POSSIEDE UNA QUOTA DEL 5% IN “AUTOSTRADE” - E LA DECISIONE DI APRIRE UN CONTENZIOSO CON IL GRUPPO PER LA REVOCA DELLA CONCESSIONE POTREBBE INFASTIDIRE LA CINA

-

Condividi questo articolo


Andrea Bassi per “il Messaggero”

 

conte e tria conte e tria

Il viaggio è programmato ormai da tempo. Giovanni Tria, ministro dell' Economia, è pronto a partire alla volta di Pechino. La partenza è fissata per la prossima settimana, il 27 agosto e durerà fino al 2 settembre, proprio a pochi giorni dalla decisione della agenzie di rating sul debito sovrano di Roma (anche se ieri Moody's ha deciso di posticipare il suo giudizio). Sono previsti molti incontri della delegazione italiana della quale faranno parte anche i rappresentanti della Banca d'Italia guidati dal vice direttore generale Fabio Panetta. La delegazione incontrerà il ministro delle finanze cinese, la banca centrale, le autorità di vigilanza, le maggiori banche del Paese e anche le società di fintech.

 

XI JINPING XI JINPING

Nelle settimane scorse si è detto che lo scopo del viaggio era anche quello di provare a convincere i cinesi, i cui forzieri grazie a loro avanzi commerciali traboccano di soldi, a investire anche sul debito italiano. Il problema è noto. Da qui a fine anno la Banca centrale europea, come ormai annunciato, metterà fine al programma di Quantitative easing, l'acquisto di titoli di Stato dei Paesi del Vecchio Continente.

 

Da settembre gli interventi scenderanno a 15 miliardi dai 30 attuali, e poi a dicembre gli acquisti si fermeranno. Dal prossimo anno la Bce si limiterà a reinvestire soltanto i proventi dei titoli in scadenza. Per l'Italia, insomma, verrà meno il principale compratore di debito pubblico sul mercato secondario. Urge, insomma, trovare valide alternative. La Cina potrebbe essere una di queste.

giovanni tria giovanni tria

 

Ma il condizionale è d'obbligo. La missione cinese di Tria non nasce sotto i migliori auspici.

Complice il crollo del ponte di Genova e la decisione del governo, del quale Tria fa parte, di avviare la procedura di revoca della concessione di Autostrade per l'Italia, riguarda da vicino proprio Pechino.

 

Nel capitale della società che possiede la rete autostradale, compreso il viadotto della A10 crollato alla vigilia di ferragosto, il fondo sovrano cinese Silk and Road, possiede una quota del 5%. Dunque, la decisione di aprire un contenzioso con Autostrade per la revoca della concessione incide direttamente sui rapporti con la Cina.

 

AUTOSTRADE PER L ITALIA AUTOSTRADE PER L ITALIA

Pechino al momento, ha una grande priorità: il progetto «One road, one belt», la nuova via della seta che dovrebbe collegare il Celeste impero al resto del mondo. Un progetto che ha le infrastrutture, porti, strade, autostrade, ferrovie, come focus strategico. Silk and road fund è il braccio finanziario che Pechino utilizza per portare avanti il suo programma.

 

Un Paese che dà l' impressione di virare verso un programma di nazionalizzazioni, difficilmente potrebbe diventare un partner affidabile per l' iniziativa cinese. Il viaggio di Tria, insomma, non inizia sotto i migliori auspici. Anche perché i cinesi puntano a coinvolgere Roma nell' inziativa «One road, one belt». Sarà necessario convincerli che Roma non ha intenzione di seguire la strada protezionistica inaugurata da Donald Trump.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO